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Chicago, record per i vetri italiani del Novecento -

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Chicago, record per i vetri italiani del Novecento - Foto

  • –di Silvia Anna Barrilà

Continua il successo internazionale dei vetri italiani. L'asta della collezione di vetri italiani dell'Otto-Novecento di Dimitri Levas, collaboratore di Robert Mapplethorpe dal 1982 al 1989, che si è tenuta il 20 maggio da Wright a Chicago, ha segnato il totale più alto mai raggiunto per una vendita di questo genere nella storia del mercato: 4.141.603 $. Le percentuali di vendita sono state altissime: 99% per valore e 95% per lotto. Nuovi record sono stati segnati per designer come Ercole Barovier, Dino Martens, Tomaso Buzzi e Fulvio Bianconi. Già a fine marzo, l'asta per la dispersione della collezione di Barry Friedman, organizzata da Christie's a New York, ha registrato un successo inaspettato con un totale di 2,1 milioni di $.

«I risultati della vendita sono spettacolari - ha commentato il presidente Richard Wright -. Era una collezione eccezionale e i risultati sono stati eccezionali. Le sue cose sono correlate».

Dimitri Levas ha iniziato a collezionare vetri italiani nel 1979, proprio quando questo segmento iniziava a venir scambiato sul mercato secondario. La sua maggiore fonte di approvvigionamento, comunque, era la galleria Fifty/50 Gallery di New York, attiva dal 1981 al 2002 e leggendaria nell'ambito.

La passione per i vetri italiani era condivisa da Mapplethorpe, che pure li collezionava. In alcuni casi li ha anche inclusi nelle sue fotografie di fiori, sebbene preferisse per i suoi scatti forme più classiche e per questo propendeva per ceramiche scandinave.

Gli acquirenti della vendita sono stati prevalentemente collezionisti privati statunitensi ed europei. «Il mercato per i vetri italiani è un mercato maturo - spiega Richard Wright -. Quando arrivano sul mercato grandi collezioni, i risultati sono ottimi. Certamente è un'area storica importante e continuerà a crescere nel tempo».

Tra i designer più richiesti ci sono Carlo Scarpa e la ditta Venini, vere blue-chip. Altri nomi importanti sono quelli che hanno segnato i record da Wright come Barovier, Dino Martens e Tomaso Buzzi. «Quello che giustifica i prezzi è la rarità - spiega Richard Wright -. Per chi vuole entrare in questo mercato ad un livello di prezzo più basso, consiglio di guardare ai lavori degli anni 60-70 che non hanno ancora ricevuto la giusta attenzione. Per esempio Toni Zuccheri per Venini».

E allora ecco i record dell'asta di Wright: un vaso Murrina di Ercole Barovier è arrivato a 317.000 $ da una stima di 15.000-20.000 $ (lotto 203); un Vaso Mosaico di Barovier da una stima di 30.000-40.000 $ ha segnato il secondo record per l'artista con un risultato di 245.000 $ (il lotto di copertina, numero 197).

Poi, una bottiglia Sirventese di Dino Martens, modello 6319, è passata da 30.000-40.000 di stima a 221.000 $ (lotto 284); un vaso "Lattimo" di Tomaso Buzzi stimato 20.000-30.000 $ è arrivato a 125.000 $; e infine un vaso "Con Macchie" di Fulvio Bianconi è passato di mano per 197.000 $, quasi dieci volte il valore basso di stima pari a 20.000-30.000 $ (lotto 153).

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