Mentre i mondiali di calcio in Brasile si avvicinano tra scontri e proteste, le artiste brasiliane sembrano mettere tutti d'accordo e attraversano un momento di grande attenzione sia istituzionale che di mercato. Lygia Clark, Lygia Pape e Mira Schendel sono state le protagoniste delle aste di arte latino-americana che si sono svolte la scorsa settimana a New York (28.29 maggio). Le loro opere sono state vendute per prezzi record sull'onda del successo di importanti mostre museali come quella che il MoMA www.moma.org dedica attualmente a Lygia Clark (fino al 24 agosto) o quella che la Tate www.tate.co.uk ha recentemente dedicato a Mira Schendel (conclusasi il 19 gennaio).
I famosi "Bichos" di Lygia Clark (1920-1988), pensati per l'interazione con il pubblico, sono stati i lotti più cari sia dell' asta di Sotheby's www.sothebys.com che di quella di Phillips. www.phillips.com Da Sotheby's "Bicho-Em-Si-Md (No. IV)", del 1960, è stato venduto ad una collezione privata messicana per 1,17 milioni di $ rispetto ad una stima molto inferiore pari a 400.000-600.000 $; da Phillips "Bicho parafuso sem fin" dello stesso anno è stato venduto per 1,69 milioni di $ (stima di 1,5-2,5 milioni).
Phillips ha poi segnato il record per Lygia Pape (1927-2004) con l'opera "Twelve Elements from The Night and Day Book (Book of Light)" (1963-1976), passata di mano per 461.000 $ (300.000-500.000 di stima). Il record precedente era di 266.500 $ (segnato da Phillips nel novembre 2012).
Sotheby's, invece, ha segnato anche il record assoluto della brasiliana Mira Schendel (1918-1988): "Sem título (Objeto gráfico)", del 1967-68, è andato ad una collezione privata brasiliana per 845.000 $ rispetto ad una stima ben inferiore di 200.000-300.000. Il record precedente era di 284.800 $ (segnato da Christie's nel novembre 2005).
Accanto a loro le aste hanno premiato i grandi nomi dell'arte moderna sudamericana come Joaquín Torres-García, Rufino Tamayo, Diego Rivera e Fernando Botero, di cui Christie's ha venduto 16 opere su 19 offerte per un totale di 3,4 milioni di $.
Joaquín Torres-García, artista nato e morto in Uruguay (1874-1949) ma vissuto in Spagna, Francia, Italia e a New York, ha segnato il top lot da Christie's www.christies.com con "Composition TSF", olio su tela venduto per 1,56 milioni di $ rispetto ad una stima di 1-1,5 milioni (è il secondo prezzo più alto mai pagato all'asta per l'artista). Si tratta di un'opera realizzata nel 1931 durante il soggiorno parigino (1926-32) che è stato fondamentale per la sua produzione e per la formulazione della sua teoria dell'Universalismo costruttivo: una visione del cosmo originale e influente per le generazioni successive che combina l'insegnamento rinascimentale, il formalismo delle avanguardie europee e il carattere mistico dell'arte primitiva. Da Sotheby's, invece, la sua opera "Grafismo Infinito", del 1937, realizzata a Montevideo, ha visto sfidarsi sei offerenti e alla fine ha quasi raddoppiato la stima passando da 600.000-800.000 a 1 milione di $. L'attuale proprietario l'aveva acquistato da Christie's a New York nel 1981 per 38.000 $.
Del messicano Rufino Tamayo (1889-1991) è stato segnato da Christie's il record per un'opera su carta con "Mujer con sandía", venduta per 473.000 $ (400.000-600.000 di stima). È un'opera del 1939, un anno importante per l'artista, che sintetizza primitivismo, modernismo e tematica messicana attraverso la rappresentazione di una donna indigena con in mano una fetta di anguria, frutto ricorrente nell'opera dell'artista. Sempre da Christie's è stato segnato il record assoluto per un altro artista messicano: Ernesto Icaza (1866-1935), i cui "12 Charro Paintings" sono passati di mano per 905.000 $ rispetto ad una stima di 550.000-750.000. Si tratta di un gruppo di dipinti a olio del 1915 che rappresentano la vita del "charro", il gentiluomo messicano della campagna e un'importante figura dell'identità nazionale.
Nel complesso le aste hanno dato risultati entro le stime da Christie's e Sotheby's ma senza entusiasmare: 17,6 milioni di $ da Christie's rispetto ad una stima pre-asta di 15-21 milioni (l'84% di venduto per valore e il 76% per lotto), e 18,7 milioni di $ da Sotheby's rispetto ad una stima di 17-26 milioni (l'86% di venduto per valore e il 74% per lotto). Da Phillips, invece, il risultato complessivo è stato al di sotto delle stime: 5,7 milioni di $ rispetto ad una stima pre-asta pari a 6-9,2 milioni (il 79% di venduto per valore e il 70% per lotto).
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