ArtEconomy24

Aste italiane: buoni risultati per l‘arte orientale grazie ai…

  • Abbonati
  • Accedi
In Primo Piano

Aste italiane: buoni risultati per l‘arte orientale grazie ai collezionisti stranieri - Foto

  • –di Stefano Cosenz

"Si rileva già da qualche tempo un'inversione di tendenza nel mercato dell'arte rilevato dalle aste nazionali" dichiara ad ArtEconomy24 Memmo Grilli, responsabile del dipartimento arte moderna e contemporanea di Blindarte, nota casa d'aste di Napoli: "i collezionisti italiani perdono terreno rispetto agli stranieri sia nel settore antico che in quello moderno. Mentre gli italiani si rivolgono alle principali piazze straniere non assillate da controlli fiscali e dal fardello delle notifiche per acquistare anche opere del nostro paese, gli stranieri trovano conveniente investire in Italia nel settore dell'arte, non solo per il crescente interesse verso le produzioni artistiche italiane, innanzitutto quelle storicizzate, ma anche perché in molte nazioni non mancano vantaggi fiscali negli acquisti di opere d'arte, come la possibilità di scaricare la spesa nelle dichiarazioni dei redditi e nei bilanci aziendali, cosa impossibile al collezionista italiano". Inoltre la moderna tecnologia, rappresentata dallo streaming audio e video, permette ai collezionisti da ogni parte del mondo di partecipare a qualsiasi asta in tempo reale. L'attenzione continua a concentrarsi sul pezzo raro, di ottima qualità artistica e in eccellente stato di conservazione, e quando l'opera è presentata al giusto prezzo – se non sottostimata – può destare sorprese: è il caso di un olio su tela 44 x 35 cm di Scuola francese degli inizi del sec. XIX, Volto Maschile, nell'asta Pandolfini di Firenze del 28 maggio di dipinti antichi, stimata 2-3mila euro, ne ha realizzati 26.250!

Il periodo da fine aprile a tutto maggio è stato molto intenso per il mercato nazionale delle aste nel settore dell'arte antica, moderna e contemporanea, comprese le arti decorative.
Da Meeting Art a Vercelli il 25, 26 e 27 aprile e 1°, 3 e 4 maggio si è tenuta l'asta di arredi e dipinti antichi con un fatturato di circa 1,4 milioni di euro (tutti i fatturati e realizzi qui segnalati sono comprensivi di diritti d'asta), con una percentuale di venduto dell'83% con più del 90% del valore venduto sul totale. "L'interesse attuale è rivolto ai lotti di grande pregio e rarità, soprattutto da parte di un collezionismo colto e preparato" dichiara Samuele Mosca, del dipartimento arredi e dipinti antichi della casa. "Il lotto che maggiormente ha destato interesse è stato un importante altare in corallo trapanese del XVII secolo, in ebano, agata, bronzo dorato e smalti, che da una base d'asta di 30.000 euro ne ha realizzati 99.630. Un importante dipinto del pittore rinascimentale Marcello Venusti, Santa Caterina d'Alessandria, da una base di 18.000 euro è stato aggiudicato per 27.060. Una rarissima coppia di tazze con piatto in porcellana di Capodimonte, Napoli 1750 circa, con decoro e scene di battaglia, da una base di 12.000 euro è stata venduta per 31.890".

Il 4 maggio è stata la volta di Urania Casa d'aste di Parma che si affaccia sul mercato nazionale e internazionale nel settore delle tavole originali e illustrazioni dei maestri del fumetto che stanno riscuotendo sempre più successo in Italia, da parte sia dei collezionisti di fumetti originali sia di quelli di arte contemporanea. È il caso di maestri come Milo Manara e Sergio Toppi (due loro tavole hanno realizzato nella vendita rispettivamente 4.025 euro e 3.335 euro) riconosciuti dal collezionismo internazionale che si sta avvicinando a questo settore anche in termini d'investimento. Ma ancora il cammino è lungo, come dimostrato dai risultati forniti da Daniele Gradella, auction manager della casa d'aste: "fatturato totale 73.220 euro; percentuale lotti venduti 22%; percentuali lotti venduti, comprese le vendite dopo asta fino ad oggi, 30%; 20% del valore venduto sul totale".
La gara dell'asta di arte moderna e contemporanea del 12 maggio presso la Galleria Pace di Milano si è rilevata migliore rispetto alle aspettative: 1.018.000 euro di fatturato, 80% di lotti aggiudicati. Un olio su tavola di Massimo Campigli, Volto di donna, 21,5x16 cm, ha realizzato 29.520 euro, mentre un olio su cartone di Giorgio De Chirico del 1948, Sera d'estate, 30x40 cm, è stato aggiudicato per 49.200 euro.

Anche la Galleria Poleschi Casa d'Aste ha riscontrato, nella sua vendita del 13 e 14 maggio di arte moderna e contemporanea, un entusiasmo maggiore rispetto alle precedenti sessioni. A dichiararlo è Francesca B. Colombo della casa, che così prosegue: "Questo trend, traducibile in un fatturato di 796.000 euro con il 60% di lotti venduti, lascia auspicare una ripresa nel settore dell'arte, soprattutto per il mercato italiano che negli ultimi anni ha sofferto una leggera flessione per le solite ragioni. Siamo soddisfatti anche per un'altra ragione: nel catalogo non erano presenti solo i nomi più gettonati negli ultimi tempi, ma anche alcuni classici dell'arte italiana come Sironi, Baj, Schifano, Vedova, Adami, Rotella. Un acrilico su tela di Valerio Adami del 1969, Marrakech, 73 x 92 cm, ha realizzato 31.000 euro, mentre un Senza titolo, olio su tavola del 1976 di Emilio Vedova, 58 x 93 cm, ha realizzato 43.400 euro. Ciò significa che i collezionisti quando rivedono la qualità e la bellezza di queste opere, che hanno scritto la storia dell'arte dell'ultimo secolo, non possono che desiderarle".

Una vendita di arte moderna e contemporanea si è tenuta pure a Milano presso Cambi Casa d'aste il 19 maggio con un fatturato di 510mila euro, col 46% di lotti venduti e il 36% per valore: top lot un acrilico su tela di Agostino Bonalumi del 1969, Bianco, 110 x 74 x 17 cm, che ha realizzato 104.200 euro, contro una stima di 70-80mila.
Il 13 maggio si è tenuto il primo importante appuntamento del mese di Wannenes di Genova, dedicato ai settori delle porcellane e maioliche e degli arredi e arti decorative con un fatturato totale di 938.010 euro, con il 74% di lotti venduti e il 195,7% del venduto per valore. A parere di Luca Melegati e Mauro Tajocchi, responsabili della casa nei rispettivi settori, "qualità e provenienza sono gli elementi che hanno caratterizzato la vendita genovese". Per quel che riguarda il settore delle maioliche e porcellane il valore intrinseco dell'opera continua a esercitare un grande fascino sul mercato collezionistico, come la rara teiera in porcellana bianca, manifattura Vezzi, Venezia, del 1720-22 legata al primo periodo di produzione della manifattura veneziana, che con stima 9-10mila euro ne ha realizzati 19.840. Nel settore degli arredi, due eleganti commode di gusto neoclassico d'ispirazione inglese decorate da un singolare motivo a righe con scene intarsiate all'antica tratte probabilmente dalla celebre raccolta d'incisioni del d'Hancarville: con stima 20-30mila euro sono state aggiudicate per 105.400 euro.

Nella seconda metà di maggio si sono svolte alcune importanti aste dedicate all'arte orientale che hanno attratto l'attenzione soprattutto dei collezionisti asiatici. Risultato strepitoso a Milano il 20 nella vendita de il Ponte Casa d'aste che ha fatturato nel settore 750.000 euro (70% dei lotti venduti) con un'estesa partecipazione di clienti stranieri, ma con una crescente attenzione anche del pubblico italiano: un'importante statuetta cinese in bronzo dorato di Vajrabhairava "il terrificante con lo scettro saetta", secolo XVIII – XIX, che simboleggia Yamantaka, colui che sconfigge la morte: da una stima di 4.000-4.500 euro è volata a 65mila euro!
Il 27 e 28 vendita di arte asiatica e di dipinti antichi e del XIX secolo da Wannenes a Genova con un fatturato di 1.471.012 euro, col 61,9% di lotti venduti e col 71,4% per valore. Una scultura cinese in legno laccato, epoca Ming, XIV secolo, raffigurante Avalokitesvara, la divinità buddista più venerata, proveniente da una nobile famiglia meridionale che l'aveva acquistata dal grande antiquario Eskenazi nel 1974, è stata aggiudicata per 74.400 euro contro una stima di 14-20mila.
Sempre a Genova Cambi Casa d'aste il 28 e 29 maggio ha goduto un eccezionale risultato con la vendita di Fine Chinese Works of Art che ha fatturato 3.261.000 euro (50% di lotti venduti, 87% per valore) con la partecipazione di importanti collezionisti, in gran parte provenienti dall'Estremo Oriente, ma anche inglesi, francesi, tedeschi e, soprattutto, nordamericani, confermando la leadership nel settore in Italia della casa genovese. La vendita di bronzi, ceramiche, giade, dipinti e qualche mobile d'arredo comprendeva anche una sessantina di preziosi coralli che hanno totalizzato 1,2 milioni di euro con l'80% di lotti venduti. L'asta ha goduto una preview durante l'Asian week di maggio nella nuova sede di Cambi a Londra in Dover Street. Top lot della vendita cinese: una rara coppa cinese biansata in giada bianca con coperchio poggiante su tre piedi a cane di Pho, dinastia Qing, XIX secolo, alta 11 cm, che da una stima di 20-30mila euro ha realizzato 272.800 e un importante e monumentale corallo rosso scolpito con raffigurazioni di Guanyin, animali e vegetazione, Cina dinastia Qing, fine XIX secolo, che da una stima di 50-70mila euro è volato a 217mila.
Nella vendita di Wannenes del 27 e 28 maggio dedicata ai dipinti antichi e del XIX secolo (78% dei lotti venduto, 76,8% per valore), come hanno segnalato i responsabili Antonio Gesino e Rosanna Mobilitato, "erano presenti opere dal valore iconico, molto appetibili al competente pubblico dei collezionisti: top lot della serata uno splendido quadro di Andrea Vaccaro, maestro barocco napoletano capace di realizzare una sintesi tra l'arcadia classicista di Guido Reni e l'elegante naturalismo di Massimo Stazione, raffigurante il Matrimonio mistico di Santa Caterina, che ha realizzato 124mila euro contro una stima di 40-60mila".

Il 28 maggio a Napoli Blindarte ha organizzato un'asta congiunta di Old master e di arte moderna e contemporanea, con un fatturato totale di 1,6 milioni di euro suddiviso in 550.000 circa di arte antica e 1.050.000 di arte moderna, registrando un'aumentata presenza di investitori stranieri e un'ottima performance degli artisti internazionalizzati sul mercato estero. Così una serigrafia su acciaio lucidato a specchio di Michelangelo Pistoletto del 1974, Donna sullo specchio, 100 x 70 cm, è stata aggiudicata per 116.850 euro, mentre tra i dipinti antichi un olio su tela del Settecento di Francesco de Mura, Diana ed Endimione, 206 x 154 cm, stimato 50-70mila euro ne ha realizzati 110.700.

Il 29 maggio a Roma Minerva Auctions ha organizzato una vendita di opere del XIX secolo oltre ad arredi provenienti dalla Collezione Donà delle Rose, affiancati da 20 lotti di arte orientale che da soli hanno superato i 70mila euro. In totale l'asta ha fatturato oltre 800.000 euro con il 60% dei lotti venduti. Nel settore del XIX secolo un inedito dipinto di Luigi Rossi, riscoperto dagli esperti della casa d'aste, Panni al sole, ha suscitato un grande interesse dalla Svizzera ed ha realizzato 10.625 euro contro una stima di 4-6mila.
Nella stessa giornata del 29 a Milano Porro & C. ha organizzato un incanto di dipinti antichi e del XIX secolo che ha registrato circa il 30% di lotti venduti. Come ha dichiarato Umberto Savoia della casa d'aste: "siamo riusciti ad attirare collezionisti raffinati che ci hanno permesso di aggiudicare opere importanti, sebbene notificate, come la tavola raffigurante le esequie di San Pietro martire di Antonio Vivarini, pittore del XV secolo, aggiudicata per 74.400 euro".

La sessione primaverile di aste si è conclusa il 30 e 31 maggio con un'asta di arte moderna e contemporanea da Farsetti a Prato che ha fatturato poco al di sotto dei 5 milioni di euro con il 60% di lotti venduti. Come hanno dichiarato gli esperti della casa: "i clienti italiani e stranieri, presenti in sala o collegati telefonicamente, hanno apprezzato soprattutto le opere di maggior valore storico e artistico, a dimostrazione di come il mercato sia ancora molto selettivo". Il top lot, come nelle aspettative, è stato una tela di Pablo Picasso del 1960, Deux pigeons, 65 x 81 cm, che da una stima di 450-600mila euro, ne ha raggiunti 874.250. Interessante risultato per un olio su tela di Giorgio De Chirico del 1938, Ettore a Andromaca, 76 x 50 cm, rappresentato dai suoi tipici manichini, che raggiunge 344.800 euro contro una stima di 150-250mila. Soddisfacenti i realizzi di alcune opere degli artisti italiani più quotati all'estero, come Enrico Castellani, Agostino Bonalumi e Mario Schifano. "Va segnalato anche il trend favorevole verso le sculture di due artisti italiani apprezzati pure all'estero" concludono gli esperti, "Getulio Alviani e Giuliano Vangi, presenti con opere di elevato livello storico: un acciaio di Alviani del 1962, Rilievo speculare a elementi curvi, 80 x 160 x 17 cm, stimato 75-110mila euro, ne ha realizzati 155.750, mentre un bronzo e plexiglas di Giuliano Vangi del 1995, Senza titolo, 100 x 55 x 48,5 cm, supera la stima minima di 90mila euro attestandosi a 112.700".

© Riproduzione riservata