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Da Sotheby's, Parigi premia Modigliani -

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Da Sotheby's, Parigi premia Modigliani - Foto

  • –di Riccarda Mandrini

«Le più belle opere firmate dai maestri del XIX e XX secolo della scena francese e internazionale», così le definì allora Thierry Ehrmann fondatore di Artprice riferendosi alle aste di Arte Impressionista, Moderna e Contemporanea del dicembre scorso a Parigi. La stessa considerazione vale per i lavori proposte da Sotheby's negli incanti parigini del 3 e 4 giugno, negli stessi segmenti d'asta, appunto, Arte Impressionista e Moderna e Arte Contemporanea. Davvero poche anche le differenze con la sessione invernale per quel che riguarda la vendita di Impressionismo e Moderno, che conferma la sua buona tenuta sul mercato francese.

Nella séance di 4 giugno i lotti proposti si contavano nel numero di 68, di cui 54 venduti, con una percentuale del 79,4% per lotto e del 91,5% per valore. Il risultato d'asta è stato di 23,8 milioni di €, rispetto a una stima pre-asta di 14 – 22 milioni di €. Lo scorso dicembre a parità di numero di lotti (68) il totale aveva raggiunto i 23,7 milioni di €, rispetto una pre-stima data a 22-29 milioni di €.

E anche questa volta Amedeo Modigliani (1884-1920) si è lasciata alle spalle un parterre di nomi eccezionali ed è volato al top della classifica della vendita. "Portrait de Paul Alexandre", 1911-12, aveva una quotazione pre-asta di 5-8 milioni di € ed è passato di mano alla cifra di 13,5 milioni di €.

Nel dicembre 2013, il ritratto del collezionista "Roger Dutilleul" vantava allo stesso modo di "Portrait di Paul Alexandre", una stima di riferimento di fascia alta 7-10 milioni di € ed aveva raggiunto i 6,4 milioni di €. Allora il dipinto aveva fatto segnare il prezzo più alto mai pagato in Francia per una tela del maestro toscano.

"Portrait de Paul Alexandre" era dotato di un curriculum eccezionale di mostre a seguito, nonché una vasta letteratura, infatti era stato pubblicato su numerosi cataloghi di esposizioni e monografie dedicate all'artista. L'opera non era mai apparsa sul mercato prima, era sempre rimasta nella collezione della famiglia Alexandre. Il nuovo acquirente? Anonimo.
Le opere di Amedeo Modigliani nella top ten del 4 giugno, di fatto sono state tre: al quarto posto, un disegno datato 1909, sempre un ritratto di Paul Alexandre, intitolato "Paul Alexandre vu de trois quarts, la main gauche dans la poche", 200-300mila € le stime, 505mila € il prezzo pagato dal collezionista.
All'ottavo posto sempre un disegno, ‘in matita blu su carta', una "Tete de Cariatide surmontée d'architecture", le cui stime di riferimento variavano da 120mila € la minima a 180mila € la massima. Il prezzo di aggiudicazione con i premium è stato di 313mila €.
Il secondo miglior piazzamento l'ha ottenuto Pablo Picasso (1881-1973) con "Le peintre et son modèle", 1964, un olio su tela già più volte presente sul secondo mercato. L'opera veniva proposta in pre-asta a 2,2 - 2,8 milioni di €. Un compratore anonimo l'ha acquistata per 3 milioni di €.

Terzo posto , George Braque (1982-63) con una tela "Nature Morte aux Cerises" datata 1936, quindi realizzata in una fase fortemente matura del movimento Cubista, di fatto conclusiva della sua parabola storica artistica. Offerta a 600-800mila € in pre-stime, ha ottenuto il risultato con i premium di 1,2 milioni di €.
La vendita di Art Contemporain proposta nei giorni del 3-4 giugno per qualità dei lavori presentati non si staccava da quella di Impressionismo e Moderno. Molti delle opere realizzate dei maestri delle post avanguardie del XX secolo sono passate sotto il martello del banditore mostrando l'orgoglio di avere, attraverso l'arte, cambiato il modo di percepire la realtà.
Erano 155 i lotti all'incanto nei due giorni di vendita, di cui 135 venduti, con una percentuale dell'87% per lotto e del 97% per valore. Le stime date in pre-asta erano 15,5 milioni la minima e 22 milioni di € la massima. Il totale fornito ha raggiunto la cifra di 28,6 milioni di €, inclusi i buyer's premium.
Il totale della séance di Art Contemporain nel dicembre 2013, invece, sempre su due giorni, è stato di 24,5 milioni di €, per 141 lotti.
Partita con slancio l'attuale vendita di Art Contemporain ha fatto anche segnare quattro record d'asta. Ma andiamo per ordine. Nicolas De Stael, ancora come nel dicembre scorso, si è confermato top lot.

La raffinatezza di "Composition 1950" ha sedotto il pubblico in sala. 2,5 – 3,5 le quotazioni, 4,2 il prezzo di acquisizione. Artista russo, Nicolas de Stael nato a San Pietroburgo nel 1914 in una nobile famiglia, sua madre era una nota pianista. Lasciò la Russia a seguito della Rivoluzione Bolscevica. Si stabilì prima a Bruxelles e poi nel midì della Francia, dove di fatto dipinse le sue opere più importanti. Il suo nome è legato alle Avanguardie artistiche del primo ‘900. Devoto, come i grandi del suo tempo, all'Arte Astratta – espose in importanti mostre con i mastri della sua terra d'origine, Malevic, Kandinsky, ma anche con Paul Cezanne e Matisse. De Stael amava il paesaggio. Tra i suoi preferiti quello siciliano, agrigentino, dove visse per alcuni periodi.
Primo record d'asta e secondo posto nella top ten per Kazuo Shiraga (1924 – 2008) artista giapponese, parte dei gruppi d'avanguardia Gruppo O e dal 1955 Gruppo Gutai . "Gekidou Suru Aka", olio su tela del 1969, veniva dato a una stima massima di 1,5 milioni di € ed è passato di mano per 3,9 milioni di €.
La vendita ha fatto segnare un record mondiale d'asta per l'artista.
Il terzo posto in classifica e secondo record d'asta è andato a Cy Twombly con "Ides of March" un dipinto ad olio e matita su tela del 1962. Diversi i passaggi di mano per la tela, che vanta anche una ricca letteratura: 2 - 3milioni di € in pre-asta, 2,6 milioni il prezzo pagato per il lavoro. "Ides of March" ha fatto segnare un record per un opera dell'artista in asta in Francia.

Record mondiale invece per Germaine Richier (1902-50), scultrice e signora dell'arte francese, che con l'opera "Don Quicotte" (1950-51) ha più che raddoppiato la stima massima di 600mila € ed ha raggiunto la vetta di 1,6 milioni di €. Le sue opere sono già nella collezione della Tate di Londra e della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.
Immediatamente a seguire ancora un record mondiale, questa volta per Sam Szafran (Parigi 1934) dove con
"L'atelier de la Rue Crussol" ha quasi raddoppiato la stima massima di 350mila € e, con i buyers premium ha raggiunto la cifra di 865mila €.

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