10 giugno 2014
La GAMeC ha archiviato l'esercizio 2013 con un risultato positivo pari a 11mila euro e con una riduzione minima del numero di visitatori che, rispetto all'anno precedente, si sono attestati a 27.972 da 28.435 del 2012. Gli ingressi del 2012 comprendono l'affluenza della mostra Arte povera in città, con 11.056 visitatori.
Attualmente in calendario vi è la mostra Robert Overby – Opere 1969-1987, in programma dal 16 maggio al 27 luglio, la prima retrospettiva dedicata al lavoro dell'artista americano da un'istituzione italiana. La mostra, a cura di Alessandro Rabottini, è organizzata in collaborazione con il Centre d'Art Contemporain di Ginevra (che l'ha ospitata da febbraio ad aprile 2014), con la Bergen Kunsthall in Norvegia (dove la mostra viaggerà nel settembre 2014) e con Le Consortium di Digione in Francia (dove si concluderà a gennaio 2015), comprende oltre 50 opere provenienti da prestigiose collezioni statunitensi ed europee ed è la più ampia rassegna mai dedicata al lavoro dell'artista nel mondo.
Dal 5 giugno al 27 luglio è possibile visitare anche la mostra Ritratti – Bic Data Blue, personale di Giuseppe Stampone (1974; vive e lavora a Teramo e a Roma) che presenta un corpus di cento lavori inediti dell'artista realizzati con la penna Bic, una tecnica che accomuna diversi lavori della ricerca artistica di Giuseppe Stampone, dagli "abbecedari" al progetto Global Education.
Passando ai numeri della gestione 2013, il bilancio della GAMeC è come sempre un documento molto trasparente e dettagliato con tutte le informazioni necessarie per comprendere i costi e i ritorni delle attività culturali.
Nel 2013 il museo ha registrato proventi complessivi, che considerano anche la variazione delle rimanenze, pari a 1,149 milioni rispetto a 937.319 euro dell'esercizio precedente. Uno spaccato delle fonti per natura mostra che, nel 2013, il sostegno maggiore, pari al 57% del totale, è derivato dal contributo dei privati, seguito dagli enti pubblici che ha generato il 29% dei proventi. In dettaglio, nel 2013 l'apporto dei soci fondatori, il Comune di Bergamo e Tenaris Dalmine è stato rispettivamente pari a 331.705 euro e 271.305 euro. il finanziamento di Tenaris Dalmine è costituito per 250.000 euro relativo al contributo liberale annuale e, per la restante parte, pari a 21.305 euro, quale quota di competenza 2013 del contributo straordinario elargito nel 2012 per il potenziamento delle attività didattiche per le scuole che ha elevato il contributo complessivo a 30 mila euro.
Nel corso dell'anno il museo ha beneficiato, come negli anni passati, di alcune forme di liberalità che riducono notevolmente l'incidenza dei costi e riguardano la forza lavoro (4 dipendenti comunali sono in servizio presso la GAMeC), l'utilizzo di alcuni locali e spazi espositivi, i servizi di pubblica utilità comprese le spese telefoniche, la pulizia e parzialmente le spese postali.
Tra i finanziatori privati la Bonaldi Motori che nel 2013 ha portato a 42.500 euro (da 45mila euro) il contributo annuale e, nella gestione passata l'importo di 51.053 euro è composto oltre che dal contributo annuale 2013, dalla quota di competenza dell'esercizio 2013 della sponsorizzazione per il 2012, pari a 8.553 euro relativa alla mostra THE LOGO-O-RITHMIC, conclusasi il 20 gennaio 2013. La Banca Popolare di Bergamo, altro importante socio finanziatore del museo ha contribuito con 75mila euro alle attività del 2013. In decisa crescita, rispetto al 2012, i proventi derivanti dalla gestione commerciale che sono ammontati a circa 119mila euro rispetto a circa 15mila del 2012 e comprendono, tra gli altri, l'apporto della biglietteria e la vendita cataloghi (37.344 euro rispetto a 14.962 euro del 2012) e i proventi da affitto spazi per 5.474 euro, valore non presente nel bilancio 2012.
Sul fronte dei costi, gli oneri per servizi hanno registrato un deciso aumento a 652mila euro rispetto a 446mila euro del 2012. Gli oneri che hanno registrato lo sviluppo maggiore sono stati quelli relativi ai servizi di allestimento, trasporto e assicurazione delle opere e alla comunicazione e promozione. L'incremento dei questo ultimo capitolo di spesa considera un accantonamento prudenziale di 40mila in previsione delle spese di comunicazione e promozione per la Grande Mostra che si terrà nel 2015.
Un altro accantonamento per lo stesso importo è stato effettuato in vista delle spese che dovranno essere sostenute negli anni successivi per lo spostamento nella nuova sede.
In generale il costo medio per utente relativo ai costi complessive delle attività associative ha registrato un incremento nel 2013 raggiungendo 32 euro rispetto a 19 euro del 2012. Va tuttavia segnalato nel 2012 la mancanza del ciclo di grandi mostre primaverili ed estive vista la presenza della mostra dedicata a Carlo Ceresa.
A livello patrimoniale la GAMeC dispone di un patrimonio netto pari a 329mila euro, in crescita rispetto a 318mila euro del 2012, di cui circa 278mila euro relativi al patrimonio libero e circa 52mila euro relativi al fondo di dotazione equamente suddiviso tra Comune di Bergamo e Dalmine.
Tra le mostre che si sono svolte nel corso del 2013, dall'8 marzo al 26 maggio, Pop, Realismi e Politica. Brasile–Argentina, Anni Sessanta curata da Paulo Herkenhoff e Rodrigo Alonso, ha presentato e analizzato la produzione artistica in Brasile e in Argentina negli anni Sessanta, evidenziando la creatività e l'originalità degli artisti e le sfide che essi hanno dovuto affrontare in una decade caratterizzata da profondi cambiamenti sociali. La GAMeC è stata la terza delle quattro sedi della mostra, che è stata ospitata – con progetti espositivi ad hoc per ciascuna istituzione - dalla Fundación PROA di Buenos Aires e dal Museu Oscar Niemeyer di Curitiba nel 2012 e, dopo la tappa bergamasca presso il MAM - Museu de Arte Moderna do Rio de Janeiro , a conclusione dell'itinerario espositivo.
Il costo complessivo della mostra è stato pari a 130mila euro di cui circa 52mila euro per il trasporto delle opere e le spese doganali. Nello stesso periodo, dall'8 marzo al 5 maggio, il museo ha ospitato la prima personale dedicata a Giuseppe Gabellone, a cura di Alessandro Rabottini, che ha presentato una serie di opere inedite concepite per l'occasione e ha segnato il ritorno espositivo di Gabellone in Italia dopo alcuni anni.
Il costo complessivo della mostra è stato pari a 37mila euro e l'incidenza maggiore ha riguardato le spese per la realizzazione del catalogo. L'affluenza complessiva per entrambe le mostre è stata di 5.881 visitatori.
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