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Art Basel, molti acquisti già nella preview -

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Art Basel, molti acquisti già nella preview - Foto

  • –di Anna Silvia Barillà

La 45ª edizione di Art Basel ha aperto ieri le porte ai collezionisti in un clima euforico. Negli stand affollatissimi - con moltissimi visitatori anche dall'Italia - le gallerie espongono gli artisti top del contemporaneo che quest'anno prevalgono rispetto ai moderni. È un mercato che, nella fascia alta, non sembra conoscere crisi e cresce sempre di più: già nelle prime ore dell'inaugurazione si sono concluse transazioni milionarie tra cui un autoritratto di Andy Warhol del 1986 di due metri per due, venduto dalla galleria di New York Skarstedt per più di 30 milioni di dollari. La stessa galleria ha venduto un Richard Prince del 1987, "You No Tell - I No Tell", per 2,2 milioni di dollari e un George Baselitz, "Edvard vor dem Spiegel (Munch)", del 1982 per 3 milioni di dollari. L'artista tedesco è ben rappresentato tra gli stand della fiera: l'austriaco Thaddaeus Ropac ha portato - e già venduto la scultura in legno "Volk Ding Zero" del 2009 per 2,3 milioni di dollari e un dipinto di quest'anno, "Bitte hinter dem Kopf zurücktreten", per 450.000 euro. Accanto a Baselitz ci sono opere dell'altro artista top del dopoguerra tedesco, Joseph Beuys, tra cui una scultura che la galleria ha venduto per 2 milioni di euro.

Transazioni milionarie il primo giorno anche per David Zwirner di New York, che ha venduto una scultura di Jeff Koons per 5 milioni di dollari, un'opera di Bruce Nauman per 3,2 milioni di dollari e un Gerhard Richter per 2 milioni di dollari, e per White Cube di Londra che ha venduto un Damien Hirst per quasi 6 milioni di dollari con il significativo titolo "Nothing is a problem for me", 1992, e "Mumbo Jumbo" di Julie Mehretu per 4,85 milioni di dollari.
La galleria Van De Weghe di New York, che è tornata a Basilea dopo una pausa, ha venduto una terracotta di Lucio Fontana del 1959-60 per 2,1 milioni di $ e un "Mao" del 1973 di Andy Warhol per 1,2 milioni di dollari. Entrambe sono andate a collezioni private europee.
Oltre a Fontana, offerto in diversi stand, la presenza italiana si distingue all'interno di Art Unlimited che celebra l'Arte Povera con grande specchio di Pistoletto, "La Giuria", una monumentale scultura di Giuseppe Penone presentata da Tucci Russo, e Mario Merz.

Nella sezione Unlimited sono state già vendute il primo giorno l'opera "Grand Canal" di Zhang Huan per 1,8 milioni di dollari, presentata da White Cube, e l'opera di Richard Long all'ingresso della hall, "River Avon Driftwood Circle" del 1996, presentata da Lisson Gallery. Il prezzo non è stato dichiarato ma le opere di quelle dimensioni di Long quotano 200.000-300.000 sterline. Lisson Gallery ha venduto durante il primo giorno di inaugurazione quasi tutte le opere in stand di artisti come Ai Weiwei, Cory Arcangel, Ryan Gander, Rodney Graham, Carmen Herrera, Shirazeh Houshiary, Anish Kapoor, Haroon Mirza e Joyce Pensato. Andrea Rosen ha venduto il 75% delle opere in stand nelle prime due ore dell'opening. Tra gli artisti esposti c'erano sia contemporanei che contemporanei storicizzati come Carl Andre, venduto per 275.000 dollari.
E queste sono solo alcune delle tantissime vendite riportate durante il primo dei due giorni dedicati ai collezionisti, per cui è lecito aspettarsi un bilancio molto positivo.

Da vedere, accanto alla fiera, è la mostra dedicata alla performance "14 Rooms" curata dai due top curatori Hans Ulrich Obrist della Serpentine e Klaus Biesenbach del MoMA che l'hanno definita un "museo temporaneo della performance art". Include 14 lavori da quelli storici come "Mirror Check" di Joan Jonas del 1970, a quelli contemporanei come "This is Competition" di Tino Sehgal del 2004, all'interno di un allestimento curato dagli architetti svizzeri Herzog & de Meuron.

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