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Art Basel 2014, continua la corsa inarrestabile del mercato dell'arte

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Art Basel 2014, continua la corsa inarrestabile del mercato dell'arte

  • –di Silvia Anna Barrilà


La 45ª edizione di Art Basel si è conclusa con un enorme successo. La fiera ha attratto 92.000 visitatori, 6.000 in più rispetto all'anno scorso, venuti a vedere 4.000 artisti presentati da 285 da 34 paesi. Il valore totale dell'arte offerta ammontava, secondo stime dell'assicuratore Axa Art, a 4 miliardi di dollari. Tra i collezionisti presenti c'erano grandi nomi come il fund manager americano Steven A. Cohen, i cinesi Budi Tek, Richard Chang e Adrian Cheng, e l'inglese Anita Zabludowicz, solo per nominarne alcuni. Tra i musei erano presenti il Pompidou, il Louvre, il Whitney, il Lacma, il Moca, e anche il Maxxi di Roma.

LE VENDITE
Rispetto all'anno scorso quest'edizione si è dimostrata ancora più frizzante, in un clima di crescita del mercato e di grande ottimismo. Le vendite sono state moltissime e l'interesse si è manifestato su tutto lo spettro di artisti presentati, dagli emergenti alle cosiddette "blue-chip". Marian Goodman ha venduto un'opera dell'etiope Julie Mehretu (1970) nella prima mezz'ora della fiera per una cifra non rivelata e l'ha poi rimpiazzata con un grande Gerhard Richter che in questo momento è in mostra alla Fondazione Beyeler; stesso discorso per David Zwirner, che ha venduto opere che vanno da due teste in cera di Bruce Nauman per 3,2 milioni di $ ad una scultura a forma di delfino gonfiabile di Jeff Koons per 5 milioni di $.
La vendita di cui si è parlato di più - e probabilmente la più cara di quest'edizione - è stata quella di un autoritratto di Andy Warhol degli anni 80, ceduto da Skarstedt nelle prime ore dell'inaugurazione di martedì (secondo indiscrezioni ad un americano) per una cifra intorno ai 35 milioni di $. L'opera non era mai uscita dalla prima collezione in cui era entrata.
Altre vendite milionarie della settimana riportate da galleristi e stampa internazionale sono state un Gerhard Richter astratto del 1997 per 6 milioni di $ da Dominique Levy; due sculture recenti di Jeff Koons della serie "Gazing Ball" per 1,6 e 2 milioni di $ da Almine Rech; un "Love" di Robert Indiana in alluminio laccato blu e rosso dalla tedesca Galerie Thomas per 1,85 milioni di $; un Sigmar Polke già appartenuto a Charles Saatchi per 4,5 milioni da Michael Werner.
Tantissime le vendite anche tra le opere a sei cifre per artisti di ogni genere: la tedesca Sprüth Magers ha venduto una fotografia di Andreas Gursky, "Tote Hosen II" del 2013, per 500.000 €; un'opera di Sterling Ruby, "BC (4805)" del 2014, per 245.000 $ e un'opera del 2012 di Rosemarie Trockel per 120.000 €. Gli ultimi due erano esposti anche nella sezione dedicata alle opere di formato monumentale Art Unlimited.

GLI ITALIANI
Tra gli italiani non sono mancate vendite milionarie per Lucio Fontana: una sua terracotta, "Concetto Spaziale, Natura" del 1959-60, è stata ceduta da Galerie Van De Weghe di New York per 2,1 milioni di $; da Karsten Greve un "Concetto Spaziale" del 1960 è passato di mano per 4,7 milioni di $; mentre da Helly Nahmad un "Concetto Spaziale attese" del 1964-65 di circa 65x54 cm con quattro tagli è stato venduto intorno ai 3 milioni di $.
E poi grande spazio all'Arte Povera, il movimento italiano più ammirato dai collezionisti di tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Cina. Nella sezione Art Unlimited dominava la scultura "Linfa vitale" di Giuseppe Penone, un'opera vivente, come l'ha definita il gallerista Tucci Russo che l'ha presentata. L'opera era stata mostrata solo in due occasioni prima d'ora; ha riscosso parecchio interesse anche da parte di privati intenzionati all'acquisto ma richiede 50 metri di spazio per essere mostrata. All'interno dello stand del gallerista sono state vendute altre opere di Penone, opere storiche di Anselmo, ma anche opere di giovani artisti messi in dialogo con le generazioni precedenti, come quelle di Caravaggio (intorno a 22.000 euro), Francesco Gennari, Christiane Löhr (intorno a 15.000 euro). Un Tony Cragg in legno, a cui Tucci Russo ha dedicato la prima mostra in Italia nel 1984, è andato ad una collezione belga.
Un altro italiano che ha riscosso grande successo, questa volta da Massimo Minini, è stato Antonio Calderara, rilanciato dal gallerista bresciano. Calderara è stato un pittore nato nel 1903 e scomparso nel 1978, che è passato dal figurativo naif al minimalismo. Influenzato da artisti come Malevic, Mondrian e Albers, ha ricevuto molte attenzioni a Basilea. Gli acquarelli di piccole dimensioni quotano intorno ai 6.000 €, mentre per gli olii su tavola del periodo astratto i valori salgono a 45.000-60.000 €. Il suo mercato, ancora poco sviluppato in Italia, è già affermato in Svizzera e Germania.

ART UNLIMITED
Tornando, invece, alla sezione di Art Unlimited, altre opere protagoniste sono state quella di Carl Andre "Steel Peneplain", realizzata per la Documenta 7, e "Kinder dieser Welt" di Hanne Darboven, esposta solo una volta nel 1997. Entrambe erano presentate dalla galleria tedesca Konrad Fischer, la prima per 5 milioni di $, la seconda per 4 milioni di € (in collaborazione con la galleria Sprüth Magers), e su entrambe sono in corso trattative con istituzioni.
Tra gli artisti emergenti, invece, aveva una posizione di primo piano una monumentale opera con veneziane della coreana Haegue Yang, offerta per 400.000 €. Tra i giovanissimi, il promettente canadese Andrew Dadson (1980), presentato dall'italiano Franco Noero insieme a David Kordansky di Los Angeles e agli svizzeri RaebervonStenglin. Le sue opere hanno ricevuto grandissima attenzione e la sua installazione è stata venduta per 120.000 euro.

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Hanno collaborato gli studenti del 6° Master in Economia e Management dell'Arte e dei Beni Culturali della Business School del Sole 24 Ore: Carlotta Accardo; Laura Bertoni; Giulia Bisogni; Camilla Celona; Chiara Fassin; Elisa Giuliana; Michele Gnecchi; Serena Goi; Elisabetta Graziano; Veronica Guaita; Benedetta Désirée Le Donne; Nicole Beatrice Malizia; Marilù Manta; Elisa Massignan; Francescapaola Merega; Emilio Nesler Cattaneo; Manuela Osti; Enrica Passalacqua; Maria Carla Ramazzini Calciolari; Irene Sasso; Elena Scajoli Necchi.
Ulteriori approfondimenti su Art Basel 2014 sul blog del Master all'indirizzo http://martebenicult.wordpress.com/


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