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Street Art, dall'asta alla selling exhibition sino ad arrivare al museo. Banksy fa scuola - Foto

  • –di Riccarda Mandrini

La Street Art sempre più protagonista in quest'inizio d'estate: Bonham's, il 2 luglio, ha messo all'incanto, due dei quattro lavori di Banksy, tra quelli eseguiti in una residenza a New York e venduti, per volontà di Banksy stesso, a 60 $ in una bancarella di Central Park. "Kinds on Guns" così da una quotazione di 50-70mila £ è stato ceduto a 68.500 £ con i premium, mentre "Winnie the Pooh" da 30-50mila £ è stato scambiato a 56.250 £ con i premium: il fortunato acquirente newyorkese ha totalizzato 124.630 £ con un incremento del 1.780%.
Banksy, nonostante le poetiche antisistema sulle quale ha costruito il suo intero lavoro, è uno tra i graffitisti che ha instaurato un ottimo dialogo con il mercato, anche con il secondo mercato, vanta infatti 1.168 passaggi in asta e 35 gallerie che lo rappresentano. Bonham's nel 2007 vendette "Space girl and bird", per 288mila £, la stima massima era di 15mila £. Nel 2013 il top lot per Banksy da Bonham's fu "Love is in the air", ovvero l'iconografia del ragazzo con il volto coperto che lancia i fiori, passato di mano a 163mila £, rispetto le 100mila di massima.

Anche la francese Artcurial a Parigi ha rivolto un forte interesse alla Graffiti Art e dal 2008 propone una séance annuale di ‘Art Urbain'. Arnaud Olivaux, specialista del settore, da anni porta avanti una ricerca capillare, indirizzata alla ricerca storica-artistica del movimento - finalizzate alla costruzione di collezioni finemente strutturate -, con aste impostate sui lavori di autori che, dalla fine degli anni '70 del ‘900, hanno dato vita e forma alla Street Art: Seen (top lot nel 2012,opera battuto a 96mila €) , Speedy Graffito, JonOne (top lot dal 2008, nel 2014 opera battuta a 71 mila €), Crash, Rammellzee, A-One, Futura 2000 (già esposto a PS1 di New York, da Yvonne Lambert e Agens B a Parigi.
A Londra Sotheby's, poi ha scelto una strada diversa e dall'11 giugno fino al 25 luglio in 31 St. George Street, offre l'antologica "Banksy. The Unauthorized Retrospective", curata da Steve Lazarides, ex agente del graffitista inglese, negli anni del debutto della sua carriera. La rassegna di Sotheby's viene proposta nella protettiva forma della selling exhibition, in cui non vengono fornite le stime pre-asta e di fatto i lavori non vengono battuti, ma comperati direttamente dal collezionista. Dalla casa d'aste fanno sapere che i 70 lavori esposti hanno un range di prezzi compresi tra i 4.000 fino ai 500.000 £. Molti, sono al loro debutto sul mercato, ma vantano già una storia diventata letteratura, come nel caso di ‘Bankus Militus Vandalus' esposto illegalmente per un paio d'ore, nel 2004, nel Natural History Museum, prima di essere rimosso.

L'interesse dei collezionisti e del mercato per la Street Art è materia tangibile, lo conferma Richard Howard Griffin di Howard Griffin Gallery di Londra dove, nel suo spazio di 220 mq nella zona di Shoredicth ha ospitato le opere di numerosi Graffitisti, tra questi il grande progetto ‘The Bestiary' di Phlegm. "Abbiamo clienti di ogni genere di nazionalità" chiarisce il gallerista. "Diversi collezionisti hanno cominciato acquistando proprio opere di Street Art. I collezionisti tradizionali si stanno avvicinando a questa forma d'arte, grazie al suo forte impatto culturale e alla crescente attenzione che le istituzioni le dedicano. Il prezzo delle opere degli artisti che rappresentiamo varia da 200 a 20.000 £.
Come galleria lavoriamo anche al di fuori di quella che è la sfera commerciale, organizzando mostre, dove le opere non solo in vendita" conclude il gallerista.
Dal mercato all'esposizione, così Google ha appena lanciato Google Street Art Project, un progetto in cui propone una panoramica globale delle grandi collezioni di Arte Urbana, intese soprattutto come spazi cittadini consacrati alla Street Art e diventati luoghi simbolo grazie agli interventi degli artisti. Google parte dall'area seminale del graffitismo mondiale, ‘5 Pointz', segue ‘All City Canvas', entrambe a New York per percorrere poi le strade del mondo in un itinerario che porta alla scoperta di Street Art Roma, fino a Filipino Street Art passando per Bogotà e San Paolo. Allo stesso modo Palais de Tokyo di Parigi, un museo la cui matrice culturale è quella della ricerca indirizzata alle proposte artistiche più sperimentali, offre al pubblico una nuova edizione di Lasco Project (dal 13 giugno), dove, seguendo il tradizionale modello di appropriazione degli spazi tipico della Graffiti Art, cinque artisti – Cleon Peterson, Horfé & Ken Sortais, Cokney (già insigniti di un Prix du Salon Montrouge), Evol (con all'attivo un Prix Arte-Slick), Vhil - hanno lavorato sui muri dei sotterranei del Palais, un'area non destinata alle mostre.

I grandi musei come Tate Modern, Moca Los Angeles e Berkeley Art Museum www.bampfa.berkeley.edu ne accolgono già accurate sezioni. Così come il Museum of the City of New York ospita l'intera collezione di Graffiti Art, composta soprattutto da opere di autori storici, donatagli dall'artista Martin Wong.
L'Istituto Italiano di Cultura a New York (dal 20 giugno al 20 agosto) propone "From Street to Art", una rassegna che si raccoglie attorno al lavoro di una giovane generazione di Graffitisti; Agostino Iacurci, Aris, BR1, Cyop&Kaf, Dem, Eron, Hitnes, Sten&Lex, Ufo5, 2501. La rassegna intende creare un ponte tra le pratiche artistiche delle storiche generazioni e i nuovi modelli di Street Art.

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