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Marinella Senatore, Yuri Ancarani, Micol Assaël e Linda Fregni Nagler: quattro artisti italiani tra i più interessanti con quattro opere di grande impegno si confrontano da qualche settimana presso il MAXXI di Roma in occasione della mostra del «Premio MAXXI» (a cura di Giulia Ferracci e in corso fino al 21 settembre).
Le loro opere sono dislocate in diverse aree del museo. Micol Assaël si è appropriata dello spazio defilato e desueto affacciato sulla corte centrale del museo per realizzare, coerentemente con la sua poetica di sempre, un ambiente sospeso, mentale, enigmatico. Linda Fregni Nagler in questa occasione espositiva ha impresso uno scarto alla sua profonda ricerca sulla fotografia sviluppando un lavoro tridimensionale: Per comandare all'aria è infatti un nucleo composto da una selezione di quindici fotografie che ritraggono figure in procinto di saltare o che si trovano sospese in equilibrio precario e da tre elementi scultorei a loro volta sospesi, assemblati a partire da fotografie di modelli di eliche per aerostato; esprime quindi una riflessione sul tempo e sulla condizione di assoluta incertezza che l'immagine stessa crea: essa non rivela nulla di ciò che è accaduto prima né di ciò che è avvenuto dopo il momento dello scatto.
Yuri Ancarani ha esposto un video tema del calcio di straordinaria qualità filmica. Girato a San Siro, vi si succedono i momenti della preparazione, i dettagli del lavoro degli addetti alla sicurezza, i piani ravvicinati dei dispositivi tecnici di controllo; il «dietro le quinte», insomma, il grande apparato che si dispiega a latere dello spettacolo sportivo.
Ma il premio è andato a Marinella Senatore con l'opera The School of narrative Dance, Roma, una scuola nomade e aperta a chiunque si voglia iscrivere, dove imparare, ma anche insegnare; il 13 giugno The School of narrative Dance ha coinvolto oltre 350 persone in una performance corale negli spazi esterni e interni del museo, con musica, danza e canto. L'opera esprime un messaggio di inclusione, partecipazione, capacità dell'arte di costruire comunità, che è alla base di tutto il lavoro dell'artista; sarà acquisita dal MAXXI, e a Marinella Senatore sarà dedicato un catalogo monografico. Questa la motivazione della scelta: «Per la capacità di tradurre e narrare il nostro momento storico in un affresco inedito, per l'energia e la forza trasmessa nel connettere arte e società, dedicato a tutte le comunità che lo hanno sostenuto rendendo unico il ruolo del museo. Questa scelta, avvenuta tra quattro progetti altamente rappresentativi della nostra contemporaneità e di straordinaria qualità, è in linea con la nuova visione verso cui questo Museo si sta aprendo. È un segnale di apertura delle Istituzioni verso un nuovo metodo di pensare le relazioni tra pubblico e arte, è la chiave che apre la porta di una nuova storia».
Il Premio assume dunque il significato speciale di una dichiarazione d'intenti, e la motivazione ben corrisponde all'orientamento del direttore Hou Hanru; non c'è che da sperare il Museo riesca a mantenersi coerente con questo segnale così esplicito e così promettente.
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