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I 10 collezionisti emergenti secondo ARTnews

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I 10 collezionisti emergenti secondo ARTnews

  • –di Silvia Anna Barrilà

Accanto alla lista dei 200 collezionisti top a livello globale stilata ogni anno dal 1990 da ARTnews e resa nota in questi giorni, la rivista americana ha compilato quest'anno anche una lista dei dieci collezionisti emergenti più interessanti, di cui sentiremo parlare in futuro e che potenzialmente saranno tra i top 200 nei prossimi anni. Ecco chi sono.
A cura degli studenti del 6° Master in Economia e Management dell'Arte e dei Beni Culturali della Business School del Sole 24 Ore: Carlotta Accardo; Laura Bertoni; Giulia Bisogni; Camilla Celona; Chiara Fassin; Elisa Giuliana; Michele Gnecchi; Serena Goi; Elisabetta Graziano; Veronica Guaita; Benedetta Désirée Le Donne; Nicole Beatrice Malizia; Marilù Manta; Elisa Massignan; Francescapaola Merega; Emilio Nesler Cattaneo; Manuela Osti; Enrica Passalacqua; Maria Carla Ramazzini Calciolari; Irene Sasso; Elena Scajoli Necchi.
Ulteriori approfondimenti sul blog del Master all'indirizzo http://martebenicult.wordpress.com/

Rodney Miller
Senior managing director della divisione fusioni e acquisizioni di J.P. Morgan, Rodney Miller, 55 anni, è collezionista di arte africana e afroamericana moderna e contemporanea che lui ritiene ancora sottovalutata. Cresciuto ad Indianapolis, la sua esperienza come collezionista inizia circa vent'anni fa con l'acquisto di fotografie di musicisti jazz firmate William Gottlieb e un dipinto di William H. Johnson. Oggi la sua collezione include circa 200 opere, tra cui gli artisti storici Beauford Delaney e Romare Bearden e i contemporanei Shinique Smith e Lyle Ashton Garris. A rafforzare il suo impegno nella promozione dell'arte africana è il ruolo ricoperto nel comitato acquisizioni nonché di tesoriere presso lo Studio Museum di Harlem, museo dedicato alla black culture nel mondo.

Dana Farouki
Giovane collezionista americana di origini palestinesi, Dana Farouki, nata e cresciuta a Washington D.C., si è specializzata presso la Courtauld Institute of Art di Londra con una tesi sulla diffusione globale delle sedi del Guggenheim Museum. Successivamente è stata consulente e assistente curatrice per il Guggenheim Abu Dhabi, con il quale collabora nell'ambizioso progetto di rafforzare la presenza degli artisti mediorientali presso la sede di New York. È anche trustee del MoMA PS1.
La sua collezione include opere dei principali artisti mediorientali come Walid Raad, Akram Zaatari, Abbas Akhavan ma anche giovani artisti internazionali come Matt Connors, Aaron Young e Anna Betzbel.
La duplice attività di curatrice indipendente e collezionista riflette il costante impegno di Dana Farouki nel rafforzare l'interesse e la conoscenza del mondo occidentale nei confronti dell'arte mediorientale. Non è un caso che sia stata scelta come patrona della fiera Art Dubai e membro della commissione per l'Abraaj Group Art Prize.

Stephanie e Tim Ingrassia
Il primo pezzo della collezione di Stephanie Ingrassia è stato acquistato nel 1988 da un docente della School of Visual Arts per 250 dollari. Tra le ultime opere a entrare in collezione, invece, ci sono un dipinto Tal R acquistato da Zach Feuer e un video di Julian Opie. Altri artisti rappresentati in collezione sono Dana Schutz, Tal R, Alfredo Jaar, Deborah Kass, Amy Sillman e Jean-Michel Basquiat.
Dal 2001 Stephanie Ingrassia ha assunto la carica di presidente del consiglio del Brooklyn Museum di New York. Stephanie Ingrassia è stata, inoltre, membro del consiglio del BRIC Arte / Media e di Creative Time. Lei e suo marito, Tim Ingrassia, compaiono tra i finanziatori nell'ultimo report annuale di Creative Time, associazione no profit che commissiona progetti di arte pubblica con migliaia di artisti di New York. Tim Ingrassia, che detiene una laurea interdisciplinare dal College of Arts & Sciences, è co-presidente per le fusione e acquisizioni globali di Goldman Sachs, e dirige il consiglio della Brooklyn Academy of Music.

Adrian Cheng
Il 34enne Adrian Cheng, erede dell'impero milionario fondato dal nonno Cheng Yu-Tung, è da sempre interessato al sostenimento e alla promozione della cultura. Dopo lo studio negli Stati Uniti a Harvard, ha iniziato a focalizzare la sua attenzione sugli artisti emergenti cinesi e internazionali attraverso la sua K11 Art Foundation. L'attività della sua fondazione K11 Art Foundation, istituita nel 2010 e supportata da quella del centro commerciale K11, comprende più di 50 esposizioni all'anno visitate da migliaia di visitatori. Tra i suoi interventi in ambito culturale ci sono non solo esposizioni, ma anche realizzazione di villaggi d'arte e di residenze per artisti.
Il prossimo progetto di Cheng è quello di collaborare, a partire da ottobre, con il Palais de Tokyo per portare l'arte cinese a Parigi e quella europea in Cina, contribuendo a reinventare e ricostruire l'identità culturale cinese.

Viveca Paulin-Ferrell
Trasferitasi da Boston, dove è cresciuta, alla California, dove ha studiato storia dell'arte al Pomona College e dove attualmente risiede con il marito, l'attore Will Ferrell, Viveca Paulin-Ferrell ha concentrato la sua attività di collezionista sugli artisti della West Coast: Ed Ruscha, Richard Diebenkorns, Friederick Hammersley e Karl Benjamin, John McLaughlin, Catherine Opie, Robin Rhode e John Baldessarri. Tra gli artisti che segue in questo momento c'è Lorser Feitelson.
La collezionista ha studiato come battitore d'asta presso Butterfield & Butterfield, casa d'asta acquisita nel 2002 da Bonhams, e tuttora lavora per Los Angeles Modern Auctions. Come ha dichiarato ad ARTnews, "la professione ha reso il suo passaggio a essere collezionista particolarmente facile". Il suo impegno al mondo dell'arte è confermato dalla sua attività di trustee del Los Angeles County Museum of Art e nel consiglio di amministrazione dell'Hammer Museum.

Füsun Eczacıbaşı
Füsun Eczacıbaşı appartiene a una famiglia che ha sempre avuto un forte impatto sul panorama turco dell'arte contemporanea. Il suo interesse per il collezionismo poggia le basi sulla fortuna della famiglia Eczacıbaşı, da generazioni a capo dell'omonimo colosso farmaceutico turco: il marito Faruk Eczacıbaşı è nella classifica Forbes con un patrimonio di 1,7 miliardi di dollari.
Nel 1973 gli Eczacıbaşı hanno fondato la Biennale di Istanbul; nel 2004 Oya Eczacıbaşı ha creato la Istanbul Modern, mentre nel 2011 Füsun Eczacıbaşı stessa ha fondato il SAHA Art Fund, un'organizzazione non profit che supporta i progetti di artisti turchi in tutto il mondo, sovvenzionando le istituzioni o i curatori, nel mondo, che propongono arte turca contemporanea.
Il primo acquisto di Füsun Eczacıbaşı, un violino di Arman, risale agli anni ottanta. Da allora la sua passione si è orientata soprattutto verso le video installazioni e l'arte audiovisiva dei film e delle animazioni, come nei lavori di Ali Kazma (1971) e Inci Eviner (1956).

Genny e Selmo Nissenbaum
Genny e Selmo Nissenbaum, coppia brasiliana, si sono avvicinati al mondo del collezionismo nel 1998 quando Selmo ha venduto la sua agenzia di intermediazione Agora.
Il loro intento non si limita al semplice acquisto delle opere ma sconfina, invitando gli artisti a creare installazioni site specific nelle loro proprietà. Un esempio è l'artista brasiliano José Bechara, a cui i Nissenbaum hanno commissionato la creazione di un'opera outdoor intitolata "Ok, ok Let's Talk" per la loro casa ad Angra dos Reis.
La loro presenza attiva nel mondo dell'arte è alimentata da continue collaborazioni con le istituzioni. Infatti Genny Nissenbaum recentemente è entrata a far parte del board della Dia Art Foundation di New York, mentre Selmo Nissenbaum collabora con il nuovo Museu do Arte do Rio per la composizione della collezione ebraica (prima edizione a Rio de Janeiro). Per tale occasione, la famiglia brasiliana, ha donato una collezione di lampade d'olio antiche.
Secondo quanto ha dichiarato Genny Nissenbaum ad ARTnews, l'arte per loro va oltre il mero piacere, è un modo per "aiutare ad ampliare i propri orizzonti".

Alain Servais
Banchiere e collezionista belga, l'interesse per l'arte in Alain Servais è nato a sedici anni durante un viaggio a New York nel corso del quale visitò il MoMA. I suoi due primi acquisti risalgono al 1996: "James King: Supermodel" di Nan Goldin e "A History of Sex" di Andres Serrano. Dal 1999 ha iniziato a curare una vera e propria raccolta d'arte che comprende oggi numerosi video, ma anche ad esempio lavori di Mark Napier, pioniere della net art, opere digitali di Manfred Mohr e lavori di interazione mediale di Jennifer e Kevin McCoy. Come sede della sua collezione ha scelto di ristrutturare una fabbrica in un quartiere operaio di Bruxelles, trasformandola in un loft a tre piani di 900 mq. Come riportato da lui stesso in un'intervista ad Art News: "Inizialmente pensavo di poter spendere 25.000 dollari in un anno in arte ma questo non poteva durare a lungo. Qualunque cosa io acquisti adesso, è sicuro come mettere i soldi in banca."

Andrea Dibelius
Collezionista austriaca residente a Londra, Andrea Dibelius, dopo una breve esperienza da avvocato e responsabile marketing, ha deciso di dedicarsi totalmente alla sua principale passione: l'arte contemporanea. Ha così fondato nel 2010 la EMDASH Foundation per promuovere iniziative artistiche e scientifiche d'avanguardia. La fondazione ha supportato, dal 2011 al 2013, Frieze Projects, il filone sperimentale della fiera di Londra, e promosso il Premio EMDASH per gli artisti emergenti non inglesi.
La prima opera acquistata da Dibelius fu, nel 2005, un piccolo dipinto del pittore berlinese Dieter Mammel; in seguito il suo gusto si è maggiormente focalizzato su installazioni e sculture di artisti emergenti e non. I suoi acquisti più recenti sono state opere di Oscar Murillo, Analia Saban e Seth Price.
"So che molte persone la trovano disgustosa, ma ai miei occhi è bellissima", ha detto la collezionista ad Artnews riguardo al pezzo più scandaloso da lei posseduto: un'installazione di Jake e Dinos Chapman, composta da teste di manichini a forma di angioletti assemblate su un sedere ed una composizione di 12 falli.

Alden Pinnell
Collezionista e imprenditore texano, Alden Pinnell ha fatto la sua fortuna con l'azienda cosmetica SkinCeuticals. Ispirato dalla Dia Foundation di New York e da Storefront for Art and Architecture, ha inaugurato nel 2011 Power Station, iniziativa no-profit dedicata a fornire uno spazio per ambiziosi progetti d'arte contemporanea di giovani artisti, con sede a Dallas, Texas.
Insieme alla moglie Janelle colleziona da 15 anni ricercando non necessariamente opere "belle" ma opere che esprimono grandi idee con riferimenti alla storia dell'arte. La loro collezione comprende opere di Donald Judd, Richard Tuttle, Ryan Trecartin, tra cui il video che ha lanciato l'artista I-Be Area del 2007, Lucas Samaras e Pietro Roccasalva.
Inoltre è impegnato nel sostegno di musei come il Dallas Museum of Art e il Nasher Sculture Center.

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