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New York, alti e bassi per le aste di fotografia

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New York, alti e bassi per le aste di fotografia

  • –di Silvia Anna Barrilà

Prima di diventare un investment manager, l'americano Don Sanders, direttore e vicepresidente del board di Edelman Financial Group Inc, di Houston, era un aspirante fotografo che si guadagnava da vivere facendo fotografie ai matrimoni. Dopo aver cambiato mestiere e fatto fortuna nel mondo finanziario, è tornato alla sua passione giovanile come collezionista. Si è dedicato al nudo e alla fotografia erotica, raccogliendo 10.000 fotografie di 150 artisti per un valore totale di 7 milioni di dollari, secondo Forbes. Ora ha messo in vendita una parte di questi scatti da Christie's a New York in un'asta dedicata che si è tenuta il 29 settembre: 56 opere hanno realizzato un totale soddisfacente di 2.085.500 dollari, sebbene non in linea con le stime pre-asta di circa 2,5-3,6 milioni di dollari; 23 lotti sono rimasti invenduti. L'incanto è stato dominato dal maestro del nudo Helmut Newton: il suo set di 45 stampe del 1984 “Private Property, Suites I, II and III” è passato di mano per quasi 400.000 dollari, top lot dell'asta, mentre altri 20 seducenti scatti del fotografo realizzati per Playboy sono ancora in vendita in un'asta solamente online fino al 7 ottobre.
Quella di Don Sanders è stata solo una delle diverse aste di fotografia che si sono tenute a New York tra il 29 settembre e il 1° ottobre presso Christie's, Sotheby's e Phillips. I risultati sono stati molto vari: mentre alcuni lotti hanno riservato sorprese e soddisfazioni, altri sono rimasti invenduti o sono stati ceduti con risultati modesti. Christie's ha offerto un'altra collezione di provenienza unica, quella di Robert L. Forbes, vicepresidente della rivista americana Forbes Inc. e presidente di ForbesLife. Anche qui, alla base della collezione, c'era una passione nata in gioventù che si è espressa in prima linea attraverso l'acquisto di opere di Irving Penn, vendute bene all'asta. Il totale di 37 fotografie è stato di 1,3 milioni di dollari, entro le stime pre-asta incluse tra 1 e 1,6 milioni di dollari; 25 lotti sono rimasti invenduti. Ha stupito il risultato raggiunto da una fotografia scattata da Lewis Carroll, l'autore di Alice nel paese delle meraviglie, alle sorelle Lorina and Alice Liddell (proprio l'Alice ispiratrice del famoso romanzo) che da una stima di 10.000-15.000 dollari è passata di mano per 106.250 dollari.
La terza asta tenuta da Christie's di opere di provenienza varia ha dato risultati inferiori alle aspettative: un totale di 2,7 milioni di dollari rispetto ad una stima di 3,6-5,4 milioni e una percentuale d'invenduto superiore al 30%. Il top lot in questo caso è stata una stampa vintage di Edward Weston, “Natilus Shell” del 1927, venduta per 461.000 dollari, rimasta dalla sua creazione nella stessa famiglia a cui l'artista l'aveva donata.
Edward Weston non ha dato risultati altrettanto soddisfacenti da Sotheby's il 30 settembre: è rimasto invenduto il lotto formato da 548 sue fotografie stampate dal figlio Cole Weston (l'unico dei due figli scelto dal padre per stampare le sue fotografie dopo la sua morte) offerto con una stima di 2-3 milioni di dollari. Nonostante ciò il portavoce della casa d'aste Dan Abernethy ha comunicato che ci sono state molteplici offerte di acquisizione dopo l'asta.
Ma la vendita ha riservato anche buone notizie. Il totale è stato pari a 5,5 milioni di dollari rispetto ad una stima di 5,7-8,7 milioni di dollari (ha inciso il risultato negativo di Weston). Il top lot è stato uno studio di nudo di Lee Miller in tre parti realizzato da Man Ray intorno al 1930, che da una stima di 100.000-150.000 dollari è stato venduto per 455.000. Per scoprire il genio creativo di Man Ray - fotografo, pittore, autore di oggetti e di film sperimentali - c'è in questo momento una mostra a Udine, a Villa Manin, in programma fino all'11 gennaio.
Ma i risultati migliori della tornata di aste di New York sono arrivati l'ultimo giorno, il 1° ottobre, con le due vendite di Phillips che hanno realizzato il totale più alto della settimana: 6,7 milioni di dollari contro i 6,1 di Christie's e i 5,5 di Sotheby's. A questo successo ha contribuito anche la provenienza museale delle opere: una delle due aste era dedicata a 117 fotografie provenienti dalla collezione dell'Art Institute di Chicago, vendute per 1,7 milioni di dollari; 31 lotti sono rimasti invenduti, cioè il 26,5%, mentre quasi il 98% delle opere sono state vendute entro o sopra le stime. Il top lot è stato di Cartier-Bresson, “Cordoba, Spain, 1933”, venduto per 161.000 dollari. È andata bene anche l'incanto di fotografie di provenienza varia, con un totale di 5 milioni di dollari e un tasso d'invenduto inferiore al 25%. Il 96% dei lotti sono stati venduti entro o al di sopra delle stime; il top lot è stato lo stesso set di fotografie di Newton che ha segnato il top lot da Christie's, “Private Property, Suites I, II and III”, anche qui venduto ad un simile prezzo di 389.000 dollari.
Ma la dismissione pubblica ha portato sorprese anche tra le opere più contemporanee, un punto forte di Phillips: “World #8” del 2005 di Ruud Van Empel, olandese noto per i suoi ritratti di bambini in scenari naturali realizzati con Photoshop, è passata da una stima di 30.000-50.000 dollari ad un risultato di 118.750 dollari; “Candy Cigarette” di Sally Mann del 1989, noto ritratto della figlia della fotografa e del complesso passaggio dall'infanzia all'adolescenza, è passata di mano per 257.000 dollari rispetto ad una stima di 80.000-120.000 dollari; “Untitled (Woman Playing Solitaire) from The Kitchen Table” di Carrie Mae Weems del 1990, a cui il Guggenheim di New York ha appena dedicato una personale, è stata venduta per 62.500 dollari rispetto ad una stima di 15.000-25.000 dollari; infine “Sharbat Gula, Afghan Girl, Pakistan” di Steve McCurry del 1984, la ragazza afgana dagli occhi verdi resa celebre dalla copertina del National Geographic, è stata venduta per 25.000 dollari rispetto ad una stima di 8.000-12.000.

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