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Art Verona si caratterizza con i giovani artisti -

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Art Verona si caratterizza con i giovani artisti - Foto

  • –di Stefano Cosenz



Giordano Raffaelli, titolare della nota galleria Studio d'Arte Raffaelli di Trento che ha partecipato alla 10a edizione di Art Verona che si è svolta da 9 al 13 ottobre, non ha dubbi: “la fiera è a una svolta: acquistata recentemente da Ente Fiera Verona, la stessa che ha firmato altri due prestigiosi eventi annuali, Fieracavalli e VinItaly, ha visto quest'anno la presenza di 350 importanti collezionisti che hanno offerto una diversa impronta alla manifestazione”. Anche se il numero totale di visitatori è uguale a quello dello scorso anno, 20.000, Art Verona ha goduto di un pubblico più qualificato, grazie anche al rafforzamento del 30% del programma VIP, ad un aumento del 21% degli espositori. Tesa sempre più alla ricerca e alla sperimentazione, la fiera ha presentato format innovativi e un Fondo Acquisizioni di 100mila euro sostenuto da Fondazione Domus per l'arte moderna e contemporanea. Le 21 opere di 15 artisti, con particolare attenzione agli emergenti, selezionate nei giorni della manifestazione dalla Commissione Selezionatrice composta da Luca Massimo Barbero, direttore artistico di Fondazione Domus da Mario Gandolfi, consigliere della Fondazione e da Guidalberto di Canossa, vicepresidente di Veronafiere, acquisite con un range di prezzi tra 2.500 euro fino ai 40.000 andranno ad arricchire le collezioni dei Musei di Verona. ArtEconomy24 segnala tra le opere selezionate, l'olio su tela 200x200 cm di Gianfranco Baruchello del 1962, Collegamento del tempo, acquistato presso l'Osart Gallery di Milano, un acrilico su tela, 230x176 cm, di Peter Schuyff del 1986, Untitled, acquistato presso lo Studio d'Arte Raffaelli di Trento, Il Pizzo del 2012, un pizzo ricamato su stampa fotografica, 35x40 cm, opera unica di Silvia Giambrone acquistata presso Doppelgaenger di Bari e il dittico Senza titolo (Paesaggio) e (Bosco) del 2011-2012 di Michele Lombardelli acquisito presso Bonelli Arte di Canneto sull'Oglio (Mantova), nuovo main partner della manifestazione.
Sempre nella scena di Art Verona per il concorso sponsorizzato da Desall, piattaforma di crowdsourcing incubata in H-Farm , che intende dare un riconoscimento ogni anno alle gallerie che partecipano alla manifestazione, sono state selezionate dalla Commissione ICONA, presieduta in questa edizione da Cristiana Collu, direttore del MART di Trento e Rovereto, dieci proposte e indicato l'opera più rispondente al Concorso. L'opera selezionata come ICONA 2014, acquisita presso la Galleria Bianconi di Milano per 15.000 euro, è una stampa fotografica su di-bond, 150x200 cm, scattata da Dario Lasagni della Allegoria astratta dell'atelier del pittore all'inferno tra le punte gemelle di Luigi Presicce, performance del 2014 per un solo spettatore alla volta accompagnato, presso il Teatro Studio a Scandicci.

Per gli operatori la fiera ha fatto un passo in avanti. La Galleria Bonelli ha puntato su giovani emergenti: ha presentato e venduto opere dell'ultima produzione di Giuseppe Gonella, oggi trentenne che vive a Berlino, finalista al premio Cairo, di Davide Nido, insegnante presso l'Accademia di Brera, che crea tele astratte con colle siliconiche, del lombardo Agostino Arrivabene (nelle sue opere si riconoscono echi da parte della pittura classica), dello scultore Michelangelo Galliani, che coniuga nelle sue opere marmo e piombo, di Fulvio Di Piazza del gruppo d'artisti noto col nome di “Scuola di Palermo”. Come ha dichiarato il titolare Giovanni Bonelli, “le opere vendute non sono né grandi né costose, vanno da 3mila a 25-30mila euro, per un pubblico che si avvicina all'arte contemporanea a piccoli passi. Sono soddisfatto della nostra partecipazione ad Art Verona, anche perché è la prima fiera della nuova stagione, si ha la possibilità di dialogare con le altre gallerie e stabilire un programma di collaborazioni”. Della Scuola di Palermo va citato anche Andrea Di Marco, scomparso nel 2012 all'età di 42 anni, noto per la sua capacità artistica di trasformare oggetti abbandonati in oggetti metafisici.

Antonella Spano della Galleria Doppelgaenger di Bari ha dichiratao ad ArtEconomy24: “abbiamo deciso di portare a Verona opere di tre giovani artisti con un importante curriculum con quotazioni al di sotto dei 20mila euro. Le opere di Silvia Giambrone, siciliana classe 1981, parlano molto frequentemente di donne, femminismo e femminilità, con un percorso espositivo che nasce dall'osservazione del ricamo, che diventa il trait d'union tra le performance e la scultura, il disegno e la fotografia (oltre l'opera già citata e acquistata dalla Fondazione Domus, si cita Made in Italy, bassorilievi in gesso, 20 pezzi, 15mila euro), di Tony Fiorentino, di Barletta classe 1987, caratterizzato da un complesso percorso artistico in cui trasforma la materia, pur convivendo in una dimensione spirituale (I like an arch, sculture in blocchi di marmo assemblati, tre pezzi, 19mila euro), di Daniela Corbascio, di Bari classe 1987, che rappresenta spazi inquieti, rielaborando immagini da vecchie riviste di moda o da ricordi altrui che fa propri (Ecacicli, installazione di ruote di biciclette e neon, modulabile, 18mila euro).

Giordano Raffaelli della galleria Studio d'Arte Raffaelli di Trento ha puntato sul mercato degli artisti con quotazioni da 10mila a 25mila euro che godono maggiore attenzione collezionistica rispetto a quelli con quotazioni inferiori. Oltre all'opera di Peter Schuyiff, già citata e venduta alla Fondazione Domus, ha presentato altri artisti americani degli anni '80, come Donald Baecher (con una tecnica mista su carta 100x100 cm, Untitled del 1984) e Philip Taaffe (con un pigmento ad olio su carta 68,5x68,5 cm, Rangavalli del 1989). “La fiera”, precisa Raffaelli, “è stata visitata soprattutto da collezionisti italiani, più che altro del Nord”.

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