ArtEconomy24

Sotheby’s inaugura un nuovo ciclo di aste per incrementare i profitti

  • Abbonati
  • Accedi
In Primo Piano

Sotheby’s inaugura un nuovo ciclo di aste per incrementare i profitti

  • –di Maria Adelaide Marchesoni

Sotheby’s ha deciso di inaugurare un nuovo ciclo di aste dedicate all'arte Moderna proveniente dall’Europa occidentale e orientale e dal Mediterraneo, offrendo all’incanto opere di artisti che hanno un forte seguito a livello regionale, ma non fanno ancora parte del mainstream internazionale. L’asta diventerà un appuntamento del calendario annuale delle vendite e si concentrerà principalmente su un periodo che inizia nel 1920 e si conclude nel 1960.

La prima asta denominata 20th Century Art – A Different Perspective si terrà a Londra il prossimo 12 novembre comprende 74 lotti per una stima pre-vendita lotti pari a 1,740 milioni e 2,538 milioni di sterline (in euro 2.034.575 - 2.968.258).

A guidare le vendite, un gruppo di artisti dell'avanguardia intellettuale tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale che avevano assimilato i principi della pittura impressionista e cubista. Sotheby’s, con questo nuovo appuntamento nel calendario aste, cerca di ovviare, almeno nella fase iniziale, al perenne problema della supply ovvero le difficoltà legate all’inasprimento della competitività e, allo stesso tempo, si assicura nuovi profitti attraverso la proposta in un segmento di mercato ancora “sottosviluppato” e più promettente per i dealer e il collezionismo in generale. 

In questo primo appuntamento, sono presenti artisti figurativi e non figurativi e tra questi l’olandese César Domela (1900-1992), uno tra gli artisti più innovativi e influenti in Europa nella metà del XX secolo, membro di spicco del gruppo De Stijl  fondato nel 1917 con Piet Mondrian e Theo van Doesburg per sviluppare un nuovo linguaggio pittorico che Mondrian averva definito “Neoplasticism”. L’opera in asta, Composition neo-Plastique (Lotto n. 5), dipinta nel 1926 è offerta a un range di prezzo stimato tra 400 mila e 600 mila sterline, il più elevato tra i 74 lotti offerti, ed è uno dei pochi dipinti dei primi anni venti rimasto in mani private e di un ristretto gruppo di opere realizzate dall'artista durante questo periodo. 

Altra opera interessante quella dell’artista tedesco Friedrich Vordemberge-Gildewart (1897-1963) Composition n. 56 (Lotto n.6). Dipinto nel 1930 è stimato in range compreso tra 120.000-180.000 sterline e il lavoro può essere considerato un’anticipazione dell’Op-Art.  In asta con il Lotto numero 34,Three Difficult Absences, opera realizzata nel 1964 (stima: 40.000-60.000 sterline) dall’artista Mikusláš Medek (1926-1974), una delle personalità più significative delle arti visive ceche del XX secolo.

L’incanto comprende anche diverse opere figurative e tra queste Cubist Figure di Otakar Kubin dipinto a Parigi intorno al 1914 (Lotto n. 3, stima: 80.000-120.000 sterline) e con il lotto numero 15 Sea dell’artista ungherese Károly Ferenczy (1862-1917) dipinto nel 1904 a Lussingrande sulla Lussin Island (Lošinj), Croazia. Sea viene proposto a una stima compresa tra 80.000 e 120.000 sterline, è stato acquistato nel 1922 da Jozsef Lukacs, un importante finanziere ungherese, collezionista e mecenate delle arti, ed è rimasto nella sua collezione, passata poi agli eredi. Considerato il padre della moderna arte ungherese, Ferenczy è uno dei più importanti pittori impressionisti e post-impressionisti ungheresi e la maggior parte delle sue opere fanno parte delle collezioni museali in Ungheria. 

Infine, con una stima compresa tra 140.000 e 180.000 sterline, il lotto numero 16, Pfälzische Weinernte dell'artista tedesco Max Selvogt (1868-1932)  dipinto nel 1920 circa en plein air  vicino alla proprietà di Slevogt a Neukastel, sopra Leinsweiler nella Renania-Palatinato. Slevogt, insieme a Max Liebermann e Lovis Corinth hanno formato il triumvirato degli impressionisti tedeschi.

© Riproduzione riservata