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La sfida del rinnovato Museo Picasso: attrarre i francesi

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La sfida del rinnovato Museo Picasso: attrarre i francesi

  • –di Riccarda Mandrini

Il Museo Picasso di Parigi ha riaperto al pubblico il 25 ottobre 2014 (inizialmente solo per due giorni, 25 e 26 ottobre), nella data di nascita dell'artista spagnolo, dopo una chiusura obbligata di cinque anni, per messa a norma e ampliamento degli spazi espositivi dell'Hotel de Salé, un palazzo signorile del XVII secolo situato nel cuore del Marais storico a pochi passi dalla Place des Vosges, dove abitava Victor Hugo. Così l'Hotel de Salé è ritornato al pubblico in tutto il suo splendore. Arricchito dalle oltre 400 opere esposte. Il Museo Picasso ne conta di fatto circa 5.000, raccolte grazie alle donazioni degli eredi Picasso, effettuate nel 1979 e quindi nel 1990.
I numeri danno certamente meglio l'idea del progetto di ampliamento del museo, che oggi vanta una superficie di 3.700 metri quadrati (erano 1.900 nel 1985, quando apri il museo) con un numero di sale espositive pari a 37, 13 in più rispetto al passato e un auditorium con 95 posti.
Per il prossimo anno il museo avrà un bilancio d'esercizio di 12 milioni di €. Con una previsione di ingressi di visitatori tra i 700 – 800mila nell'anno. Il carico del personale interno al museo è al di sotto delle cento unità, mentre sono state esternalizzate diverse funzioni, come quelle che riguardano le pulizie, la libreria e il ristorante.


Come ci ha fatto notare il direttore del museo Laurent Le Bon “oggi tutto l'Hotel de Salé è dedicato alla presentazione della collezione delle opere di Picasso. Cinque i livelli sui quali si estende il museo.
Su un intero piano è presentata una sezione tematica dedicata agli atelier di Picasso.
Quindi tre piani illustreranno cronologicamente il lavoro del maestro spagnolo e, un piano, sarà dedicato alla collezione personale dell'artista, anch'essa donata dagli eredi, per volontà di Picasso stesso”. Chiarisce il direttore.

“Per il prossimo anno” continua Le Bon raddoppieremo il numero delle opere esposte. Abbiamo messo a punto anche una serie di mostre in condivisione con altri musei. Tra cui una con il MoMA di New York dedicata alla scultura di Picasso.
Nel settembre 2015, festeggeremo il 30° anniversario della nascita del museo, lavoreremo quindi su un progetto di esposizione, recuperando le opere d'archivio così da narrare il processo creativo dei lavori di Picasso. Ci sarà inoltre una mostra realizzata in collaborazione con il Grand Palais www.grandpalais.fr che avrà come tema ‘Picasso e l'arte contemporanea”.

Alla nostra domanda, riguardo il ruolo del museo per creare indotto, quindi attirare turisti, Laurent Le Bon (che è stato direttore di Pompidou Metz, un museo che ha dato un deciso impulso all'economia della città e ha attirato una percentuale di pubblico, del 60% circa, che veniva da tutta la regione, nonché dal Lussemburgo) chiarisce subito che, in questo caso, la vera sfida non sarà attirare il pubblico internazionale, ma spingere i cittadini di Parigi a visitare il museo, in occasione di mostre differenti. Quindi, “come è stato per il Pompidou Metz, rinnovare l'offerta per fare ritornare il pubblico” conclude il direttore Le Bon.

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