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Paris Photo diventa maggiorenne e si mette in mostra -

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Paris Photo diventa maggiorenne e si mette in mostra - Foto

  • –di Sara Dolfi Agostini

La 18ª edizione di Paris Photo ha confermato essere un appuntamento irrinunciabile per chi si interessa alla fotografia come mezzo espressivo. Ben 148 gallerie si sono messe in mostra al Grand Palais: 35 i paesi rappresentati (in netta crescita rispetto all'anno scorso) e 34 nuovi partecipanti, con un pubblico che ha sfiorato le 60mila presenze, code all'ingresso tutto il weekend e bagarini che offrivano inviti e carte vip al triplo del prezzo di accesso. La fiera, infatti, da anni punto di riferimento del mercato della fotografia, con la “maggiore età” e l'apertura al mercato dell'arte ha raggiunto un pubblico globale, diversificato e interessato sì al collezionismo di stampe fotografiche, ma anche ai libri autografati, alle conferenze e alle mostre che hanno richiamato oltre 200 autori internazionali a Parigi, tra cui Boris Mikhailov, Paul Graham, Thomas Ruff e Zanele Muholi.
Nella sezione curata del programma brillavano le recenti acquisizioni del Museum of Modern Art di New York, che per l'occasione si è preso quasi interamente gli spazi del primo piano del Grand Palais, mostrando fotografia americana (William Klein, Gordon Parks), latina e caraibica (Liliana Porter, Regina Silveira, Edi Hirose) e dedicando una sala a tematiche identitarie e gender (Mark Morrisroe, Katy Grannan). Soprattutto, il MoMA ha mostrato nuove stampe del 2013/14 di Stephen Shore e Richard Misrach, non i vintage che nel mercato comandano prezzi anche cinque volte più alti. “I musei d'arte sono interessati solo alle immagini, e il MoMA in particolare ha ereditato questo approccio da John Szarkowski, storico direttore del suo dipartimento di fotografia: così, oggi comprare una stampa recente e spesso più grande è ormai sdoganato anche tra i collezionisti” spiega Edwynn Houk dell'omonima galleria, nel cui stand mostra il vintage dello scatto di proprietà del MoMA al prezzo di 24.000 dollari.
Il concetto di ristampa, sempre più apprezzato dal mercato, è diffuso anche per materiali fotografici storici e rarissimi per qualità e tipologia. Kicken ha portato due preziosissimi lavori di Man Ray: un piccolo fotogramma tipico dell'artista del 1925, e il suo corrispettivo stampato nel 1938 in dimensioni eccezionali di 181 x 143 cm su cartone per realizzarne poi una tappezzeria. Scoperte di recente in una collezione privata, le due opere sono adesso in vendita a 1,3 milioni di euro, e con ogni probabilità finiranno appese nelle sale di un museo. Da Thomas Zander, invece, c'era una suggestiva installazione di 11 stampe uniche realizzate da Lee Friedlander negli anni '70 su negativi di E. J. Bellocq di inizio Novecento: ritratti delle prostitute di Storyville, il quartiere a luci rosse di New Orleans, impresse su superfici corrose e segnate dal tempo, ma di grande impatto visivo al costo di 150mila euro.
Grande spazio è stato dato anche al contemporaneo, e in particolare a fotografi e artisti emergenti che stanno ricevendo l'attenzione di musei e mostre internazionali. Direttamente dalla 55ª Biennale di Venezia del 2013 c'era Edson Chagas, vincitore del Leone d'Oro con il suo padiglione angolano, che ha iniziato a collaborare con Stevenson, e ha presentato in galleria a Johannesburg e in fiera la nuova serie “Tipo Passe”, in vendita a 6.000 euro per edizioni di 5. A ispirarlo le normative sudafricane in termini di fototessere per documenti, che impongono un abbigliamento elegante che non tutti possono permettersi: Chagas ha risposto provocatoriamente facendo indossare ai suoi soggetti delle maschere tradizionali abbinate a vestiti contemporanei acquistati al mercato. Presenti all'appello anche Richard Mosse, che aveva rappresentato l'Irlanda con grande successo di critica, e Camille Henrot, Leone d'Argento per la partecipazione alla Mostra Internazionale con il video “Grosse Fatigue” (2013). Di entrambi c'erano le fotografie che hanno ispirato e anticipato le opere esposte a Venezia, con ogni probabilità esaurite in tutte le edizioni. Mosse lavora con carlier | gebauer, che vende le opere da 9.000 fino a 70.000 euro a seconda delle dimensioni della stampa; mentre Henrot è l'artista di punta di Kamel Mennour e la serie di 12 scatti è venduta singolarmente a 6.000 euro e in edizione unica.
Infine, numerosi gli stand curati e le première fieristiche, che hanno reso Paris Photo una grande mostra più che una fiera: Richard Saltoun ha presentato una selezione di arte femminista degli anni '70 in Europa, Thaddeus Ropac una selezione di scatti di Robert Mapplethorpe curata da Isabelle Huppert. Infine, impossibile non fermarsi di fronte a Fraenkel Gallery, che ha esposto l'osannata serie fotografica “Brown Sisters”, un work in progress di Nicholas Nixon che da quarant'anni fotografa le quattro sorelle (di cui una è la moglie). L'intera installazione, dal 22 novembre in esposizione anche al MoMA di New York, costa 450.000 dollari, ma si possono acquistare anche singole stampe in grande o piccolo formato, a prezzi tra 12.500 e 75.000 dollari. Frankael rappresenta anche il grande maestro della fotografia Garry Winogrand, attualmente celebrato con una retrospettiva dal Jeu de Paume di Parigi. I prezzi? Tra 9.500 e 75.000 dollari per vintage e stampe moderne.

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