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Aste italiane: a novembre cresce l'interesse internazionale per gli italiani del XX secolo. Si conferma il successo delle collezioni formate da un unico proprietario

  • –Stefano Cosenz

Un ricco programma di aste si è concentrato nelle principali piazze italiane per tutto il mese di novembre e per i primi 20 giorni del mese di dicembre spaziando in tutti i settori del collezionismo, e confermando l'attenzione del mercato non solo nazionale, ma anche internazionale, verso gli oggetti di grande qualità e di sicuro pedigree, che ha caratterizzato il 2014. In questo servizio ArtEconomy24 esaminerà le vendite che si sono svolte nel nostro paese nella prima quindicina di novembre.

L'asta che ha dominato questo periodo è senz'altro la serie di sette tornate genovesi di Wannenes a Palazzo del Melograno nei giorni 10 e 11 novembre, con gioielli, orologi, argenti, arredi, avori, icone e oggetti d'arte russa, e l'11 e 12 novembre con l'affascinante collezione di Madame e Monsieur X, che ha fatturato un totale di 2.612.106 euro con l'83,1% di lotti venduti e il 158,9% per valore. Gli argenti, avori, icone e oggetti d'arte russa hanno confermato il favorevole trend internazionale con un 78,9% di lotti venduti e il 152,7% per valore: un insieme di tre candelabri in argento del peso totale di 14.970 grammi, realizzati a Londra nel 1849 da James Samuel Hunt per Hunt & Roskell, eredi dei famosi argentieri e gioiellieri Storr & Mortimer, è stato aggiudicato per 24.800 euro (stima 18-22mila).

Tra le icone una Vergine di Iver con riza in argento dorato e smalti, realizzata a Mosca dall'orafo Tarabrov nel 1895 è volata a 24.800 euro, da una stima di soli 2-3mila. Risultati soddisfacenti per gioielli e orologi che totalizzano il 71% di lotti venduti e un 87,2% per valore: una coppia di orecchini in oro bianco e diamanti di 7,09 e 7,15 carati stimata 65-95mila euro è stata venduta per 105.400 euro. Il settore degli arredi, delle porcellane e dei vetri ha visto un 76% dei lotti venduti e un 170,5% per valore. Una coppia di servant in legno intagliato e dorato con piani in marmo incassati , stimata 2.500-4.000 euro è stata aggiudicata per 14.880 euro. La collezione di Madame e Monsieur X, pur essendo così eterogenea, ha raccolto il successo di un pubblico attento alle raccolte di un unico proprietario assemblate nel corso degli anni grazie al gusto, allo studio e alla ricerca degli oggetti più belli offerti sul mercato, con un 87,7% di lotti venduti e un notevole 255% per valore. Nel settore dei gioielli, un anello in platino, zaffiro, rubino, smeraldo e diamanti, realizzato da David Webb nel 1960 circa, stimato 4.500-6.500 euro, ne ha realizzati 11.780. Tra gli argenti, una lucerna in argento parzialmente dorata realizzata dall'orafo Gioacchino Belli agli inizi del XIX secolo, da una stima di 5-7mila euro ha raggiunto i 17.360. Il segmento delle porcellane ha visto una leggiadra figura allegorica femminile realizzata dalla manifattura Gardner a Mosca nel XIX secolo stimata 500-800 euro volare a 8.600. Gli arredi di Madame e Monsieur X hanno rivelato un gusto tanto eclettico quanto eterogeneo: un cassettone francese del XVIII secolo in legno laccato decorato a chinoiserie con scene e personaggi orientali su fondo rosso , stimato 15-20mila euro, è stato venduto per 37.200.

Dipinti e arredi antichi sono stati al centro dell'asta di Meeting Art di Vercelli tenutasi il 1°- 2-8 e 9 novembre a Vercelli con un ottimo fatturato di 1.100.000 euro e con il 70% di lotti venduti. Tra le proposte che hanno maggiormente attratto l'interesse, un raro cassettone a ribalta a tre corpi in radica di noce, realizzato a Verona nel primo quarto del XVIII secolo, notificato dallo stato italiano per il suo particolare interesse storico artistico, è stato aggiudicato per 49.200 euro contro una base di 40mila, mentre una tavola a fondo oro del Maestro di Popilio, attivo a Pistoia nella prima metà del XIV secolo, Madonna con Bambino, 62,2x36,2 cm, è stata venduta per 49.200 euro contro una base di 40mila.

Continuano le proposte di arte cinese da parte di case d'aste nazionali impegnate a disperdere collezioni italiane: Iori Casa d'aste di Piacenza l'8 novembre ha proposto una raccolta di oltre 200 sculture raffiguranti figure di guan yin, santoni, Buddha e altri motivi orientali, realizzate per la maggior parte nel periodo della dinastia Qing risalente alla fine del XIX secolo, in turchese, giada celadon, cristallo di rocca, lapislazzulo, giada bianca e verde spinacio, malachite, agata e ametista, con un totale di vendita di oltre 100mila euro e col 90% dei lotti venduti quasi tutti raggiungendo la stima massima e nel caso di turchesi sorpassandola: un vasetto in turchese scolpito a motivi floreali alto 7 cm, dinastia Qing, da una stima di 100-600 euro è stato aggiudicato per 1.560. Numerosi i cinesi partecipanti, ma anche francesi, inglesi e italiani.

L'arte moderna e contemporanea ha attratto l'attenzione dei collezionisti anche in questa prima metà di settembre. Tre case d'asta nazionali hanno realizzato interessanti vendite. La vendita dell'11 novembre di Minerva Auctions di Roma con 330 lotti proposti, una crescita del 50% rispetto al I semestre 2014, un fatturato di oltre 800.000 euro, il 60% di lotti venduti e il 70% sul valore, si conferma la migliore asta del settore della Casa. Tra i top lot, un olio su tela di Giorgio de Chirico del 1963, Oreste e Pilade, 40x30 cm. stimato 80-100mila euro, ne ha realizzati 112.500, mentre un monumentale olio su tela di Piero Dorazio del 1968, Ripiego, 190x200 cm, stimato 50-70mila euro, ne ha realizzati 106.250. L'11 e 12 novembre è stata la volta della vendita presso la Galleria Poleschi Casa d'Aste di Milano che ha fatturato 750.000 euro con il 48% dei lotti venduti e il 52% sul valore. Come ha dichiarato Francesca B. Colombo della stessa società: “abbiamo riscontrato un notevole interesse per l'arte italiana da parte dei collezionisti stranieri, non solo per i nomi più quotati che hanno ormai un mercato consolidato a livello mondiale, ma anche per artisti che sicuramente hanno un ruolo importantissimo a livello storico, e che dal punto di vista del mercato non potranno che crescere e affiancarsi ai capisaldi del XX secolo. Possiamo citare nomi come Pietro Consagra, Rodolfo Aricò, Mario Nigro, i quali hanno goduto un notevole rialzo rispetto alla base”. Una carta applicata su tela di Mario Nigro del 1962, Spazio vibrazione, 97x130 cm, ha realizzato 27.280 euro contro una base di 18mila, mentre una tela applicata su tavola di Rodolfo Aricò del 1988, Due strappi rosa e arancio, 100x150 cm, ha più che raddoppiato la base di 6mila euro, spuntando 13.640. Infine la vendita di arte moderna e contemporanea del 15 novembre della Galleria Pace di Milano ha fatturato di 574.000 euro con il 55% dei lotti venduti, anche all'estero. Un piccolo olio su tela di Piero Dorazio del 1962, Random, 22x30 cm, è stato venduto per 36.900 euro contro una stima di 30-45mila, mentre un olio su tela di Roberto Crippa degli anni '50, Geometrico, 100x70 cm, è stato venduto per 17.835 euro, contro una stima di 14.500-22.000.

Un settore giovane nel mondo del collezionismo, “ma tra i più apprezzati, è certamente quello del fumetto da collezione e investimento” come ha dichiarato Sergio Pignatone, responsabile della Little Nemo di Torino che il 15 novembre ha organizzato una vendita nel settore con un fatturato totale di 177.675 euro e con il 71% dei lotti venduti. “Nell'ambito dei fumetti vintage, si riscontra un notevole interesse per Topolino giornale anteguerra, per gli Albi nel Regno di Topolino, gli Albi d'oro e Topolino libretto. Ma i migliori risultati nella sessione si sono ottenuti per le tavole originali con le opere di Carl Barks, Al Tallaferro e Jacke Hanna (di quest'ultimo un pennarello su carta Ritratto di Paperino 20x25 cm firmato con base 475 euro è stato venduto per 1.725), e per i maestri Disney italiani acquistati anche da clienti stranieri a riprova del fatto che la scuola italiana è apprezzata in tutto il mondo. Le opere di Romano Scarpa, GB Carpi e Giorgio Cavazzano sono state tutte vendute (di Cavazzano Paperinika contro Paperinik, tavola 10 della seconda puntata della storia apparsa su Topolino nn.923-924 del 1973, matita su cartoncino 25x25 cm, con base 600 euro è stata aggiudicata per 2.070). Grande interesse per gli omaggi d'artista con l'ottima performance di Andrea Pazienza: una sua matita e china su cartoncino 50x34,7 cm, Dedicated to Carl Barks, per le edizioni Del Grifo del 1987, con base 6.600 euro, è stata aggiudicata per 10.465” conclude Pignatone.

La casa torinese Bolaffi, ben nota nei settori della filatelia, numismatica, manifesti d'epoca, e più recentemente dei libri antichi e degli autografi, approda nel campo dei vini rari e pregiati con una sua prima asta officiata il 14 novembre in collaborazione con Slow Food Editore: fatturato 600mila euro con la vendita del 90% delle 4mila bottiglie in catalogo. In particolare una selezione di vini della cantina di Luigi Veronelli è stata tutta venduta con un realizzo totale di 157mila euro. E i top lot arrivano da questa cantina: la magnum Romanée-Conti 1981 è volata da 3.500 a 13.750 euro, mentre la rara bottiglia “numero 1” di Romanée-Conti 1965 è stata aggiudicata per 7.500 euro.

Stesso realizzo per la ricercata bottiglia di Richebourg 1983 di Henry Jayer, maestro della viticoltura di Borgogna. Ottima performance per le bottiglie italiane, tra cui una magnum di Barolo Monfortino Riserva 1999 Giacomo Contorno battuta a 1.750 euro, tre bottiglie di Masseto 2001 vendute per 2.250 e 12 bottiglie di Sassicaia 2005 nella confezione originale, il forziere di legno, cedute a 2.500 euro. Non sono mancate grandi battaglie al rialzo come per la selezione di 16 bottiglie di Champagne Grand Cru, per le quali da una base di 150 euro i rilanci sono arrivati a 4.750. I collezionisti partecipanti all'asta, non solo in sala, ma anche al telefono e via internet, oltre che dall'Italia, provenivano da altri paesi europei (Germania, Danimarca, Francia, Spagna) ed extraeuropei (Russia, Singapore, Hong Kong, Stati Uniti). Così ha dichiarato Giulio Filippo Bolaffi, ad del gruppo Bolaffi: “il risultato ha superato le più rosee aspettative. Questa è la dimostrazione che se ci sono i pezzi giusti in vendita, gli acquirenti arrivano da tutto il mondo e le grandi bottiglie possono essere vendute anche in Italia. L'asta rappresenta un nuovo business per la nostra casa, che già nella prossima primavera presenterà una nuova vendita e la collaborazione con Slow Food Editore ci darà ulteriore modo di attrarre nuovi collezionisti e inserire in catalogo nuove interessanti etichette”.

La filatelia, pur rimanendo tra i più popolari settori collezionistici, ha risentito maggiormente gli effetti della crisi, ma come ha dichiarato Paolo Vaccari, titolare della Vaccari srl che l'8 novembre ha organizzato una nuova asta di filatelia, storia postale e cartoline, “i realizzi della vendita, specialmente per i francobolli, non sono stati elevatissimi, ma certamente sono in linea con il mercato attuale e con i fatturati ottenuti in altre aste. Questo gioca a favore di chi acquista ora o ha acquistato in questi ultimi anni, perché quando la richiesta tenderà ad aumentare, e le premesse ci sono, automaticamente anche i prezzi tenderanno a lievitare”. Il fatturato totale della vendita ammonta a 285.000 euro (nelle aste Vaccari non ci sono commissioni per gli acquirenti) con il 74% dei lotti venduti (72% per la filatelia e 78% per le cartoline).

Particolarmente richieste gli insiemi (dalle serie alle collezioni) di ogni genere, e questo si conferma da anni un trend da parte di chi voglia iniziare una raccolta e si trova avvantaggiato ad acquistarne una già avviata a prezzi assolutamente vantaggiosi e che potrà arricchire nel corso degli anni. Tra gli antichi francobolli offerti, un 3 centesimi grigio rosa dello Stato Pontificio dell'emissione dentellata del 1868, allo stato di nuovo con traccia di linguella, con certificato finanziario Bolaffi 65%, quotato sul Sassone in condizioni splendide 20mila euro, ha realizzato 4.400 euro contro una base di 750, mentre il raro 45 centesimi verde oliva dell'emissione di Umberto I del 1889, allo stato di nuovo, con gomma integra e in condizioni splendide, bordo di foglio in alto, quotato sul Sassone 10.500 euro, ha realizzato 3.200 euro contro una base di 1.600 euro. In fatto di collezioni proposte, una raccolta di 148 esemplari degli Antichi Stati italiani, di Lombardo Veneto, Modena, Parma, Napoli, Sardegna, Pontificio, Sicilia, Toscana compresi buoni valori, con una quotazione totale Sassone di 48.790 euro, ha realizzato 4.300 euro contro una base di 2.900.

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