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New York, all'asta 300 anni di arte latino-americana

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New York, all'asta 300 anni di arte latino-americana

  • –di Silvia Anna Barrilà

Si sono svolte a New York lunedì 24 e martedì 25 novembre le aste di arte latino-americana. In due giorni le tre maggiori case d'asta internazionali, Christie's, Sotheby's e Phillips, hanno segnato più di 30 record per artisti di tre secoli: da Antonio de Torres, un artista messicano vissuto durante la dominazione spagnola e rappresentato da un dipinto della Vergine di Guadalupe del 1718 venduto per 185.000 dollari, ai gemelli brasiliani della street art Os Gêmeos con un acrilico e spray su tela dai colori fluorescenti del 2011 venduto per 269.000 dollari.

Sotheby's ha totalizzato più di 39 milioni di dollari, un risultato mai raggiunto prima dalla casa d'aste che celebra il 35° anniversario del dipartimento (anche se le percentuali di vendita non sono state eccellenti). A questo traguardo ha contribuito la dispersione della collezione di Lorenzo H. Zambrano, il magnate messicano del cemento scomparso a maggio di quest'anno e soprannominato “Lorenzo El Magnífico” da Gabriel García Márquez. Oltre ad aver trasformato l'azienda di famiglia Cemex in uno dei più grandi produttori di cemento al mondo, Zambrano è stato un filantropo e un collezionista d'arte. La sua collezione di dipinti ha portato 17,6 milioni di dollari (85% per lotto e 65% per valore) e 12 record per artista. In cima ai risultati due capolavori surrealisti di artiste donne: “Hacia la Torre” dell'artista messicana moderna Remedios Vario venduto per 4,3 milioni di dollari, e “Le tentazioni di Sant'Antonio” dell'inglese trapiantata in Messico Leonora Carrington venduto per 2,6 milioni di dollari. Il dipinto era nato da una competizione tra i surrealisti indetta dal regista Albert Lewin per creare un'opera da inserire in uno dei suoi film. Invenduta, invece, una natura morta del messicano Rufino Tamayo con le sue tipiche angurie, stimata 3-4 milioni di dollari.
Oltre a questa asta, Sotheby's ha tenuto un incanto di opere di varia provenienza che ha realizzato 20,9 milioni di dollari di cui 15,8 milioni nell'asta serale (78% per lotto e 86% per valore) e un'asta dedicata all'arte messicana contemporanea che ha realizzato 480.000 dollari (67% per lotto e 45% per valore), ma non ha dato i risultati sperati soprattutto per la mancata vendita dei due pezzi forti: un Gabriel Orozco stimato 300.000-400.000 dollari e un Francis Alÿs stimato 200.000-300.000 dollari.


Christie's ha tenuto una sola asta divisa in due sessioni con un risultato totale pari a 24,3 milioni di dollari (74% per lotto e 84% per valore). Solo la sessione serale ha portato 20,2 milioni di dollari (80% per lotto e 85% per valore) con cinque opere vendute sopra il milione di dollari e 12 record tra cui quello per uno dei grandi protagonisti dell'arte latino-americana - sicuramente il più noto - Fernando Botero. Le sue grandiose statue (alte 3,6 metri) rappresentanti Adamo ed Eva sono state vendute per 2,6 milioni di dollari. Un'altra edizione della stessa opera si trova all'ingresso del Time Warner Center di New York. Il record precedente di Botero era pari a 2,03 milioni di dollari per il dipinto “Four Musicians” ed era stato segnato nel 2006. L'asta ha visto la partecipazione di acquirenti da 16 paesi.

Infine Phillips ha tenuto una sola sessione di vendita realizzando 6,1 milioni di dollari (60% per lotto e 80% per valore). Anche in questo caso l'arte latino-americana ha dimostrato di essere forte sia nel moderno che nel contemporaneo. In cima alla classifica dei lotti più cari due opere che non potrebbero essere più diverse, entrambe vendute per 845.000 dollari: “Macau Wall (Blue)” del 2001 di Adriana Varejão, un'opera che fonde materialità e minimalismo e interroga il passato coloniale brasiliano, accanto a “Mujer India” del 1942 di Rufino Tamayo, un ritratto di donna realizzato attraverso un mix di primitivismo e modernismo. “Da un Diego Rivera del 1916 ad un Adriana Varejão del 2001, siamo molto felici dell'ampiezza raggiunta dal mercato dell'arte latino-americana” ha detto Laura González, direttrice del dipartimento di Phillips. “È una categoria del collezionismo sempre più diversa e dinamica e siamo ansiosi di proseguire questo cammino di successo con importanti opere sia dell'epoca moderna che contemporanea”.







Adriana Varejão, Macau Wall (Blue), 2001, olio e gesso su tela in sei parti, stima 700.000-900.000 dollari, venduto per 845.000 dollari, Courtesy Phillips



















Fernando Botero, Adamo ed Eva, bronzo con patina scura, 1990, stima 1,8-2,5 milioni di dollari, venduto per 2.573.000 dollari, record per l'artista, Courtesy Christie's























Rufino Tamayo, Mujer india, 1942, olio su tela, stima 700.000-1.000.000 dollari, venduto per 845.000 dollari, Courtesy Phillips












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