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DIA: Grand Bargain per salvare l'arte e mitigare tagli alle pensioni, una lezione di finanza creativa

  • –di Maria Adelaide Marchesoni

Atto finale per il Dia - Detroit Institute of Arts. I sostenitori del DIA e i funzionari del museo hanno tirato finalmente un sospiro di sollievo dopo la sentenza del giudice, che esaltava il museo come “un prezioso faro di cultura” dichiarando inoltre che “vendere la collezione d'arte del DIA sarebbe come perdere il futuro di Detroit.”
Scongiurata pertanto la vendita della collezione per rimborsare i debiti del default record della città iniziato nel luglio 2013. II piano di salvataggio voluto da un giudice federale implacabile è stato denominato “Grand Bargain” ed è stato approvato dal Tribunale della città di Detroit che riceverà 816 milioni di dollari sulla base di un piano di versamento della durata di 20 anni da parte di 12 fondazioni non profit che fanno capo alla fondazione a The Foundation for Detroit's Future, dallo Stato del Michigan e dai donor del DIA per ridurre i tagli alle pensioni dei lavoratori e consentire il trasferimento della proprietà della collezione e dell'edificio del museo dalla città di Detroit a una società no-profit del museo. La DIA, per questo accordo, ha raccolto 87 milioni dollari dei 100 milioni di dollari sulla base degli impegni presi per il Grand Bargain e The Foundation for Detroit's Future dovrà raccogliere 366 milioni dollari dalle fondazioni private.
Il primo pagamento, dei 20 sottoscritti con il Grand Bargain - 23,3 milioni dollari di dollari - è stato effettuato a due sistemi pensionistici in questi giorni per decretare l'uscita della città dalla bancarotta. Questo versamento comprende i primi contributi da parte delle fondazioni per 18,3 milioni dollari, e 5 milioni di dollari da parte del DIA stesso.
Le fondazioni che hanno partecipato al salvataggio sono Ford Foundation (125 milioni di dollari), The Kresge Foundation, (100 milioni), W.K. Kellogg Foundation (40 milioni), John S. and James L. Knight Foundation (30 milioni), William Davidson Foundation (25 milioni) e Community Foundation for Southeast Michigan (10 milioni).
Altre fondazioni hanno convenuto di fornire contributi al Grand Bargain tra cui Fred A. and Barbara M. Erb Family Foundation, Max M. and Marjorie S. Fisher Foundation, Hudson-Webber Foundation, McGregor Fund, Charles Stewart Mott Foundation e A. Paul and Carol C. Schaap Foundation. Il DIA deve fare un ulteriore sforzo e aumentare il proprio impegno fino a 350 milioni dollari in previsione della scadenza nel 2022 di una tassa locale sull'arte. Il museo lo scorso anno ha registrato la presenza record di oltre 785.000 visitatori con l'ingresso gratuito per i residenti delle tre contee circostanti, dove gli elettori nel 2012, per sostenere il museo, hanno approvato una tassa sulle proprietà regionali della durata di 10 anni. I proventi annui pari a 23 milioni di dollari coprono i due terzi della gestione ordinaria. Raccogliere altri 350 milioni dollari è un compito molto arduo ha riferito il direttore del museo Graham Beal dal momento che il museo ha già raccolto 360 milioni dollari in donazioni nel corso degli ultimi 12 anni per il fondo dotazione.

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