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Le 10 opere più care del 2014 nei vari segmenti del collezionismo -

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Le 10 opere più care del 2014 nei vari segmenti del collezionismo - Foto

  • –di Silvia Anna Barrilà

Il mercato dell'arte nella fascia alta non è mai stato più forte: i mega-collezionisti, sempre più raffinati e forti economicamente, cercano il meglio che si possa desiderare in ogni segmento del collezionismo tanto che si parla di collezionismo di stampo mediceo perché, come i Medici nel Quattro-Cinquecento, anche i collezionisti di oggi amano il bello e si circondano dei pezzi di più alta qualità.

È grazie a questo tipo di domanda che nel 2014 si sono susseguiti velocemente record in ogni settore dell'arte, con dozzine di opere vendute a prezzi superiori ai 20 milioni di dollari. Oltre alla qualità, i pezzi più richiesti - siano essi dipinti, sculture, orologi o vini - si sono distinti per la rarità, la provenienza eccezionale e le storie affascinanti che essi raccontano.
Ecco, allora, i 10 trofei del collezionismo nel 2014 messi insieme da Artnet.com , il database che raccoglie 8 milioni di opere battute all'asta dal 1895 a oggi.
Impressionisti: Édouard Manet, “Le Printemps” (1881), 65,1 milioni di dollari da Christie's a New York a novembre

Stimato tra i 25 e i 35 milioni di dollari, “Le Printemps” di Édouard Manet, del 1881, è arrivato a 65,1 milioni di dollari grazie ad almeno cinque offerenti che si sono dati battaglia in sala e al telefono da Christie's a novembre. L'acquirente in sala, che si è aggiudicato il dipinto a 58 milioni di dollari diritti esclusi, è stato identificato come il mercante d'arte Otto Naumann che acquistava per conto del J. Paul Getty Museum di Los Angeles. Il dipinto è un'allegoria della primavera - un tema antico come l'arte stessa - reinterpretato nello spirito contemporaneo della Parigi della Belle Époque ma tenendo ben presente la storia dell'arte, dalla scultura greca alla Principessa estense di Pisanello. È anche una testimonianza della moda dell'epoca e della consapevolezza della giovane donna parigina. Il dipinto è stato presentato con grande successo al Salon del 1882 ed è l'ultimo tra quelli esposti da Manet in vita ad essere ancora in mano privata. È stata la prima opera d'arte al mondo ad essere riprodotta a colori sulla stampa.
Arte moderna: Alberto Giacometti, “Chariot” (1950-51), 100.965.000 di dollari da Sotheby's a New York a novembre
Sempre a novembre, ma questa volta da Sotheby's, “Chariot” di Alberto Giacometti è stato venduto per 100.965.000 dollari. È il secondo prezzo più alto per una scultura venduta all'asta. Sotheby's l'ha definito il bronzo forse più importante dell'artista svizzero. L'idea dell'opera è nata negli anni 30 sotto l'influenza surrealista, più precisamente nel 1938 quando Giacometti fu ricoverato a Parigi in seguito ad un incidente e rimase incantato dalle infermiere che spingevano i carrelli delle medicine. L'opera è stata acquistata da Pierre Matisse, figlio del grande artista, direttamente da Giacometti. L'ultima volta che era stata sul mercato risale al 1973 alla prestigiosa galleria di Ernst Beyeler.
Arte del dopoguerra e contemporanea: Andy Warhol, “Triple Elvis [Ferus Type]” (1963), 81,9 milioni di dollari da Christie's a New York a novembre
Il top lot dell'incredibile asta di arte del dopoguerra e contemporanea di Christie's a novembre che ha totalizzato 852,9 milioni di dollari è stato “Triple Elvis [Ferus Type]”, venduto per 81,9 milioni di dollari ad un acquirente al telefono. Per la stessa cifra, in quell'asta, è stata venduta un'altra opera di Warhol, “Four Marlons” del 1966. Entrambe le opere provenivano da un casinò tedesco in cui si trovavano dagli anni 70. Erano state acquistate rispettivamente per 85.000 e 100.000 dollari presso il mercante svizzero Thomas Amman. La vendita ha causato delle polemiche perché il casinò è una società controllata dalla banca pubblica tedesca NRW-Bank e si è lamentato che anche le opere d'arte indirettamente possedute dall'amministrazione pubblica dovrebbero essere protette dalla vendita.
Arte americana: Georgia O'Keeffe, “Jimson Weed/White Flower No. 1” (1932), 44,4 milioni di dollari da Sotheby's a New York a novembre
Un altro prezzo eccezionale a novembre è stato segnato da Sotheby's per Georgia O'keeffe, che a 44,4 milioni di dollari (il triplo della stima di 15 milioni di dollari) ha battuto il record per un'opera d'arte di un'artista donna. Il record precedente era stato segnato a maggio ma ammontava a soli 11,9 milioni per un'opera di Joan Mitchell, venduta da Christie's. Il record precedente per Georgia O'Keeffe, invece, era pari a 6,2 milioni di dollari. L'opera è stata venduta dal museo di Georgia O'Keeffe insieme ad altre due per andare ad arricchire il fondo acquisizioni dello stesso museo.
Gioielli: Il diamante blu di Bunny Mellon, 32,6 milioni di dollari da Sotheby's a Hong Kong a novembre
La vendita della collezione di Rachel Mellon Lambert, meglio nota come “Bunny”, ha portato diversi successi da Sotheby's per un totale di 228 milioni di dollari, più del doppio della stima prevendita pari a 100 milioni di dollari. Erede della Listerine e moglie di Paul Mellon, figlio del magnate bancario Andrew W. Mellon, Bunny Mellon è scomparsa lo scorso marzo a 103 anni. Il suo diamante blu da 9,75 carati è stato venduto per 32,6 milioni dollari, il doppio della stima di 15 milioni di dollari. Il record precedente era pari a 24,3 milioni di dollari. È stato comprato da un cinese di base a Hong Kong.
Vini: il “superlotto” di Romanée-Conti (1992-2010), 1,6 milioni di dollari da Sotheby's a Hong Kong a ottobre
Sotheby's ha stabilito il record per un lotto di vini quanto ha battuto il cosiddetto “superlotto” di 114 bottiglie di Romanée-Conti a 1,6 milioni di dollari. Il prezzo corrispondente per bottiglia è pari a 14.121 dollari e per bicchiere è di 1.700 dollari per 912 bicchieri. È successo a ottobre a Hong Kong, una piazza molto importante per i vini da collezione.
Orologi: Patek Philippe, “Henry Graves Supercomplication” (circa 1932), 24 milioni di dollari da Sotheby's a Ginevra a novembre
L'orologio dello sceicco Saud bin Mohammed Al-Thani, già considerato il collezionista più importante al mondo e morto a 48 anni in circostanze misteriose il 9 novembre, è stato venduto proprio il giorno successivo alla scomparsa da Sotheby's a Ginevra per 24 milioni di dollari. La stima era intorno ai 15 milioni. Il prezzo finale è stato battuto dopo 15 minuti di gara tra cinque offerenti. Secondo Artnet lo sceicco aveva consegnato l'orologio insieme ad altri beni del valore di 70 milioni di dollari per ripagare debiti accumulati per non aver pagato diversi acquisti. Lo sceicco aveva acquistato l'orologio nel 1999 per 11 milioni di dollari.
Porcellana cinese: la tazzina “Meiyintang Chicken Cup” (Dinastia Ming), 36 milioni di dollari da Sotheby's a Hong Kong ad aprile
La vendita della tazzina del periodo Chengua con raffigurate delle galline da 36 milioni di dollari ha fatto notizia non solo perché si tratta di un record per un'opera d'arte cinese, ma anche perché il suo acquirente, il famoso collezionista cinese Liu Yiqian, fondatore del Long Museum di Shanghai, ha saldato il debito con la casa d'aste Sotheby's con la sua American Express, accumulando 422 milioni di punti, e poi ha bevuto del tè dalla tazzina, causando lo stupore di molti. Il gesto serviva anche a mostrare che i collezionisti cinesi pagano per i loro acquisti all'asta, cosa che secondo l'esperienza di molte case d'asta non è data per scontata.
Fotografia: Alvin Langdon Coburn, “Shadows and Reflections, Venice” (1905), 965.000 dollari da Sotheby's a New York a dicembre
Tra le fotografie più care del 2014 c'è stata “Shadows and Reflection, Venice” di Alvin Langdon Coburn, una figura chiave del pittorialismo americano - quel movimento che enfatizzava le qualità estetiche ed artistiche della fotografia contro la tendenza a considerarla un mero mezzo di riproduzione -, venduta da Sotheby's a dicembre per 965.000 rispetto ad una stima di 350.000-500.000 dollari. L'opera, che ha segnato il record per l'artista, proveniva dalla collezione di Howard Stein, noto per essere stato uno dei padri dei fondi comuni e, secondo il New York Times, colui che ha insegnato agli americani come investire.
Dipinti antichi: Francesco Guardi, “Venezia, il Bacino di San Marco con la Piazzetta il Palazzo del Doge” (primi anni 80 del Settecento), 16,9 milioni di dollari da Christie's a Londra a luglio
Un'altra immagine di Venezia ma questa volta di due secoli precedente è stata il dipinto antico più caro del 2014: una veduta di Venezia di Francesco Guardi venduta da Christie's a Londra a luglio per 16,9 milioni di dollari. L'opera non appariva in pubblico dal 1954, quando era stata mostrata al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles. Già appartenuta al quinto conte di Shaftesbury, che l'aveva acquistata durante il suo grand tour, è poi passato nella collezione del barone James-Edouard de Rothschild, famoso per il suo gusto raffinato in fatto di dipinti, ed è rimasto in mano ai suoi eredi dalla sua morte nel 1881.

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