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In Primo Piano

Affiancano Artefiera un articolato programma collaterale di carattere istituzionale e una serie di iniziative indipendenti. La fiera si apre così alla città espandendosi in mostre ed eventi tutta dal vivo.
Il programma istituzionale Art City, affidato a Gianfranco Maraniello, direttore del MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna – e dell'Istituzione Bologna Musei, comprende una quantità di iniziative realizzate in collaborazione con il Comune di Bologna, e vede coinvolta buona parte dei soggetti culturali della città, a partire dagli attori del sistema museale civico. Tra i suoi obiettivi ci sono la conoscenza e la riscoperta del patrimonio storico-artistico bolognese. Esplicita questo invito Gianfranco Maraniello dicendo: «Noi non siamo a Dubai o a Miami, non a Singapore né a Toronto. Non siamo alla ricerca dell'invenzione ultramodernista di una tradizione da strutturarsi nella competizione globale, ma siamo i custodi di luoghi e patrimoni che possono costituire il polo dialettico per una ricerca che poggi sulla straordinaria ricchezza di palazzi storici e un singolare modello urbanistico, spazi eccezionali e notevoli collezioni. Un tale contesto suggerisce l'idea che la contemporaneità sia un complesso di incursioni e stratificazioni, compresenza e non superamento della storia, teatro di un tempo oltre il succedersi e l'obsolescenza delle avanguardie, proprio come in un dipinto senza ansia di modernità di Giorgio Morandi».
Il dialogo tra l'antico e il contemporaneo è il principale filo conduttore di quest'edizione di Art City.
Esemplificativo, in questo senso, è il nuovo allestimento del Museo Morandi al MAMbo, Morandi e l'Antico, che, fino al 3 maggio, mette in relazione le opere della Collezione Morandi con grandi opere di autori del passato, da Vitale da Bologna a Rembrandt.
Il MAMbo propone anche due mostre monografiche: Lawrence Carroll. Ghost House dedicata all'artista statunitense di origine australiana, con una selezione di circa sessanta opere prodotte dalla metà degli anni '80 a oggi, in molti casi mai esposte in precedenza e in altri appositamente realizzate per la mostra; e Archeologie senza restauro dedicata all'artista modenese Franco Guerzoni.
Casa Morandi accoglie invece, fino al 22 marzo, Ada Duker. Imprevedibili nature morte a cura di Alessia Masi: un omaggio al maestro bolognese, alla città di Bologna e ai suoi portici, fra i quali l'artista olandese si avventura con la macchina fotografica.
La relazione tra passato e presente prende un carattere diverso in alcune mostre dedicate ad artisti emergenti: Sissi realizza una mostra-organismo dal titolo Manifesto Anatomico, in cui declina un personale concetto di "anatomia parallela" nelle diverse sedi delle Collezioni Comunali d'Arte, del Museo Civico Archeologico, della Biblioteca dell'Archiginnasio e del Museo di Palazzo Poggi. Mentre il curatore di Antonio Grulli, con l'esposizione Oggetti su piano, visibile fino al 1° marzo 2015 negli spazi della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna in Via delle Donzelle, propone una riflessione sul modo in cui alcuni artisti dell'ultima generazione, formatisi in area bolognese, hanno indagato l'oggetto, inteso nelle sue varie accezioni, attraverso il linguaggio della pittura.
Parte inoltre da Bologna, al Padiglione de l'Esprit Nouveau, il 7 gennaio 2015, My house is a Le Corbusier, il progetto di Cristian Chironi che ha al centro le abitazioni progettate nel mondo da Le Courbusier, nelle quali l'artista trascorrerà un periodo di residenza, sostenuto da Fondation Le Corbusier-Parigi in collaborazione con MAMbo-Museo d'Arte Moderna di Bologna, Xing, Regione Emilia-Romagna, MAN di Nuoro.
Incentrata sul confronto con Bologna e la sua iconografia storica e artistica è la nuova edizione di ON 2014, a cura di Martina Angelotti, di cui sono protagonisti Luca Vitone e il duo Alexandra Pirici & Manuel Pelmus, entrambi interessati all'idea di memoria e di preservazione.
A Villa delle Rose è protagonista Marinella Senatore con il suo Jammin' Drama Project curato, per questa edizione, da Ludovico Pratesi e Angela Tecce.
Ancora numerosi gli appuntamenti: come l'installazione di Luca Bertolo Verde presso Nosadella.due e Ateliersì (Spazio Sì, via San Vitale 67) e il film Mr Turner, che sarà proiettato il 25 gennaio alla presenza del regista Mike Leigh; e la ricca mostra Emil Otto Hoppé: Il Segreto svelato, curata da Urs Stahel presso la Fondazione MAST - Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia. Hoppé, vissuto dal 1878-1972, attraversò l'Europa, gli Stati Uniti, l'India, l'Australia, la Nuova Zelanda con lo scopo di registrare il paesaggio del lavoro e la grandiosità dei siti industriali del mondo.
Per potersi incontrare o per poter fruire di questi e di altri appuntamenti, sabato 24 gennaio la notte bianca dell'arte, Art City White Night, permetterà la visita e la partecipazione delle attività all'interno del polo fieristico e di molti musei fino a tarda notte.
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