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Francis Bacon e i classici del dopoguerra da Phillips New York

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Mercato dell'arte

Francis Bacon e i classici del dopoguerra da Phillips New York

  • –di Giovanni Gasparini
Francis Bacon Seated Man
Francis Bacon Seated Man

L'ultima asta serale di una lunga settimana newyorkese dedicata all'arte moderna e contemporanea ha aggiunto quasi cento milioni al totale plurimiliardario delle giornate precedenti, grazie ad il risultato ottenuto dal catalogo proposto da Phillips.
I 56 lotti venduti su 70 hanno riportato un 85% di venduto per valore (80% per lotto) per un totale di 97,2 milioni di dollari, appena entro la stima bassa grazie all'aggiunta delle commissioni. Un risultato comunque non indifferente considerando il posizionamento dell'asta al termine di una settimana dove non sono certo mancate occasioni concorrenti di acquistare arte!
Circa un terzo del risultato è dovuto ad un solo lotto, un dipinto del 1961 di Francis Bacon rappresentate una donna seduta, meno drammatico o evocativo di altri lavori apparsi in asta negli ultimi giorni, ma comunque aggiudicato verso la stima bassa a 28 milioni di $.
Altri 20,4 milioni di dollari sono legati a 17 lotti provenienti dalla stessa collezione americana, fra cui spicca una tarda composizione di Brice Marden passata di mano a 9,2 milioni di $, entro la stima.
Buoni risulati anche per i grandi nomi dell'arte contemporanea, con un lavoro di Mark Tansey del 2011 passato di mano a 5,6 milioni di $ e il nuovo record in asta per Rudolf Stingel con una composizione a foglia d'oro contesa fino a 4,7 milioni, verso la stima bassa.
Sei dei primi dieci realizzi sono legati ad opere del dopoguerra oramai storicizzate, lavori di grandi nomi come Picasso, Anges Martin, Stella, Flavin e Thiebaud. Anche questo catalogo riportava un numero inusuale di lotti garantiti, quasi la metà dei battuti sia per numero che per valore potenziale.
E' compito ora delle aste giornaliere e della fiera Frieze e fiere satellite concomitanti concludere definitivamente la settimana, in attesa di ripartire fra solo un mese con le fiere a Basilea dal 18 al 21 e le aste a Londra. Per ora il mercato sembra aver retto questa maratona oramai multimilardaria.





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