ArtEconomy24

Ferrari in cima ai desideri, ma incalza Porsche -

  • Abbonati
  • Accedi
Collezionare

Ferrari in cima ai desideri, ma incalza Porsche -

  • –di Stefano Cosenz

Vai alla gallery

Il mercato delle auto d'epoca e da corsa vive una primavera ininterrotta, anzi in questi ultimi anni di crisi finanziaria internazionale ha registrato ogni anno record supermilionari. “Questo successo” ha dichiarato ad ArtEconomy24 Max Girardo, managing director di RM Sotheby's Europe “ha la sua chiave nella passione di un sempre maggior numero di collezionisti per le auto vintage. Anzi, la recente partnership con Sotheby's ci ha permesso di estendere il nostro mercato tra i collezionisti d'arte che vedono in una bella e potente auto un capolavoro di design e di potenza. Sono le prove generali della sinergia tra una casa d'aste di arte e una delle storiche case d'asta d'auto, che nel 2013 ha venduto a Monterey in California per 27,5 milioni di dollari uno dei 10 esemplari esistenti della Ferrari 275 GTB/4*S N.A.R.T., realizzati da Luigi Chinetti per i collezionisti americani, al celebre collezionista di Ferrari Lawrence Stroll, conquistando il record mondiale per una Ferrari.

Lo scorso 23 maggio a Villa Erba, sulle sponde del lago di Como, in occasione del concorso d'Eleganza Villa d'Este, RM Sotheby's ha organizzato la sua attesa vendita biennale di auto d'epoca, realizzando un fatturato di 26.714.530 euro, vendendo 34 dei 39 lotti offerti (87%), tra cui 10 lotti aggiudicati per oltre un milione di euro (con un top price di 6,72 milioni di euro), mentre nella precedente vendita italiana nel 2013, organizzata da RM Auctions, il fatturato totale era stato di 27.322.400 euro, con la vendita di 32 dei 40 lotti offerti (80%), tra cui cinque lotti aggiudicati per oltre un milione di euro (con un top price di 9,85 milioni di euro).
I due top lot della vendita, entrambi rappresentati da auto Ferrari, non sono stati comunque aggiudicati. Il primo era rappresentato da una Ferrari 250 GT SWB Berlinetta Competizione del 1960 (uno dei 45 esemplari in versione “Competizione” realizzati con carrozzeria in alluminio e con un pedigree di partecipazioni alla Silverstone Classic e al Goodwood Revival) con stima a richiesta, il secondo da una Ferrari 250 GT SWB California Spider del 1961 (uno dei 16 esemplari passo corto in versione italiana, completamente restaurato e vincitore della Ferrari Classiche Cup e del Cavallino Classic 2011, esposto nel 2103 al Concorso d'Eleganza di Villa d'Este), considerata la Ferrai Spider per eccellenza con stima 11-13 milioni di euro.
Le offerte sono giunte da 26 nazioni, tra cui Russia, Emirati Arabi ed Hong Kong, un 27% poi era rappresentato da nuovi clienti. La vendita, come segnalato da Max Girardo, ha assegnato alcune vetture a clienti italiani, come una Porsche 911 Carrera RS 2.7 Sport Lightweight del 1973 venduta per 1.008.000 euro (solo 200 esemplari esistenti in versione M471 “Sport” Lightweight). Il marchio maggiormente rappresentato (ben 17 lotti) è stata la Ferrari che mantiene il top delle richieste sul mercato mondiale.

Il top lot dell'asta era una spettacolare Ferrari dei primi anni 40, la Ferrari 212 Export Barchetta del 1952 (162 cv, motore di 2.562 cc tipo 212 V-32 con tre carburatori Weber 36DCF, l'ultima 212 Export carozzata da Touring) venduta per 6,72 milioni di euro. L'auto vanta un prestigioso pedigree di partecipazioni (come la Targa Florio 1952 e 1953 e le Mille Miglia 1956). “Tutte le Ferrari, nuove e d'annata, condividono lo stesso DNA”, ha dichiarato Max Girardo. “Hanno una prestazione brillante alla guida, veloci e potenti, e un rumore meraviglioso. Guidarle è un'esperienza inebriante che alza il battito e stimola la mente, sia se si tratti dell'ultimo modello offerto dalla casa di Maranello o una delle classiche e rare vetture realizzate a mano da artigiani in un processo supervisionato all'epoca dallo stesso padrone della fabbrica, Enzo Ferrari”.

La vendita di Villa Erba ha confermato grande interesse per le vetture più moderne e rare, come uno dei 10 esemplari esistenti consegnati in Europa della Ferrari supercar 599 a cambio manuale del 2007 (poco meno di 9.200 Km percorsi, due soli proprietari, aggiornata nel 2009 con le specifiche HGTE, l'ultima Ferrari con motore V-12 disponibile anche con il cambio meccanico) stimata 225-300mila euro ne ha realizzati 358.400. Tra le supercar, si segnalano pure una Ferrari 288 GTO del 1985, il successore della 250 GTO (solo 272 esemplari prodotti, recentemente revisionata da specialisti della Ferrari), venduta per 1.904.000 euro e una Ferrari Enzo del 2002, esposta allo stand Pininfarina al Salone dell'auto di Parigi dello stesso anno, stimata 0,8-1 milione di euro e venduta per 1.260.000 euro. Significativo interesse ha goduto una Lamborghini Miura P400 S del 1971, uno degli ultimi esemplari prodotti dotata di numerose migliorie, come i freni a disco auto ventilanti ed il telaio irrigidito, soli 30.000 Km percorsi, recentemente revisionata e pronta per essere guidata, venduta per 1.019.200 euro. “Le supercar hanno goduto nell'ultimo anno un aumento delle quotazioni del 10-20%”, ha precisato Max Girardo.

Icona dell'eleganza sportiva ben restaurata alcuni anni fa, un esemplare – dei soli 36 realizzati – dell'Alfa Romeo 6C 2500 SS Villa d'Este Coupé del 1949, ultima vettura rappresentante dell'epoca delle Alfa Romeo costruite a mano, in passato posseduta dal leggendario pilota olandese Toine Hezemans, perfetta candidata per i raduni su strada e per i concorsi, iscrivibile alle Mille Miglia, stimata 600-700mila euro, ne ha realizzati 784.000. Oltre le Ferrari, a parere di Max Girardo, anche le Porsche confermano il loro trend favorevole di mercato. Nell'asta, oltre l'esemplare 911 Carrera già segnalato, è stata venduta per 190.400 euro una 911 S 2.4 Targa del 1973 nella sua colorazione originale, ultimo anno di produzione per la 911 a cofano lungo e con il leggendario motore da 2,4 litri con l'iniezione Bosch MFI, sottoposta a restauro cosmetico con verniciatura ed interni nuovi.

In termini generali, conclude Max Girardo “le auto più ricercate sono quelle destinate dai collezionisti per i Concorsi d'Eleganza e per usarle su strada, rispetto a quelle da corsa da far gareggiare su pista. D'altronde un'auto perfettamente restaurata da utilizzare in Concorsi d'Eleganza una o due volte l'anno richiede costi di manutenzione praticamente nulli, mentre un'auto da corsa, come una Ferrari Formula 1, in genere parteciperà nelle più importanti gare su pista che si tengono ogni anno nel mondo e richiederà una manutenzione costante (riparazioni, sostituzione di componenti critici) oltre alle spese di trasporto della stessa tra i vari continenti, con un budget totale di diverse decine di migliaia di dollari all'anno, anche 100mila”.
Vai alla gallery

© Riproduzione riservata