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Un americano a Cuba. Howard Farber parla della sua collezione di arte…

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Un americano a Cuba. Howard Farber parla della sua collezione di arte contemporanea e del sostegno della scena locale

  • –di Silvia Anna Barrilà

Imprenditore immobiliare in pensione, già co-fondatore di Video Shack, la prima catena internazionale di noleggio di videocassette, Howard Farber, 72 anni, è collezionista d'arte con alle spalle due collezioni concluse e una terza in corso. Ha iniziato a collezionare nel 1972 comprando arte modernista americana (1908-1935) a 5.000 dollari a dipinto; nel giro di dieci anni i prezzi sono passati a 50.000 e poi a 500.000 dopo altri cinque-sette anni. Nel 1995, dopo un viaggio a Hong Kong, ha rivolto la sua attenzione all'arte contemporanea cinese quando ancora nessuno ne parlava e in pochi la acquistavano. Nel 2007, quando i cinesi erano diventate star internazionali, ha venduto 70 opere della sua collezione da Phillips a Londra per 25 milioni di sterline. Nel frattempo aveva scoperto il suo interesse per l'arte cubana.

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Come si è avvicinato all'arte cubana?
Nel 2001 mia moglie e io siamo andati a Cuba con un viaggio organizzato dal Metropolitan Museum di New York. Non avevo intenzione di comprare ma mi è piaciuto ciò che ho visto. Al mio ritorno ho ricevuto una mail da un curatore del Museo Nacional de Bellas Artes di Cuba, Abelardo Mena, che mi chiedeva informazioni sulla mia collezione di arte cinese. Abbiamo iniziato a scriverci e alla fine gli ho chiesto di propormi delle opere e le ho comprate. Tuttora è il curatore della mia collezione e il mio migliore amico.

Quali opere erano?
Dei disegni dell'artista Kcho.

Si è concentrato su un periodo in particolare dell'arte cubana?
Ho sempre cercato periodi di cambiamenti sociali e politici, come il periodo intorno al 1989 per l'arte cinese. Per l'arte cubana ho scelto gli anni 80-90, il cosiddetto “período especial”, un periodo di trambusto seguito al collasso dell'Unione sovietica in cui molti artisti dovettero lasciare Cuba e si sparpagliarono in tutto il mondo. Per me, infatti, l'arte cubana è anche quella nata nella diaspora.

Quali sono i caratteri dell'arte di questo periodo?
È un'arte nata da un momento molto difficile, in cui non c'erano i mezzi fondamentali, non c'erano le tele e i colori. Molti, quindi, usavano materiali di recupero. Per esempio i mobili della casa, come nell'opera “Vanite” di Los Carpinteros.

L'opera preferita in collezione?
Se casa mia andasse in fiamme, la prima opera che salverei sarebbe “El Sagrado Corazón” di Lázaro Saveedra, del 1995.

Altre opere significative?
“Autorretrato comiéndome una rata” di Tonel del 1997, un'immagine iconica della sofferenza del “período especial”, oppure “La Patera” di Armando marino del 2002 che è forse l'immagine più famosa dell'arte cubana contemporanea.

Quante opere ha in collezione?
Non è un dato importante perché ho visto collezioni con 500 opere ma tutte orribili. Comunque circa 250 e continuo a comprare. Non solo opere degli anni ‘80-90 ma anche attuali.

È impegnato anche in altro modo nel sostegno dell'arte cubana?
Cinque anni fa ho creato una fondazione e assegniamo borse di studi per scrittori, danzatori e filmmakers. Poi un anno fa abbiamo lanciato un sito, www.cubanartnews.org, in inglese e spagnolo, con due articoli sulla cultura cubana alla settimana e un team di cinque persone. Siamo online in 171 paesi. Inoltre ho lanciato il primo premio internazionale per l'arte cubana.

In cosa consiste?
Il premio comprende due categorie: una da 10.000 dollari per il migliore artista, vinta da Alexandre Arrechea, e una da 3.000 dollari per un artista giovane, vinta da Celia and Yunior, in mostra anche alla Biennale di Venezia www.labiennale.org in questo momento. Pensavo che la premiazione sarebbe avvenuta a Miami e invece il 17 dicembre ho sentito il messaggio di Obama in televisione e mi sono quasi commosso. Ho ricevuto l'approvazione del governo e ho potuto organizzare la premiazione a Cuba in occasione della Bienal de La Habana e sono fiero di essere un cittadino americano che promuove il primo premio per l'arte cubana.

Come cambierà il mercato con l'apertura degli Usa a Cuba?
Vorrei avere 42 anni invece di 72 per vedere che cosa accadrà e vivere l'eccitazione. Il mercato degli artisti cubani si aprirà ad un pubblico più ampio. Ci sono tanti artisti di talento che il mondo ancora non conosce, non c'è ancora mai stata un'asta di arte esclusivamente cubana. C'è la possibilità di entrare in una categoria che sarà estremamente popolare.

E i prezzi?
Per l'arte cubana sono ancora limitati. Già da 10.000 dollari si possono comprare opere di qualità e per 500.000 un'opera veramente importante, cosa impossibile nel mercato attuale dell'arte contemporanea. Ho vissuto il boom del mercato cinese e dipinti da 50.000 dollari arrivare a 2 milioni. Credo che succederà anche con il mercato cubano.

Ci sarà un'invasione di collezionisti americani?
I collezionisti intelligenti stanno pianificando visite. Non si può ancora andare all'aeroporto e salire su un volo per Cuba, ma le compagnie aeree si stanno organizzando. Per ora ci sono le agenzie a cui ti puoi affidare che ti portano anche negli atelier degli artisti.

La sua collezione è aperta al pubblico?
Non fisicamente ma tutte le opere sono pubblicate sul sito www.thefarbercollection.com. Molti collezionisti hanno paura di mostrare che cos'hanno, ma io non voglio farne un segreto.

Ha intenzione di aprire un museo privato?
No, ma sto pianificando una mostra in un museo Negli Usa, in Europa e Asia. Ma ci vuole tempo. Già in passato ho mostrato la collezione in una mostra itinerante durata due anni in Usa e Canada.

Dove compra?
Gallerie, artisti, dovunque io trovi l'opera che mi interessa. Principalmente a Cuba ma anche negli Usa o altrove.

In Italia?
Seguo Galleria continua che rappresenta Carlos Garacoia.

Altre gallerie?
Quelle esclusivamente di arte cubana sono solo a Cuba ma varie gallerie internazionali rappresentano singoli artisti cubani. Per esempio Jack Shainman ha ora in mostra Joan Capote a New York. Le gallerie intelligenti stanno iniziando a prendere con sé gli artisti migliori.

Quali sono le difficoltà di comprare arte a Cuba?
Chi vende fornisce un documento per esportare l'opera. Se è un dipinto si può arrotolare e portare in aereo. Nel caso di una scultura o installazione è più difficile perché non è proibito comprare arte cubana, ma non si può spedirla negli Usa per cui bisogna passare attraverso un terzo paese. Hanno annunciato che presto si potranno usare le carte di credito ma non è ancora così. Ci vuole tempo e pazienza.

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