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All'asta di Sotheby's l'87% dei pezzi unici in ceramica di Picasso supera le stime

  • –di Maria Adelaide Marchesoni
Cabri (1947) di Pablo Picasso, top lot n.175, aggiudicato a 485.000 £ (stima 120-180mila £)
Cabri (1947) di Pablo Picasso, top lot n.175, aggiudicato a 485.000 £ (stima 120-180mila £)

Una collezione di 126 lotti di ceramiche realizzate da Pablo Picasso appartenenti alla nipote dell'artista, Marina Picasso, è stata battuta in asta lo scorso 25 giugno da Sotheby's a Londra per complessivi di 12,34 milioni di sterline, un ammontare ben al di sopra delle stime pre-asta. L'87% dei lotti ha registrato prezzi superiori alle stime. Le opere, realizzate nel periodo dal 1947 fino alla fine del 1960, comprendevano piatti dipinti a mano, vasi, piastrelle, figure modellate a mano, oltre a sculture, per un valore stimato in 4,5 milioni di sterline. La collezione rappresentava una delle più ampie e importanti opere in ceramica dell'artista spagnolo a testimonianza della sua straordinaria creatività e versatilità. Il successo dell'asta di Sotheby's è dovuto anche al fatto che i lotti in offerta erano tutti pezzi unici.

Il top lot è stato il lotto numero 175, Cabri (1947) un vaso a forma di capra, venduto per 485.000 sterline, un prezzo superiore quattro volte la stima inferiore pre-asta con un range compreso tra 120mila e 180mila sterline. Altri lotti hanno superato di gran lunga le stime e tra questi il 133 Vase Négatif Positif (1954), stimato tra 180.000 e 200.000 sterline è stato battuto per 365mila sterline. Il numero 149 ha più che raddoppiato le attese, Tête Mythologique (1948) è passato di mano per 317mila sterline rispetto alle stime comprese tra 100-150mila sterline. Tre lotti, in particolare, hanno registrato un deciso rialzo rispetto ai prezzi stimati: il numero 126, Le portrait (1948) a fronte di una stima compresa tra 70-90mila sterline, ha raggiunto un prezzo di 239mila; stesso trend per il lotto 152, Visage soleil (1957) e il lotto 202 Deux visage mythologiques (1948) in pre-asta presentavano stime comprese tra 50-70mila sterline, sono stati aggiudicati per 233mila sterline ciascuno.

Nel corso degli ultimi anni sono già andate disperse diverse opere in ceramica che Picasso aveva realizzato nel laboratorio di Madoura a partire dal 1946, durante il festival annuale della ceramica di Vallauris, nel sud della Francia.
Affascinato dalle opere che il laboratorio realizzava, l'artista spagnolo aveva voluto incontrare Georges e Suzanne Ramié, proprietari del laboratorio di ceramica, che lo invitarono a passare un periodo presso di loro. L'artista fu subito attratto dalla “terra” e iniziò da subito a modellare l'argilla e a sperimentare nuove tecniche con gli artigiani del laboratorio. Negli anni ‘40 Vallarius divenne un importante centro per ceramisti e artigiani, frequentato già negli anni ‘20 da grandi personalità come Marc Chagall, Jean Cocteau, Gary Cooper e Richard Attenborough, portando un'atmosfera molto particolare nel paesino. Fu proprio a Vallarius che Picasso incontrò la sua seconda moglie, Jacqueline Roque, assistente di laboratorio a Madoura, e dove trascorse 24 anni per sperimentare e perfezionare le sue tecniche ceramiche. Tra il 1947 e il 1971 Picasso realizzò 633 piatti, ciotole, vasi e brocche, in edizione limitata da 25 a 500.

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