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Sugli scudi nelle aste italiane di giugno Spazialisti, arte ottico-cinetica e design

  • –di Stefano Cosenz

Continuano ad essere premiate dal mercato a giugno le vendite nazionali di arte moderna e contemporanea, alle quali sempre più spesso nelle aste si affianca il settore del design del XX secolo. Prosegue l'interesse per gli Spazialisti e l'arte ottico-cinetica e si valorizzano i pittori analitici degli anni '60 e ‘70, mentre riprendono quota le raffinate incisioni di Giorgio Morandi. Nel design stime bruciate per i lampadari di Pietro Chiesa e Max Ingrand.

Pandolfini ha organizzato il 9 giugno una vendita di arte moderna e contemporanea che comprendeva anche una ricca sessione di Disegni e Grafica provenienti da un'unica collezione che ha totalizzato 2.012.000 euro con la vendita del 71% dei lotti e con il 120% del venduto sul valore. Jacopo Antolini, responsabile del dipartimento legge in questo risultato: “la conferma e il continuo rafforzamento del settore presso Pandolfini tanto a livello italiano che internazionale. Il successo ottenuto dalle opere di artisti italiani ed europei, come Biasi, Eielson, Vasarely, Le Parc, Peire, Fruhtrumk o Nemours, ha fornito un ulteriore segnale tanto della crescente attenzione del mercato per tutte le correnti Informali degli anni '60 e '70, quanto delle scelte strategiche e di selezione delle opere proposte dal nostro dipartimento. Anche il ‘900 figurativo ha ottenuto risultati più che lusinghieri, commisurati alla qualità delle opere presentate”. Top lot della vendita è stato un olio su tela di Giorgio de Chirico del 1934, Cavalli in riva al mare, 65,1 x 80,5 cm, aggiudicato per 186.000 euro contro una stima di 150-200mila, mentre un'idropittura su tela di Dadamaino, Volume, 70 x 50 cm, è stato aggiudicato per 75.000 euro contro una stima di 50-70mila. Per quanto riguarda la sessione dedicata ai disegni e alla grafica, il top lot è stato il disegno del 1937, Femme au medaillon, di Henri Matisse battuto per 118.750 euro. Si nota una ripresa per le incisioni di Giorgio Morandi che dopo i fasti degli anni '90 avevano sofferto un mercato instabile. “Ha sicuramente pagato l'eccezionalità di alcuni fogli, sia sotto il profilo della rarità che della qualità degli esemplari” spiega Antonio Berni, responsabile del dipartimento. Il foglio Grande natura morta con la lampada a destra del 1928 dalla stima di 25.000 euro ha chiuso a 42.500. Nella sessione di arti decorative del XX secolo le opere di Giò Ponti sono andate ben oltre le stime massime (un vaso globulare in maiolica a fondo porpora, L'uccisione del daino, ha chiuso a 12.500 euro), anche se il top lot è risultato un mobile bar in mogano con maniglie in bronzo, nato dalla collaborazione tra altri due grandi artisti del ‘900 italiano, Osvaldo Borsani e Lucio Fontana, realizzato nel 1946 per una dimora biellese, aggiudicato per 32.500 euro.

Il 10 giugno è stata la volta della casa d'aste Il Ponte con una vendita di arte moderna e contemporanea dall'eccezionale fatturato di 4.451.040 euro e col 95% di lotti venduti, confermando il trend in costante crescita del settore. Il numeroso pubblico che ha affollato le sale storiche di Palazzo Crivelli, oltre a coloro che hanno seguito l'asta online o telefonicamente, ha dimostrato - come hanno dichiarato gli esperti - di apprezzare non solo i numerosi artisti noti, ma altri autori di ottimo livello fino ad ora non adeguatamente valorizzati dal mercato tra cui i pittori “analitici” degli anni '60 e '70, come Valentino Vago e Claudio Olivieri, che hanno persino quintuplicato la base d'asta. Tres I, una scultura in ferro 30 x 23 x 42 di Eduardo Chillida, stimata 80-90mila euro, ha realizzato 400.000 euro.

La lunga sessione d'arte moderna e contemporanea di Meeting Art di Vercelli (dal 13 al 28 giugno) ha fatturato 2.769.160,50 euro, con il 94,91% dei lotti venduti. L'incanto ha confermato l'interesse verso lo Spazialismo e l'arte ottico-cinetica: l'opera Inter-ena-cubo, cartoni fustellati 52 x 52 x 11 cm a base quadrata, entro teca in plexiglas, di Paolo Scheggi del 1967, con base 20.000 e stima 36-40.000 euro, è stata venduta per 36.900 euro, mentre Politipo, un rilievo in tela e legno dipinto di Alberto Biasi del 1978, 165 x 118 x 3 cm, con un'importante pedigree espositivo, con base 60.000 euro, stima 105-120.000, è passato di mano per 73.800 euro.

Dal 16 al 18 giugno incanto di arte moderna, contemporanea e design anche da Wannenes di Genova con un fatturato di 1.372.818 euro, con il 71% dei lotti venduti e il 101,8% del venduto per valore, comprensivo di una raccolta denominata “Stile Italiano”. Carol Rama è stata la protagonista assoluta della vendita di arte contemporanea con il record mondiale per l'artista per un'opera del 1971 dal titolo La guerra è astratta, che si compone di una camera d'aria, gomme e rame su tela aggiudicata per 80.600 euro. Nella raccolta “Stile Italiano” spiccava una scrivania di manifattura italiana anni '50 in legno, ottone, cristallo molato e colorato aggiudicata per 4.340 euro, mentre nel catalogo Design una lampada da tavolo Diablo di Max Ingrand realizzata per Fontana Arte negli anni '50 in ottone e cristallo molato è stata aggiudicata per 27.280 euro.

Design è stato il tema di un'asta dedicata da Cambi a Genova il 23 giugno con un fatturato totale di 1.400.000 euro, il 54% dei lotti venduti e un 64% del venduto sul valore che evidenzia il trend in crescita di questo Dipartimento presso la casa d'aste e la sua leadership in Italia. La vendita ha visto una forte partecipazione di collezionisti collegati sia online che al telefono provenienti da Usa, Canda, Australia, Francia, Germania, Regno Unito, oltre che dall'Italia. Come ha dichiarato Piermaria Scagliola, responsabile del Dipartimento: “la qualità e la varietà degli oggetti proposti in catalogo hanno visto superare i risultati ottenuti sia a dicembre scorso che nella vendita precedente di giugno 2014 dove ci si era attestati poco sotto il milione”. Continua l'apprezzamento del marchio italiano all'estero, come nel caso della coppia di poltrone in legno di noce di Giò Ponti che si è fermata a 112.000 euro, partendo da una base di soli 8-12mila euro. Grande successo per rari lampadari, come un esemplare in ottone tubolare e vetro colorato degli anni ‘40 di Pietro Chiesa che ha superato i 60.000 euro partendo da 20.000, un esemplare con diffusore a coppa in cristallo satinato con raggiera di cristalli trasparenti di Max Ingrand, prodotto nel 1964 da Fontana Arte, che dalla stima tra 15-20mila euro ha raggiunto 60.000 e il “Dahalia” di Fontana Arte del 1954 in ottone lucido e nichelato con 16 tegole in cristallo curvato e molato che da una stima di 12-15mila euro ha raggiunto i 57.000.

Il settore della fotografia, pur rimanendo in Italia su cifre contenute, promette ampi margini di sviluppo nei prossimi anni: è quanto dichiarato dagli esperti di Minerva Auctions di Roma che il 3 giugno ha concluso un'asta con un di fatturato di 91.812,5 euro, 66% del venduto sul valore. Top lot è risultato uno scatto del 1930 circa di Elio Luxardo, Marinetti futurista, con dedica a Marinetti a pennello nero, venduta a 22.500 euro contro una stima di 6-8mila.

Continua il trend favorevole per i fumetti: Urania ha organizzato il 6 giugno a Parma una vendita dedicata a tavole originali di fumetti e illustrazioni, con un fatturato di 121.698 euro, col 33% dei lotti venduti e una percentuale del venduto sul valore del 41%. Soddisfatto il titolare Daniele Gradella, considerando il recente ingresso di Urania nel panorama artistico nazionale, anche se i risultati sono ben lontani da quelli raggiunti dalla “nona arte” nelle piazze internazionali, in primis in Francia. Aggiudicazioni alte per maestri storicizzati come Tanino Liberatore con il suo inconfondibile Ranxerox (una tecnica mista su cartoncino del 2004 è stato aggiudicata per 5.200 euro contro una base di 3.500), Milo Manara con le sue splendide e sensuali fanciulle (Miele allo specchio, tecnica mista su cartoncino, è stato aggiudicato alla base di 14.000 euro) e Hugo Pratt (L'assalto al forte, matita e china su cartoncino del 1970 è stato aggiudicata per 5.200 euro contro una base di 3.500). Si sono fatti notare alcuni giovani talenti nazionali, come Roberto Ricci.

Infine,il 27 giugno è stata la volta di Little Nemo di Torino, veterana ormai in Italia nel settore dei fumetti da collezione e da investimento, delle tavole originali dei Maestri nel settore e degli album di figurine. La vendita ha avuto un fatturato di 197.495 euro con l'aggiudicazione di 518 lotti sugli 810 proposti. La sezione dedicata al fumetto da collezione ha visto venduti quasi tutti gli albi Nerbini anteguerra e molte annate di giornali. Molto combattuta anche la sezione del fumetto del periodo bellico così come quella dei fumetti Disney, come sempre interamente aggiudicate le tavole dei maestri disneyani italiani con prezzi tra 300 e 3.200 euro. Realizzi d'eccezione anche per gli album di figurine in particolare quelli dedicati a pellirossa e cowboy con realizzi da 250 a 750 euro ad albo e gli album di calciatori Panini nella rara versione blisterata, con realizzi da 1.000 a 3.200 euro. Uno dei top lot della vendita torinese è la collezione completa dal 1949 al 1953 di 74 volumi di “Topolino libretto” raccolta in 10 lussuosi cofanetti, stimata 5.400 euro, ne ha realizzati 6.670.

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