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Finarte S.p.A., aumento di capitale a 800mila euro ed emissione di obbligazioni convertibili di 400mila euro

  • –di Marilena Pirrelli

Oggi è stato approvato dall'assemblea dei soci l'aumento di capitale di Finarte S.p.A. - la nuova società che ha rilevato il marchio e sta rilanciando l'attività della storica casa d'aste milanese – che ha consentito l'ingresso nella compagine di tre nuovi azionisti: Rosario Bifulco, imprenditore e collezionista, presidente di Banca ITB S.p.A. e Sorin S.p.A.; Giampaolo Cagnin, imprenditore e fondatore di Campus S.p.A., collezionista e membro del Consiglio della Fondazione Magnani Rocca; e Giovanni Sarti, esperto di arte antica e gallerista internazionale.

Deliberati anche l'emissione un prestito obbligazionario convertibile di 400.000 euro e l'ampliamento del consiglio di amministrazione con l'ingresso di tre nuovi membri: Rosario Bifulco, Giampaolo Cagnin e Camilla Prini, attuale responsabile del Dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea di Finarte S.p.A.

“L'operazione si struttura con un aumento del capitale riservato ai soci entranti, che passa così da 600.000 a 800.000 euro, con un sovrapprezzo di 200.000 euro – chiarisce Attilio Meoli, amministratore delegato di Finarte S.p.A. – e con l'emissione di obbligazioni convertibili con scadenza a 36 mesi (30 giugno 2018) e con rapporto di conversione di un'azione ordinaria ogni due obbligazioni. Le nuove risorse serviranno per sviluppare ulteriormente l'attività di casa d'aste che stiamo rilanciando, anche grazie all'ingresso di nuovi soci importanti e strategici che con le loro competenze sapranno apportare un contributo decisivo al percorso avviato in questi primi mesi”.

Rosario Bifulco entra in Finarte S.p.A. attraverso la sua holding Bootes S.r.L., Giampaolo Cagnin partecipa all'operazione attraverso Synergetic S.r.L., mentre Giovanni Sarti interviene in prima persona.

Rosario Bifulco, con lunga carriera manageriale, ex numero uno di Lottomatica, attualmente ricopre tra gli altri incarichi quello di presidente di Banca ITB S.p.A., di Sorin S.p.A., di consigliere di DeA Capital S.p.A. e di consigliere incaricato per la Competitività territoriale, Ambiente ed Energia in Assolombarda.

Giampaolo Cagnin, imprenditore parmense attivo nel settore delle tecnologie alimentari industriali (ha fondato nel 2005 Campus S.p.A. e nel 2012 la start up Hi-Food S.p.A.) ha da sempre frequentato il mondo dell'arte. Dal 2010 organizza attività espositive e culturali a Villa Luisa a Parma. Partecipa attivamente alla vita culturale della sua città, dove ha costituito l'Associazione Amici della Pilotta, con cui ha realizzato diverse mostre e iniziative culturali.

Giovanni Sarti è esperto di arte antica e titolare di due omonime gallerie con sede rispettivamente a Londra e Parigi. Ha fondato la prima galleria a Londra nel 1977 e nel 1996 ha aperto la sede parigina, in rue du Faubourg Saint-Honoré.

Nelle scorse settimane la società ha avviato l'attività di selezione delle opere per la prima asta, in programma a novembre. Finarte S.p.A. nasce per volontà di sei investitori professionali: Diego Piacentini, senior vp international di Amazon, Rolando Polli, ex chairman Mc Kinsey&Co, Giancarlo Meschi ex amministratore Apple Italia, Attilio Meoli, con un passato in Finarte all'epoca della gestione Porro, Marco Faieta già responsabile di grandi commesse ingegneristiche per il Gruppo Finsider e Simona Valsecchi, fiscalista con incarichi negli Organi di Controllo di alcuni fondi di investimento, che hanno affidato a un team di manager e curatori provenienti dal mondo dell'arte il rilancio della casa d'aste. Il primo ampliamento della compagine sociale è dello scorso marzo con l'ingresso di Capital B! S.r.L., società che fa capo a Mauro Del Rio, fondatore e presidente di Buongiorno S.p.A., multinazionale leader nell'offerta di servizi e soluzioni mobile già quotata alla Borsa di Milano ed ora controllata italiana del Gruppo NTT DOCOMO.

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