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Artcurial a Montecarlo batte gioielli, orologi, borsette e auto…

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Artcurial a Montecarlo batte gioielli, orologi, borsette e auto strizzando l'occhiolino all'arte

  • –di Stefano Cosenz

Dal 18 al 22 luglio, sotto il martello di François Tajan, co-chairman di Artcurial, la casa d'aste parigina ha disperso a Montecarlo oltre 900 lotti di alta gioielleria, orologi da collezione, borse vintage Hermès oltre ad automobili da collezione, totalizzando 10.379.554 euro con la partecipazione di collezionisti provenienti da 33 paesi. In particolare per le quattro aste: i gioielli hanno fatturato 7.085.044 euro con l'80% dei lotti venduti e il 122% del venduto sul valore; l'orologeria ha realizzato 1.866.081 euro con il 56% dei lotti venduti e il 60% del venduto sul valore; le borse Hermès 730.990 euro con il 75% dei lotti venduti e il 101% del venduto sul valore; le 13 automobili da collezioni proposte sono state tutte vendute al doppio della stima globale totalizzando 697.439 euro, con la partecipazione dell'80% dei collezionisti internazionali nel settore.

Ecco i top lot per ciascun settore. Per la gioielleria: un anello di Stoess con zaffiro cabochon del Kashmir “Royal Blue” di 22,80 carati è stato venduto a 931.800 euro (stima 400-500mila); un anello con raro diamante rosa “Fancy light pink” da 4,59 carati è stato aggiudicato a 411.000 euro (stima 230-250mila); un anello di Boucheron con zaffiro ovale da 12,98 carati è passato di mano a 349.000 euro (stima 150-160mila). Tutti e tre venduti a collezionisti europei.

Nel settore dell'orologeria da collezione: un ambito Rolex “Daytona” Paul Newman, ref. 6241, del 1968 è passato a 82.400 euro (stima 70-90mila); ancora un Rolex “Daytona” Paul Newman, ref. 6264/6262 del 1971 a 76.200 euro (stima 60-90mila): un Patek Philippe con calendario perpetuo ref. 3970 del 1991 a 72.500 euro (stima 55-80mila). Tutti e tre venduti a collezionisti europei.

Per la vendita Hermès: una borsa Birkin da 35 cm, in coccodrillo nero, del 2010, è stata venduta per 39.000 euro a un collezionista asiatico (stima 30-35mila); una borsa Kelly “Teddy Plush” da 35 cm, in montone marrone e lanaggio, del 2005 è stata aggiudicata per 36.400 euro a un collezionista russo (stima 18-20mila euro); una borsa Kelly “Golf” da 28 cm, in montone marrone e lanaggio, del 2014 per 28.000 euro a un collezionista europeo (stima 6-8mila).

Infine nel settore delle automobili da collezione, diretto da Matthieu Lamoure, il top lot è stato assegnato a una Aston Martin Lagonda del 1989 venduta a 157.300 euro dopo un'accesa competizione, triplicando la stima iniziale. Montecarlo, a detta di Lamoure, si è confermata un terreno di “gioco” eccezionale.

Perché Artcurial ha scelto Montecarlo per organizzare queste aste sul lusso? ArtEconomy24 lo ha chiesto a François Tajan, co-chairman della casa d'asta francese: “La nostra strategia sulla scelta della città monegasca è il risultato di tre osservazioni: il Principato ha una forte capacità di promuovere tutto ciò che rappresenta il lusso; per chi vende trasmette un maggiore appeal rispetto a Parigi nel richiamare una particolare clientela; infine è un luogo frequentato da visitatori facoltosi provenienti da tutto il mondo, in particolare Cina, Russia e India che cercano oggetti di lusso. Già da tre anni i risultati delle nostre aste estive totalizzano più di 10 milioni di euro. In particolare la percentuale dei lotti venduti nel settore dei gioielli (nella più recente 80%), cresce ogni anno, richiamando l'attenzione di collezionisti che per un terzo sono nuovi acquirenti di Artcurial”.

Quale sarà l'evoluzione del mercato internazionale? “Nel settore dei gioielli – spiega Tajan ¬- il trio formato da Van Cleef & Arpels, Boucheron e Cartier rappresentano valori sicuri, soprattutto appannaggio di una clientela asiatica e russa. Negli orologi da collezione, Rolex e Patek Philippe sono le maison che godono una costante crescita d'interesse, anche se i modelli Cartier rimangono tra i più ambiti, in particolare per le creazioni degli anni '30. Nel vintage, in particolare per le borse, i modelli Kelly e Birkin di Hermès richiamano un interesse internazionale. In questa specialità Artcurial ha rivestito un ruolo da pioniere e oggi, oltre ai pezzi classici, la casa d'aste è capace di proporre pezzi originali od unici, come un eccezionale modello Kelly in acrilico e pittura aerosol lanciato da un artista della Street Art, Cope 2 (Fernando Carlo Dit) nel 1972 venduta per 18.850 euro (stima 10-15mila)”.

Quali sono i gusti della clientela monegasca? “I clienti residenti a Montecarlo sono spesso collezionisti di opere d'arte, in particolare di arte contemporanea – spiega ad ArtEconomy24 Louise Grèther, direttrice delle vendite Artcurial a Montecarlo. - Sono dei veri conoscitori nei settori che collezionano e s'interessano molto anche di oggetti di lusso. Naturalmente i residenti monegaschi d'estate sono spesso in villeggiatura anche se si informano sulle vendite che avvengono a Montecarlo. C'è maggiore afflusso di clientela monegasca in inverno, come nel caso della nostra vendita a gennaio degli arredi dell'hotel de Paris. Ogni anno scopriamo nuovi clienti e queste aste sono un formidabile strumento per entrare in contatto con clienti che acquistano ad Artcurial per la prima volta. A gennaio sarà la volta di un'asta di vini d'annata, mentre a breve sarà annunciata un incanto dedicata al Circo Equestre che farà eco al Festival del Circo di gennaio”.

Le tornate estive di Artcurial, organizzate da 10 anni nel Principato, hanno trovato una nuova sinergia con Point Art Monaco & Jewels of the World dal 22 al 26 luglio, alla quinta edizione al Grimaldi Forum con la partecipazione di 16 prestigiose gallerie internazionali, tra cui Cesare Lampronti, Moretti e Robilant+Voena. “Alla fiera, ancora poco pubblicizzata, viene soprattutto un pubblico outsider, che scende dagli yacht approdati a Montecarlo” ha commentato Cesare Lampronti. “Point Art è una fiera che potrebbe avere delle enormi potenzialità - è convinto Flavio Gianassi, co-direttore della galleria Moretti. - Anche se storicamente Montecarlo non è una località legata al mondo dell'arte, la città cerca di proporre in ogni modo mostre interessanti come quella al Grimaldi Forum intitolata De Chagall a Malévitch, La Revolution des Avant-Gardes, che ha aiutato la fiera ad attrarre un pubblico europeo, oltre ed alcune presenze dalla Russia. Il nostro stand è stato apprezzato per avere unito le nostre opere antiche, come una Madonna con Bambino dello Studio di Botticelli e una Santa Margherita di Barnaba da Modena, ad altri pezzi importanti di artisti contemporanei come Richard Prince e Cristopher Wool, che hanno certamente attirato l'attenzione di collezionisti non familiari con i nostri classici dipinti”.
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