ArtEconomy24

Il Maxxi “presta” il direttore al Guggenheim, chiude il 2014 in…

  • Abbonati
  • Accedi
In Primo Piano

Il Maxxi “presta” il direttore al Guggenheim, chiude il 2014 in utile con risorse proprie pari al 33% dei proventi

  • –di Maria Adelaide Marchesoni

Il Maxxi “presta” il suo direttore, Hou Hanru, a The Solomon R. Guggenheim Foundation Guggeheim per la consulenza curatoriale per nuovi progetti d'arte contemporanea cinese che coinvolgeranno artisti residenti in Cina e nelle aree limitrofe. L'istituzione americana ha nominato due nuovi curatori, Hou Hanru assumerà l'incarico di consulente curatoriale e Xiaoyu Weng diventerà curatore associato di arte cinese.

Hou Hanru è dalla fine del 2013 per quattro anni direttore artistico del MAXXI, il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo a Roma, mentre Weng è socio fondatore del Kadist Art Foundation's Asia Programs.

Nei prossimi mesi, il duo commissionerà nuovi progetti con opere di artisti residenti nella Cina Continentale, a Taiwan, Hong Kong e Macao. Le opere saranno esposte in una mostra collettiva tematica nel novembre 2016, per poi entrare a far parte della collezione del museo. Questa mostra collettiva è la seconda delle tre esposizioni che sono finanziate dalla Robert H.N. Ho Family Foundation, una fondazione con sede a Hong Kong, che ha donato un'ingente somma di denaro al fine di istituire la Robert H. N. Ho Family Foundation Chinese Art Initiative, un'iniziativa per istituire una curatela per l'arte contemporanea cinese, fondata nel 2006 e prima nel suo genere in un museo d'arte contemporanea in Occidente. La prima mostra, Wang Jianwei:Time Temple, inaugurata al Guggenheim nell'ottobre 2014 presentava un'installazione, dipinti, un film, e una performance di Wang Jianwei, tra i più importanti artisti concettuali cinesi. Le opere commissionate per la mostra sono entrate a far parte della collezione del Guggenheim e le edizioni del film di Wang Jianwei The Morning Time Disappeared (2014) sono state donate a quattro musei, al M +, all'Hong Kong Vancouver Art Gallery, al Centre Pompidou e al MAXXI.

Al MAXXI Hou Hanru, nel 2014, con la sua programmazione artistica ha richiamato oltre 352mila visitatori in crescita dai 350mila del 2013. Sul fronte della gestione economica i risultati del 2014 hanno evidenziato un avanzo di 111mila euro e risorse proprie per 3,662 milioni, di cui 712mila (905mila nel 2013) relativi alla biglietteria, 2,179 milioni derivanti dagli altri proventi che comprendono le sponsorizzazioni per 1,378 milioni, e 770mila da altri contributi. In particolare i ricavi da biglietteria rappresentano i corrispettivi derivanti dai visitatori paganti per le visite al museo. In questa voce rientrano i servizi di biglietteria on site e on line, guardaroba, controllo accessi e vigilanza di sala, affidati in concessione a Civita Servizi Srl.

Il contratto di concessione prevede un aggio in favore del concessionario nella misura del 29,99% o del 45% (quest'ultima percentuale se si supera la soglia di ricavo da biglietteria di 1,75 milioni). Tra gli altri proventi rientrano quelli derivanti dalle erogazioni “Amici del Maxxi” per 177.500 euro in relazione al programma di membership del MAXXI che sostiene la creatività contemporanea e dai contributi (408.500 euro) ricevuti dall'evento “Gala Dinner 2014 ”per il quale è stato realizzato un fundraising in occasione della mostra Bellissima.

Le risorse proprie rappresentano il 33,3% dei proventi totali che a fine 2014 ammontavano a 10,98 milioni, in aumento rispetto a 8,63 milioni del 2013. La maggior parte dei proventi deriva ancora dal contributo pubblico che nel 2014 comprendeva 7,256 milioni relativi ai fondi stanziati dalla legge 237 del 1999 e dal D.L. 91/2013 destinati alla copertura dei costi di gestione e funzionamento e per l'attività di valorizzazione e gestione del museo.

Il Maxxi, secondo quanto affermato dal suo presidente Giovanna Melandri, corrisponde a un modello di gestione pubblico-privato, anche se dall'analisi dei risultati 2014 emerge che il contributo pubblico è ancora determinante per coprire i costi di funzionamento del museo di via Guido Reni. A fine 2014 i costi operativi ammontavano a 10,72 milioni in crescita rispetto a 8,5 milioni del 2013. In questi costi rientrano le spese per la programmazione museale (2,38 milioni nel 2014 rispetto a 1,86 milioni del 2013), le collaborazioni salite a 1,17 rispetto a 937mila del 2013. Gli oneri per la gestione del museo, che comprendono anche la manutenzione e le utenze, ammontano a 2,05 milioni rispetto a 2,1 milioni, pur evidenziando un leggero calo, rappresentano un impegno non indifferente. Il costo del personale a fine 2014 risulta in crescita a 888mila euro da 617mila per effetto del primo anno completo del direttore artistico, nominato il primo dicembre 2013, con uno stipendio di 4.000 euro netti al mese, “una retribuzione non paragonabile a quella degli altri direttori internazionali - ha sottolineato Giovanna Melandri - né a quello che guadagnava prima di accettare l'incarico”. Il contratto del presidente Melandri prevede un compenso fisso lordo annuo di 91.500 euro e uno annuo variabile calcolato tenendo conto esclusivamente degli incrementi dei ricavi privatistici e di autofinanziamento attraverso biglietteria, sponsor, contributi di gestione legati a eventi commerciali e di fundraising come da delibera cda n.12 del 6 novembre 2013.

Passando alla struttura patrimoniale, tra le immobilizzazioni sono iscritte le opere d'arte per 10,9 milioni (9.7 milioni nel 2013). La voce, inizialmente, era costituita dalle opere realizzate dagli artisti espositori della mostra Spazio in occasione dell'opening del Museo e donate dagli stessi alla Fondazione MAXXI per 339.021 euro, dall'installazione multimediale Geografie Italiane, “riproduzione opere arti visive” per 375.493 euro, dalla collezione “Gian Ferrari” costituita da 58 opere d'arte donate alla Fondazione dalla proprietaria Claudia Gian Ferrari e valutate tramite perizia assicurativa per 3.143.500, dalla collezione di fotografia per 30.175 euro.
Successivamente la voce si è incrementata, principalmente, per conferimenti da parte del Mibac di una serie di opere d'arte concesse in uso alla Fondazione per un valore complessivo di 5.156.339 euro, per le opere realizzate per esposizioni da parte di artisti diversi ed acquistate dalla Fondazione, tra queste “opera di Yona Friedman” per 23.000 euro, “opera Doris Salcedo” per 250.000 euro, l'opera Prima che sia notte di Giorgio Andreotta Calò per 20.000 euro, Fabulae Romanae Spirit per 74.500 euro, l'opera “Archivio Carlo Mezzetti” per 21.000 euro, opera “Archivio Ciaraviglio” per 80.000 euro, l'opera “Stanze De Serio” per 10.000 euro, dalla donazione della “collezione Roma Interrotta” da parte di Gabriella Bontempo, per 60.000 euro, l'opera Istanbul City Hills di Margherita Moscardini per 18.000 euro e, infine, l'opera Yap 2013 per 32.275 euro realizzata su progetto del gruppo Bam.

Nel corso dell'esercizio 2014 la voce si è incrementata di ulteriori opere per un valore complessivo di 1,22 milioni di euro. In particolare, per la donazione dell'opera di Pat Steir, Blue Moon 200 per 70.000 euro, di un'opera di Marisa Merz per 126.000 euro, di Mark Bradford per 514.555 euro, della collezione “Luigi Ghirri” costituita da 6 fotografie per 30.000 euro, di un'opera di Bill Fontana” per 30.198 euro, di Clemens von Wedemeyer per 50.000 euro, di Giulio Gra per 50.000 euro, di Eugenio Montuori per 50.000 euro e la donazione “Modelli e Disegni Studio ABDR” per 41.700 euro. Il patrimonio netto ammonta a 11,04 milioni (10 milioni nel 2013) e comprende il patrimonio libero per 1,32 milioni e il fondo di dotazione pari a 9,72 milioni.

© Riproduzione riservata