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Nella stagione autunnale, le aste italiane premiano l'arte informale e…

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Mercato dell'arte

Nella stagione autunnale, le aste italiane premiano l'arte informale e astratta, gli arredi del 900 e preziose pergamene miniate

  • –di Stefano Cosenz

La stagione autunnale delle aste nazionali (2015-2016) inizia nel migliore dei modi per l'arte moderna e contemporanea presso Meeting Art che ha superato il già importante successo di giugno quando aveva raggiunto il 94,18% di aggiudicato, attestandosi ora nell'asta di settembre, svoltasi tra il 5 e il 27, al 95,16% di lotti venduti e un fatturato totale di 2.637.612 euro, commissioni comprese. Alcune delle opere proposte hanno superato durante la gara le stime degli esperti. Un vinilico su tela cm 61 x 46 di Hans Hartung del 1965, “T1965-E3”, con base 30mila e stima 54-60mila euro, è stato aggiudicato per 81.180 euro, mentre un olio, smalto e collage cm 70 x 81 di Enrico Baj del 1960, Fidanzati, con base 30mila e stima 54-60mila euro, ne ha realizzati 61.500. Come ha dichiaro Marco Laurini, responsabile del settore a Meeting Art: “il mercato dell'arte moderna e contemporanea è in netta ripresa. I numeri lo confermano: il nostro fatturato è in trend ascendente e superiore allo stesso periodo dello scorso anno. Se i collezionisti italiani oggi non mancano mai ai nostri appuntamenti, registriamo una crescita in percentuale anche degli acquirenti stranieri, a suffragio del buon percorso di internazionalizzazione della casa d'aste. Il mercato sembra apprezzare molto tutte le opere che possono rientrare nella categoria dell'informale e dell'astratto, quali optical art, estroflessioni e opere dell'arte cinetica”.

Il Ponte Casa d'aste di Milano ha organizzato a Via Pitteri tra il 22 e il 28 settembre un'asta dedicata alle decorazioni d'interni: mobili, dipinti ed oggetti, in particolare di modernariato (il giorno 24) inteso come categoria di oggetti artigianali e prodotti industriali appartenenti all'ambito delle arti decorative del ‘900 e del design. “Frutto della sfaccettata tradizione artigianale e manifatturiera italiana, oppure prodotti in serie su disegno di noti architetti e designer, gli oggetti di modernariato raggiungono sul mercato valori di scambio medi, ma in crescita, e riscuotono sempre maggiore interesse presso un pubblico giovane e dinamico, in cerca di proposte non protocollari”, è il parere dell'esperta della casa Cristiana Gani. Il fatturato dell'intera asta è stato di 538.737 euro con una percentuale di lotti venduti del 63% e una percentuale di venduto sul valore del 170%. Si segnala un mobile contenitore di linea déco in legno impiallacciato con maniglia e guarnizioni in ottone nichelato, con marchio Majorelle Nancy, 1925, cm 120 x 120 x 46, che da 700 euro di stima ha realizzato 2.882 euro, e un lotto di tre poltrone in canna d'India di disegno di Gio Ponti e produzione Bonacina, unito a tavolino di Tito Agnoli (80x65x80 cm), battuto per 2.620 euro contro una stima di 900.

Un nuovo successo nel settore delle armi antiche per Czerny's il 19 settembre in un'asta che ha visto la partecipazione di collezionisti italiani e stranieri, “con un rinnovato interesse per le armi del vicino e medio oriente e per le armi di elevata qualità”: fatturato 1,1 milioni di euro, 70% di lotti venduti, 70% del venduto sul valore. Tra i top lot, un eccezionale yatagan di lusso decorato con pietra a cabochon, lama leggermente incurvata, a un filo, con triplice sguscio, finemente decorata in oro alla base recante le iscrizioni della data “1295” (1878 nel calendario gregoriano), del fabbricante e del proprietario, e un'invocazione ad Allah, circondate da disegni floreali: base 17mila euro, realizzo 26mila.

Antiquariato è stato il tema della prima asta Boetto di Genova del 28 e 29 settembre con un fatturato di 1,7 milioni di euro e il 63,5% dei lotti venduti. Paolo Capozzi, esperto della società, ha asserito che la vendita è andata molto bene, con la migliore performance ottenuta dai dipinti e dagli argenti genovesi. Il top lot è stato un dipinto si Luca Cambiaso del XVI secolo raffigurante la Maddalena aggiudicato per 190mila euro.

Il maggiore fatturato di queste prime settimane della nuova stagione è stato ottenuto il 1° ottobre da Pandolfini Casa d'aste di Firenze, nella sede di Palazzo Ramirez Montalvo, per una prestigiosa asta di Capolavori da Collezioni Italiane e Importanti Maioliche Rinascimentali il cui fatturato ha sfiorato i 4,5 milioni di euro, diviso in 3.226.875 euro per i primi e 1.263.250 euro per le seconde, con una percentuale di lotti venduti pari al 70,5% (85% per i primi, 56% per le seconde) e ottenendo il 164% e 104% delle stime minime rispettivamente. Top lot dell'asta è stato l'altorilievo in terracotta policroma raffigurante la Madonna del Latte di Matteo Civitali, scultore del XV secolo, aggiudicato per 375mila euro contro una stima di 350-500mila e un fondo oro, riccamente decorato, del XIV secolo di Giovanni del Biondo raffigurante la Madonna dell'Umiltà battuto per 362.500 euro (stima 270-320mila). Un dipinto di Giovanni Boldini, Dalla modista, ha spuntato 275mila euro contro una stima di 150-200mila. Exploit per un ricercato Libro d'Ore in pergamena alla maniera di Tours, 1500-1508, con miniature di un seguace di Jean Bourdichon e bordure floreali attribuite al Maestro di Claudia di Francia che Jörn Günther, il noto antiquario svizzero, dopo una serratissima battaglia al telefono, se lo è aggiudicato per 275mila euro contro una stima di 12-15mila. Tra le Maioliche Rinascimentali il top lot è risultato il raro piatto da parata realizzato a Montelupo nella Bottega di Lorenzo e Pietro Sartori tra il 1510 e il 1515, già in collezioni Ada e Berney, che ha raggiunto la cifra di 150mila euro (stima 100-150mila).

Tre vendite si sono tenute a Genova da Wannenes il 21 e 22 settembre con i gioielli provenienti da fallimenti Giannini Toniolo Boldi e Cafiso ed altre proprietà (100% di venduto, 306,2% sul valore), mentre gli arredi delle collezioni dell'antiquario napoletano Salvatore Iermano e del palermitano Giuseppe Tirenna (82,4% di venduto, 172,1% sul valore) ed un'interessante raccolta di maioliche meridionali dal XVI al XIX secolo (88% di venduto, 270% sul valore) sono state disperse il 22 e 23 settembre. Totale di fatturato per le tre tornate: 2.407.614 euro (91,6% di venduto, 190,3% sul valore).

Fabio Nussenblatt, esperto di gioielli, afferma che il suo dipartimento è un segmento estremamente vitale del mercato, che diviene tanto più sensibile quando si conferma la ripresa. Mauro Tajocchi, esperto di arredi, concorda sul fatto che le due prestigiose raccolte presentate hanno attirato un pubblico curioso di conoscere e possedere oggetti che raccontano la storia dell'arte, scelti e studiati da due profondi conoscitori. Luca Melegati, esperto di maioliche e porcellane, ribadisce che il segmento è sempre attento a scegliere nella varietà l'eccellenza. Tra i gioielli, un bracciale in oro bianco e diamanti con motivi a stella di 5,20 carati è stato battuto per 3.968 euro; tra gli arredi, top lot dell'asta una coppia di candelieri da altare in rame dorato e corallo, Trapani XVII secolo, è stata battuta a 297.600 euro; tra le maioliche, un vaso ovoidale della fornace di Sciacca del XVI-XVII secolo decorato con la figura Maria Maddalena è stato battuto per 10.540 euro.

Molto buono il risultato dell’asta Ferrario di Milano di filatelia del 26 e 27 settembre, con un fatturato di 837.450 euro con un 45% circa di lotti venduti e incremento medio rispetto ai prezzi di partenza del 20%. Filippo Ferrario rileva “un risveglio del mercato italiano, in quanto la maggior parte dei lotti (70%) anche rilevanti risulta aggiudicato ad italiani. Realizzi con trend in crescita per i francobolli e le lettere degli Antichi Stati italiani (in particolare il Lombardo Veneto, il Regno di Napoli e lo Stato Pontificio), ma anche in sensibile aumento per il Regno d'Italia, le nostre ex Colonie e i paesi europei. Tra i lotti della vendita spiccava, e lo stesso ArtEconomy24 se ne era occupato ampiamente due settimane fa, la “Collezione Calendario dello Stato Pontificio 1870” formata da Giulio Andreotti che da una base di 40mila euro è stata aggiudicata per 51.600. Importante risultato per un ½ Tornese Trinacria emesso a Napoli durante la dittatura di Garibaldi, isolato su circolare per la Sicilia, che da una base di 10mila euro ne ha realizzati 16.800. Del Regno d'Italia, uno dei “status symbol” del ricercato settore della posta aerea, uno dei 500 esemplari esistenti del Trittico per la Crociera Nord Atlantica di Italo Balbo del 1933 sovrastampato – ma non emesso – per il Volo di Ritorno da New York a Roma: con gomma integra e ben centrato, con base 15mila euro, ne ha realizzati 18mila.

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