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Mercato dell'arte

Asta Bolaffi, la fotografia a Milano ritrova i collezionisti

  • –di Stefano Cosenz

È stata indubbiamente tra le prime della stagione autunnale, ma la più importante vendita all'asta di fotografie d'autore, organizzate in Italia quella che Bolaffi di Torino ha tenuto ieri, giovedì 8 ottobre, a Milano nello Spazio Bigli di Via Bigli. Scelta giusta quella di organizzarla a Milano, ove una folta generazione di giovani professionisti fatta di medici, avvocati, notai oggi preferisce arredare con una bella foto d'autore il proprio studio, preferendola rispetto a un'antica stampa. Sala gremita di collezionisti, galleristi e curatori di fondazioni italiane, ma non solo (anche tedeschi e inglesi) oltre le consuete piattaforme on-line I primi dati, raccolti dalla curatrice dell'asta, e responsabile del dipartimento Fotografia di Bolaffi, Silvia Berselli, indicano un 56% di italiani, un 12% di stranieri, il restante rappresentato dalle piattaforme virtuali. Il fatturato dell'asta che ha proposto 284 lotti provenienti soprattutto da collezioni italiane ha raggiunto 402.500 euro, col 70% dei lotti venduti e il 110% sul valore, ottenuto per l'82% da clienti italiani e il 18% da clienti stranieri.

Questi dati confermano non solo la ripresa del mercato in Italia, ma indicano un avanzamento del gusto ancorato per troppo tempo al dipinto e alla scultura. “Sicuramente la presenza museale è stata assente: d'altronde”, come sostiene Silvia Berselli, “di collezioni permanenti di fotografie in Italia sono ancora ben poche, come il Museo di fotografia contemporanea di Cinisello Balsamo, i grandi spazi museali come il Maxxi di Roma non hanno dipartimenti di fotografia, come invece avviene negli Stati Uniti, basti pensare al Moma e il Met di New York, il County Museum di Los Angeles o il San Francisco Museum of Modern Art, museo quest'ultimo che sta attualmente allargando il proprio dipartimento di fotografia. Sicuramente gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato della fotografia, proprio per la presenza di questi musei che hanno sensibilizzato il gusto del collezionista americano. E gli artisti dello scatto non americani che hanno avuto la fortuna di entrare già nel mercato Usa hanno goduto di un salto delle loro quotazioni”. L'asta Bolaffi ha dimostrato questa tendenza: due stampe vintage di Luigi Ghirri, tra i più ricercati autori della fotografia italiana, appartenente alla scuola emiliana, già ampiamente conosciuto dal mercato americano, Cartolina e Reggio Emilia del 1975, stimate 1.500 e 1.000 euro rispettivamente, hanno ricevuto rilanci in sala fino ad essere aggiudicate per 10mila euro ciascuna. Stampe di Mario Giacomelli, il celebre fotografo dell'iconica serie Pretini, il grande maestro del bianco e nero, pur presente nella collezione permanente del MOMA di New York, con uno scatto della serie Scanno realizzato nell'omonimo paese abruzzese tra il 1957 e il 1959, è abbastanza fermo sulle sue quotazioni: delle stampe proposte in asta il risultato migliore è stato ottenuto da Io non ho mani che mi accarezzino il volto della serie Pretini del 1961-63 (stampa del 1980) aggiudicata per 5.750 euro contro una stima di 3mila. La più celebre foto di Nino Migliori, Il tuffatore del 1951 (stampa 1980), da una base di 2mila euro è volata a 5.500 euro. Risultato eccezionale per cinque stampe fotografiche del celebre Ugo Mulas del 1964, Lucio Fontana, che lo riprendono nel suo classico gesto del taglio di una tela, che da una base di 3.500 euro ne ha realizzati 17.500, indubbiamente ambiti da collezionisti che posseggono già tele del maestro. Nel tema “cinema” uno storico scatto di John Phillips, celebre fotografo francese del Life Magazine, Anna Magnani legge la notizia dell'assassinio di Kennedy del 1963 (stampa anni '80), da una base di 500 euro è volato a 6mila euro! Un importante risultato di firma straniera, del celebre paesaggista Ansel Adams, è rappresentato dalla stampa Moon and Half Dome, Yosemite National Park, che da una base di 5mila euro ha raggiunto 13.750 euro.

Silvia Berselli considera appetibili, perché con quotazioni ancora contenute, le opere sperimentali degli anni '70 di Franco Guerzoni (una stampa serigrafica del 1974, Dal progetto per l'Archeologia “Ear H.Morris” del 1974, ha realizzato 2.500 euro), di Franco Vaccari (20 stampe fotografiche vintage a colori 700 Km di esposizione Modena Graz del 1972, es. 4/60, con base 3mila euro hanno realizzato 5.250 euro) e di Paolo Gioli (una stampa di Paolo Gioli del 1974, Autodissolvimento di un treno Fotofinish è stata venduta per 3.125 euro).

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