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Mercato dell'arte

Da Sotheby's solidi risultati per l'arte contemporanea e post-war a Londra

  • –di Giovanni Gasparini

Il catalogo d'arte contemporanea proposto da Sotheby's la sera del 15 ottobre a Londra ha riportato risultati in linea con le aspettative, con 38 lotti venduti su 53 proposti, pari al 72% per numero e all'83 % per valore, per un ricavo complessivo di 36,3 milioni di £, entro la stima di 32,9-46,2 milioni una volta aggiunte le commissioni, assenti nelle stime.

Il catalogo proponeva due gruppi sostanzialmente equivalenti per numero di lavori del dopoguerra, di artisti scomparsi o con opere di artisti viventi ma risalenti a prima degli anni '90, e di lotti contemporanei di artisti ancora in produzione e opere risalenti agli ultimi 25 anni.

Il primo gruppo ‘storico' di 25 lotti è responsabile per otto dei dieci principali realizzi, a partire dal lotto più caro della serata, una tela di Basquait del 1982 aggiudicata dopo un solo rilancio contro la riserva alla stima bassa di 3,5 milioni di £, pari a 4 milioni con le commissioni, seguito da uno dei tre lavori di Andy Warhol oltre il milione di sterline, un ritratto di Lenin del 1986.

Due dei sette lavori di Warhol in catalogo non hanno trovato compratori, mentre solo uno, ‘Vesuvio' del 1985 proveniente dalla collezione di Ernesto Esposito, ha superato la stima alta prima dell'aggiunta delle commissioni; è stata notata la cospicua assenza in sala del principale dealer del re del Pop, la famiglia Mugrabi.

Aggiudicata dopo un solo rilancio sotto la stima bassa (2,8 milioni con le commissioni) anche una tela minimalista di Anges Martin, soggetta a garanzia diretta della casa d'aste, e un ritratto di Francis Bacon del 1958 a toni scuri venduto a 1,4 milioni di £ dopo un solo rilancio al telefono con personale asiatico della casa d'aste.

Complessivamente nove lotti sono andati aggiudicati dopo un solo rilancio, fra cui anche uno dei due lavori contemporanei fra i primi dieci, una ‘Nurse' di Richard Price del 2006, aggiudicata alla stima bassa di 1,3 milioni grazie alle commissioni.

Fra i primi dieci risultati anche una tela del 1971 dai toni spenti di Gerhard Richter, contesa anche da Amy Cappellazzo fino a sfiorare la stima alta, aggiudicata infine a 2,6 milioni di £, oltre il doppio della precedente vendita in asta quattro anni fa.

Degno di nota anche il record per il recentemente e prematuramente scomparso Gunther Forg, con un grande lavoro del 1988 conteso fino a 509mila £, ben oltre la stima.

Se i ‘classici' hanno fatto cassa, grazie anche ad un gruppetto di dipinti di scuola inglese fra cui spicca l'ottuagenario Auerbach, con due lavori degli anni '60 e'70, omaggiato da una retrospettiva a Tate Britain in corso, gli altri tre record in asta e buona parte delle contese che hanno portato a superare le stime alte si sono concentrate sui 28 lotti di arte contemporanea, a cominciare da una grande tela figurativa di Michael Borremans del 2011 di oltre 3 metri ‘Girl with Duck', contesa fino a 2 milioni di sterline, il doppio della stima alta.

Lungamente contesa anche la costruzione di Isa Genzken rappresentante una finestra in cemento ed acciaio, opera del 1990 stimata 100-150mila £ e aggiudicata infine a 677mila £, nuovo record per l'artista.

Fra le sette opere tridimensionali proposte, oltre a Genzken ha superato le aspettative una vetrina con bambola di Louise Bourgeois del 2001, ‘Mother and Child', che ha triplicato la stima a 1,2 milioni di £; tre i lavori fotografici proposti e cinque quelli su carta, con risultati non brillanti: quattro invenduti (fra cui un lavoro di Gursky e tutti e due i lavori su carta di Cy Twombly) e altrettanti conferme delle stime.

Risultati oltre le stime alte, invece, per diversi nomi nuovi del mercato, apparsi in asta solo negli ultimi due-tre anni: Jonas Wood, Oscar Murillo (inseguito anche da Alma Luxembourg), Brent Wadden (finito probabilmente in Asia) e Cory Arcangel, mentre altri nomi in precedenza favoriti dal mercato sembrano trovare una pausa di riflessione da parte dei compratori, con Alex Israel aggiudicato sotto la stima dopo un solo rilancio e Francis Alys invenduto.

Fra gli invenduti anche l'unico lotto di Christopher Wool proposto, soggetto ad un interesse finanziario della casa d'aste, forse anche a causa della sostenuta offerta di lavori di questo artista nelle aste precedenti.

Fra gli invenduti illustri si annoverano anche una tela cruenta di Jenny Saville, una composizione di Mark Grotjahn, un lavoro astratto di Gerhard Richter del 1984 a toni cupi, una struttura di Dubuffet (entrambi con stime 1-1,5 milioni), ed entrambe le tele di Leon Kossof.

Dei dieci lotti che tornavano sul mercato delle aste dopo meno di dieci anni, ben la metà non ha trovato compratori e solo uno ha superato la stima alta, mentre due non hanno raggiunto le stime basse: una chiara indicazione della preferenza del mercato per opere non speculative.

Sei dei lotti proposti provenivano dalla collezione dell'italiano Ernesto Esposito, con risultati altalenanti: due invenduti (George Condo e Ilya Kabakov) e tre lotti oltre le stime alte, fra cui un enorme lavoro di Anselm Kiefer del 2013 conteso fino a oltre il doppio della stima per finire a oltre 1 milione nelle mani del collezionista-speculatore californiano Stefan Simchowitz, acquirente anche del dipinto di Sean Scully proveniente dalla stessa collezione, per 557mila £, oltre la stima di 350-450mila £.

La settimana delle aste serali a Londra si conclude il 16 ottobre da Christie's.

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