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Mercato dell'arte

Artissima: proposta artistica elevata ma transazioni sulla fascia bassa

  • –di Silvia Anna Barillà e Maria Adelaide Marchesoni

Artissima, Fiera Internazionale d'arte contemporanea, chiude la 22ᵃ edizione con un successo di pubblico e soddisfazione da parte delle gallerie. Ecco in sintesi i numeri della manifestazione: quattro giornate di apertura (una riservata agli addetti ai lavori, tre per il pubblico), 52.000 visitatori, 2mila in più rispetto all'edizione 2014, 207 le gallerie partecipanti, di cui 66 italiane e 141 straniere, emergenti o consolidate, che hanno animato le sei sezioni della fiera, provenienti da 35 paesi.

La maggior parte dei galleristi ha confermato un'atmosfera molto positiva e anche in questa edizione la proposta artistica era qualitativamente molto elevata, con opere sempre più importanti a prezzi elevati che tuttavia non hanno trovato una risposta adeguata da parte del mercato. Gli acquisti “lamentano” i galleristi si sono posizionati su una fascia più contenuta di prezzo (dai 3mila ai 50mila euro), le opere di prezzo più elevato hanno incontrato maggiori difficoltà e le trattative di solito non sono andate a buon fine.

Per Matteo Consonni della Galleria Franco Noero di Torino “quest'edizione ha avuto un'affluenza molto raffinata, collezionisti da ogni parte del mondo, proposte artistiche molto interessanti. Artissima si conferma la fiera più importante in Italia per il contemporaneo. Per noi è andata molto bene, abbiamo venduto diversi lavori tra cui un'installazione di Jim Lambie per 70mila sterline e il giorno dell'opening un lavoro di Darren Bader 31,3 X 36,5 X 8,3 CM (appropriation art), le opere dell'artista sono attualmente in mostra nello spazio di Torino e il range di prezzo è compreso tra 3.500 e 20mila dollari. Abbiamo venduto ¬- prosegue Consonni - alla Fondazione Crt per l'Arte Contemporanea l'opera di Lara Favaretto, LF 15.015,2015, Tavolo in legno, polvere d'oro 24 kt; 79 x 231 x 77 cm (prezzo 30mila euro)” conclude Consonni.

Soddisfatta, ma con moderazione, Raffaella Cortese della galleria omonima che tuttavia ha concretizzato in fiera la vendita di un'opera di Francesco Arena attualmente esposta in galleria a Milano, una fotografia di Marcello Maloberti per 9.500 euro, un lavoro di Kiki Smith per 58mila euro.

Magazzino di Roma ha esposto di Alessandro Piangiamore l'opera Un petalo viola su un pavimento di cemento, 2015 con due dei tre elementi che compongono il lavoro. I tre elementi in cemento (205 x 120 cm caduno) venivano offerti a 24mila euro, mentre quello singolo a 10mila euro. In esposizione anche due installazioni in rame dell'artista Gianluca Malgeri, di cui una venduta per 15mila euro.

Soddisfatto anche Federico Vavassori che ha ceduto un lavoro di Kasper Mũller, appropriation art dell'artista Julian Opie al prezzo di 9mila euro e ha in corso una trattativa che dovrebbe concludersi nei prossimi giorni per un pavimento specchio, anche in questo caso un'opera che “confonde” ovvero un lavoro di un altro artista nella fattispecie Carl André, per 25mila euro.

Una fiera positiva per Pinksummer, per la presenza di collezionisti stranieri, in prevalenza francesi e svizzeri, che hanno manifestato un interesse per le opere esposte. Sul fronte commerciale è andata bene con vendite che hanno interessato diversi artisti. La galleria di Genova presentava uno stand molto ricco di opere, inusuale per un allestimento tipico delle fiere, con diversi lavori tutte allineati su una stessa linea orizzontale. I prezzi oscillavano tra 3.500 euro per una nuova testa aliena di Alis Filiol a 50.000 euro per un'opera preziosa di Superstudio, un collage del ‘69 chiamato “Monumento Continuo”, una delle poche opere in circolazione perché la maggior parte sono al MoMA, al Frac d'Orléans e al Pompidou. Un angolo a parte era occupato da una ragnatela di Tomas Saraceno (25mila euro) che rappresenta una metafora dell'universo. Sempre di Saraceno c'erano dei piccoli lavori (10mila euro) con una ragnatela spruzzata di inchiostro e appoggiata sul supporto. C'erano inoltre delle ceramiche di Georgina Starr, opere di Invernomuto che hanno lavorato sul tema del colonialismo italiano, rimosso dalla coscienza comune; e ancora un'opera di Cesare Viel che riprendeva i ritagli di Matisse; un monocromo di Luca Vitone (6mila euro) realizzato con polvere diluita nell'acqua proveniente da luoghi simbolici del potere in Germania, come il Reichstag e la Bundesbank.

Per Francesca Minini che ad Artissima esponeva opere di Flavio Favelli, Alice Ronchi Armando Andrade Tudela, Becky Beasley, Armin Boehm, Paolo Chiasera, Giulio Frigo, Landon Metz, la fiera è stata positiva sul fronte commerciale con vendite a “prezzi accessibili” tra 4mila e 12 mila euro. I collezionisti hanno anche a ammirato i lavori dei prossimi due artisti in mostra, Armando Andrade Tudela e Landon Metz, un lavoro di quest'ultimo è stato venduto per 15mila euro a un collezionista svizzero.

Tra gli stranieri presenti in fiera Guillame Sultana di Galerie Sultana, giovane gallerista di Parigi che ha appena lanciato lui stesso a fine ottobre una nuova fiera a Parigi, Paris Internationale. “Forse quest'anno ci sono un po' troppi partecipanti - ha commentato - Artissima è sempre stata una fiera di scoperta e ha leggermente perso questo aspetto, ma rimane un'ottima fiera per il modo in cui è curata e per il pubblico”. Alla domanda se sia vero o meno che è una fiera in cui non si vende, il gallerista ha risposto: “Non è una fiera così cara, quindi la pressione non è così alta. Noi abbiamo sempre incontrato molte persone nuove e questo è molto importante”. Nello stand presentava l'artista americana Jacin Giordano con dipinti fatti di fili e incisioni nella pittura per 6mila-9mila euro.

Antoine Levy, della galleria omonima Antoine Levy di Parigi esponeva Alina Chaiderov, l'artista che ha vinto premio Illy Present Future. L'artista, nata nel 1984 in Russia ma poi trasferitasi in Svezia, mette il minimalismo al servizio della rappresentazione di sé. La sua opera prende spunto dalla sua memoria o dalla memoria collettiva. “Non ci aspettavamo il premio - dichiara il gallerista - volevo mostrare questa artista a Torino per l'uso che fa dei materiali e il riferimento all'opera di Boetti Un metro cubico di materiali che riprende in modo ironico. Ha 32 anni, attualmente una personale nella galleria a Parigi, avrà una collettiva al Pori Art Museum in Finlandia”. Entrambe le opere sono state vendute il giorno dell'inaugurazione, prima dell'annuncio del premio: una è andata al Museo Ettore Fico (prezzo 6.000 euro) e l'altra a un privato (4.500 euro).

La galleria Chert di Berlino presentava le opere di tre artisti: David Horvitz, Carla Scott Fullerton e Vanessa Safavi. Di David Horvitz è stato venduto un lavoro per 1.600 euro della serie composta da alcuni vasi di vetro, presentati la prima volta per la sua mostra personale al New Museum di New York, nel 2014. Questi fanno parte di una più ampia serie di oggetti in vetro soffiato. Horvitz ha collezionato piccoli pezzi di vetro liscio, satinato dal mare e trascinato sul bagnasciuga in diverse spiagge di New York e delle aree circostanti. Da questi frammenti sono stati fabbricati nuovi vasi, nonostante le difficoltà incontrate nel processo di rifusione dei frammenti, causate dalle diverse densità e dalla rapida coagulazione nel caso della lavorazione del vetro soffiato. Riportando il vetro alla sua forma originale, Horvitz ha dato vita a degli oggetti ordinari che, tuttavia, portano i segni della trasformazione che hanno subito e potrebbero, teoricamente, rompersi da un momento all'altro, proprio a causa della loro tensione intrinseca.

Ad Artissima non sono mancate le installazioni, sempre molto presente la fotografia mentre il video rimane un media difficile per una fiera.

Tra le poche proposte video l'opera di Lili Reynaud-Dewar presente all'ultima Biennale di Venezia all'Arsenale, esposta da Emanuel Layr di Vienna che presentava anche le opere mix media di Philipp Timischl All Else Confusion, 2015 UV-Direct Print, acrilico su tela e Flatscreen with Hd Video 2'24” 230 x 107 x 5 cm PT/S 8) venduta per 9.200 euro. La galleria Emanuel Layr esponeva anche l'opera Untitled (Lull),2015 dell'artista Julien Bismuth (1973, Parigi), che si è aggiudicato il premio Prix K-Way Per4m ex equo con Christian Falsnaes (1980, Copenhagen), con l'opera “Rise”, 2014, della galleria Psm di Berlino. Falsnaes era tra i candidati al Premio della Neue Nationalgalerie 2015 di Berlino, vinto da Anne Imhof che a Torino si è aggiudicata il Premio Fondazione Ettore Fico, istituito nel 2009 per valorizzare e promuovere il lavoro dei giovani artisti ed era presentata dalla galleria Isabella Bortolozzi, Berlin, Main Section.

La galleria Psm presentava anche l'artista danese Sophie Erlund con opere che interpretano l'architettura come sinonimo del corpo e della mente umana, Nathan Peter e la rumena Anca Munteanu Rimnic con un'opera da una nuova serie di lavori realizzati con specchi ricoperti di organza dipinta (prezzi tra 2.400 e 6.000 euro).

Molto apprezzata anche la sezione Back To The Future, che quest'anno ha cambiato focus: “prima si concentrava sugli anni ‘60, ‘70, ‘80, ora solo sul decennio 1975-1985” ha spiegato la coordinatrice della sezione Eva Fabbris. “È una sezione basata sulla ricerca, la cosa migliore è quando ci propongono artisti che non conosciamo e che studiamo partendo dalla proposta. Quest'anno abbiamo pensato ad una selettività ancora più radicale concentrandoci su un decennio particolarmente scivoloso e non ancora studiato, che riprende le seconde avanguardie e le traduce con indicazioni più estetiche e meno ortodosse. È un decennio in cui gli artisti introducono una maggiore soggettività rispetto al rigore geometrico del minimalismo” conclude Fabbris.

Tra gli stand suggeriti dalla curatrice quello di Mirko Meyer, di Colonia che ha dichiarato: “mi aspettavo delle vendite perché ho raccolto queste opere molto importanti di Clegg & Guttman grazie al rapporto personale della mia famiglia con gli artisti (il padre è collezionista e gallerista di fotografia classica), ma non mi aspettavo tanto successo: il primo giorno ho venduto quattro fotografie a musei tedeschi e olandesi e una ad un'ottima collezione privata”.

“Dieci anni fa - prosegue il gallerista - ad Artissima non avevo venduto, in Italia in generale non è semplice, ma questa volta grande successo”. Una delle opere (da 50mila euro) viene dal salotto di casa del padre, e accetta di vendere solo se trova una giusta destinazione. I due artisti sono ancora sottovalutati. Le nature morte sono vendute tra 7mila e 15 mila, un altro grande ritratto del gallerista e del padre viene offerto a 25mila euro.

Infine le acquisizioni effettuate ad Artissima dalla Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea Crt per essere concesse – come l'intera collezione della Fondazione – in comodato gratuito al Castello di Rivoli e alla Gam – Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Il Comitato Scientifico, composto da Carolyn Christov-Bakargiev, Manue Borja-Villel, Rudi Fuchs e Sir Nicholas Serota, che ha acquistato 15 opere (vedi elenco qui sotto) di valore commerciale complessivo di circa 450mila euro.

Opere acquisite a favore del Castello di Rivoli e della Gam
Sei video di Lili Dujourie – Hommage a…I,1972, canale singolo, Dvd, 4:3, bianco e nero, 20', ed. 4/7, Galleria Micheline Szwajcer
Bracha L. Ettinger, Eurydice nu descendrait n. 2, 2006-2013, Olio su carta montata su tela, pezzo unico; 27 x 27 cm, Gallleria Braverman
Bracha L. Ettinger, Ophelia Meduza n. 2, 2006-2013, Olio su carta montata su tela, pezzo unico;27 x 24 cm, Galleria Braverman
Lara Favaretto, LF 15.015,2015, Tavolo in legno, polvere d'oro 24 kt; 79 x 231 x 77 cm, Galleria Franco Noero
Leticia Parente, Preparacao, 1975, Video, 3'31”, ed. 4/8 + 2 a.p., Galleria Jaqueline Martins
Leticia Parente, Preparacao II,1976, Video, 7'41”, ed. 3/8 + 2 a.p., Galleria Jaqueline Martins
Leticia Parente, Marca registrada, 1975, Video, 10'33”, ed. 6/8 + 2 a.p.,Galleria Jaqueline Martins
Leticia Parente, Tarefa, 1982, Video, 3', ed. 3/8 + 2 a.p., Galleria Jaqueline Martins
Alexandra Sukhareva, The applied malicious object, 2014, Soluzione d'argento, vetro, metallo, vernice acrilica; 1 pezzo 60 cm diam, 2 pezzi 40 cm diam., Galleria Apalazzo
Nanda Vigo, Frammenti di riflessione (Exoteric gate), 1976, Neon, ferro, collegamenti elettrici. 145 x 145 x 20 cm; 200x 140 x 85 cm, Galleria Ravizza -Cà di Frà
Piero Gilardi, May days in Turin, 2015, DVD, 40', ed. 2/5, Galleria Guido Costa

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