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New York, successo per i maestri dell'arte latino-americana moderna…

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Mercato dell'arte

New York, successo per i maestri dell'arte latino-americana moderna

  • –di Silvia Anna Barrilà

Nella sua mappa costruttivista “ Composition Nord - Art Constructif” del 1931, l'uruguayano Joaquín Torres-García (1874-1949) stravolge l'ordine universale - esemplificato in una griglia astratto-geometrica dai toni austeri ma ricca di simbolismi precolombiani - e sposta il nord a sud, sfidando così il lungo predominio dei centri artistici europei e nordamericani e affermando un nuovo modernismo che si irradia dall'America meridionale.

Oggi il MoMA di New York, tempio dell'arte occidentale, gli dedica una retrospettiva (fino al 15 febbraio 2016), mentre all'asta, sempre a New York, la sua opera simbolo dell'affermazione dello status dell'arte latino-americana passa di mano per 2,1 milioni di dollari, un record. Oltre a questo, Christie's ha battuto altri 16 record per artisti latino-americani il 20-21 novembre, e ha realizzato un totale di quasi 25 milioni di dollari, con 200 lotti che hanno trovato un compratore su 276 offerti, vale a dire il 72% di venduto per lotto e l'81% per valore, in linea con i risultati della stessa asta l'anno scorso.

Nelle tre aste che le tre maggiori case d'asta internazionali Christie's, Sotheby's e Phillips hanno dedicato all'arte latino americana a New York dal 18 al 21 novembre, sono state aggiudicate 325 opere d'arte latino-americana per un totale di 47 milioni di dollari (dati Artprice.com). Un mercato sfaccettato, che si muove diversamente a seconda dei paesi che compongono il continente, e che abbraccia vari secoli di storia dell'arte, da quella moderna ai giorni nostri.

Se quello di Torres-García è stato il top lot della settimana, accanto a lui altri maestri dell'arte latino-americana moderna hanno superato il milione di dollari: il messicano Rufino Tamayo (1899-1991), famoso per le sue fette di anguria che rimandano al piacere dei sensi ma anche ai riti sacrificali e alla luna, ha segnato il prezzo più alto dell'asta di Sotheby's (19 novembre) con l'opera tarda “Bañistas en Cancún”, del 1988, venduta per 1,6 milioni di dollari.

L'artista con il fatturato più alto dei tre giorni è stato Botero con 6,8 milioni di dollari per 22 opere vendute su 34 offerte. Dieci opere del cileno Roberto Matta (1911-2002) offerte da Sotheby's e Christie's hanno realizzato 2 milioni di dollari. Sette dipinti del cubano Wilfredo Lam, che in questo momento è in mostra al Pompidou https://www.centrepompidou.fr/en di Parigi (fino al 15 febbraio 2016), hanno realizzato 2,6 milioni di dollari. Il prezzo di martello medio delle tre aste è stato pari a 144mila dollari.

In totale Sotheby's ha totalizzato 21,1 milioni di dollari, con il 67,2% di venduto sia per lotto che per valore, risultato inferiore alla stessa asta dell'anno scorso, quando la casa d'aste celebrava i 35 anni del dipartimento di arte latino-americana e disperdeva la collezione del magnate messicano Lorenzo H. Zambrano.

Da Phillips il 18 novembre, invece, è andata all'asta l'arte latino-americana contemporanea. Il realizzo totale è stato di 6,8 milioni di dollari con l'84% per valore e il 66% per lotto (un po' superiore al risultato dell'anno scorso). Il top lot è stato un'opera della brasiliana Beatriz Milhazes (1960), “O Moderno”, del 2002, venduta per 1.265.000 dollari; nel 2011 era stata acquistata da Phillips a Londra per 1.139.987.

Ancora fino al 2 dicembre i collezionisti di arte latino-americana possono comprare online opere degli artisti più noti nell'asta digitale di Christie's “In the Flesh: The Nude in Latin American Art”, dedicata al nudo.

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