
Con l’approssimarsi delle feste natalizie, si concentrano le vendite nazionali dedicate a quegli oggetti che possono considerarsi regali di lusso per sé o per chi ci è vicino, come i gioielli, gli orologi, bottiglie di vino pregiato, capi di moda vintage o rare monete e antiche affrancature ancora mancanti nelle proprie collezioni. E il mese di novembre ha registrato molte di queste aste in Italia con il miglior risultato ottenuto dal settore dei gioielli, per i Rolex nel settore degli orologi da polso e per i vini della leggendaria cantina di Luigi Veronelli.
Il 14-15-21 e 22 novembre si è tenuta presso Meeting Art di Vercelli un’asta di orologi moderni e d’epoca con un fatturato di 1.458.042 euro e con il 68,86%. Il miglior risultato è stato ottenuto dai Rolex: un Oyster Cosmograph Daytona ref. 6263 del 1976, in acciaio, lunetta nera con scala tachimetrica smaltata, quadrante bicolore nero e argentato, base 25mila euro, realizzo 38.130, mentre un Oyster Perpetual Date Submariner ref. 16610, in acciaio, lunetta nera graduata, quadrante nero con indici e lancette luminescenti, realizzato per Tiffany con certificato originale e astuccio di quest’ultima maison, con base 20mila euro, ne ha realizzati 34.440.
Un risultato eccezionale quello della terza asta di vini rari e pregiati organizzata da Bolaffi in collaborazione con Slow Food Editore che si è svolta a Torino il 17 novembre: fatturato di 922mila euro con oltre l’86% di lotti venduti, nuovo record per il dipartimento di vini della maison torinese. In sala rinomati ristoratori provenienti da tutta Europa, collezionisti americani e asiatici. È andata a ruba la selezione dei vini piemontesi, veneti e toscani provenienti dalla storica cantina privata di Luigi Veronelli, che ha registrato il 100% di lotti venduti e un realizzo totale di 181mila euro, tre volte la base d’asta complessiva. Tra questi, il top lot è stato l’insieme di 11 bottiglie di Barolo Bruno Giacosa 1971 (Rocche di Castiglione Falletto riserva speciale etichetta rossa) acquistate a 17.500 euro a fronte di una base di 1.700 euro. Contese anche le nove bottiglie di Barbaresco Santo Stefano di Neive 1964 Bruno Giacosa (riserva speciale etichetta rossa) che partite da 1.300 euro hanno sfiorato i 10mila o come le sette di Brunello di Montalcino, Case Basse Soldera 1983, aggiudicate a 5.500 euro, quattro volte la base d’asta. Tra i vini francesi, un assortimento di 12 bottiglie Domaine de la Romanée Conti 1190 aggiudicate al telefono a 42.500 euro.
L’asta di Fine Jewels battuta da Cambi Casa d’aste di Genova ha totalizzato il 17 novembre 930.000 euro e ha visto nelle pietre preziose le migliori e più elevate aggiudicazioni: top lot un diamante circolare di 17,52 carati che da una stima di 100-130mila euro ne ha realizzati 208.750, un diamante taglio rettangolare di 4,44 carati partendo da una stima di 30-35mila euro ha raggiunto i 65mila e uno smeraldo di Colombia di 7,10 carati, montato su anello con diamanti taglio brillante e huit-huit ha realizzato 45mila euro contro una stima di 35-40mila. La vendita degli orologi da polso e da tasca al suo esordio presso Cambi Casa d’aste ha superato i 340mila euro con due highlights: un orologio da tasca in oro rosa Audemars Piguet No.4172 del 1892, con ripetizione dei minuti, grande e piccola suoneria, calendario perpetuo, fasi lunari e funzione di cronografo, con il suo Certificato Originale, ha realizzato 106.250 euro contro una stima di 70-90mila., mentre un orologio da polso Rolex Oyster Cosmograph Daytona, “Big Red”, ref.3263 del 1979, in acciaio, cronografo con scala tachimetrica, scatola e garanzia originale è stato lungamente battuto sino a raggiungere i 41mila euro da una base di 18-25mila.
Positiva l’asta di antiche monete organizzata il 18 novembre da Varesi di Pavia che ha totalizzato 1.136.600 euro a fronte di una base d’asta di 779.430 col 74% di lotti venduti. Come ha illustrato il titolare della Casa Alberto Varesi: “si è riscontrato un notevole afflusso di persone in sala e moltissime offerte dall’Italia e dall’estero: molto bene sono andati gli aurei sabaudi e bene le monete di zecche italiane coniate dal medioevo al periodo preunitario, mentre è stato registrato un trend negativo per la monetazione antica (greche e romane) dovuto, con tutta probabilità, ad un perdurare di incertezze di natura normativa”. I due top lot: una moneta da 20 lire oro del 1902 di Vittorio Emanuele III, stimata 30mila euro, ha realizzato 38.280, mentre dello stesso re un 100 lire oro del 1937 con stima 30mila euro ne ha spuntati 37.120.
L’asta di gioielli organizzata il 19 novembre da Minerva Auctions è stata, come dichiarato dagli stessi esperti, la migliore della stagione della casa romana e di sempre del reparto, con un fatturato di 1.189.312,5 euro (60% di venduto, 70% sul valore). Il bracciale serpente di Bulgari è stato il top lot della vendita (stima 50-70mila euro, realizzo 125mila), segnando un record di vendita per un oggetto con queste caratteristiche. Il bracciale della celebre antica oreficeria romana di Castellani, stimato 4-6mila euro, è volato a 40mila.
Presso Il Ponte Casa d’aste di Milano, l’asta di gioielli del 24 novembre ha realizzato un fatturato di 1.714.250 euro (80,15% di lotti venduti, oltre il 90% del venduto sul valore). Così ha commentato l’esperto: “con questi dati si consolida l’orientamento del mercato verso gioielli importanti e di grande qualità, confermando la decisa ripresa del settore con tanti acquirenti sia nazionali che internazionali che, a fronte di stime corrette ma comunque concorrenziali, si sono dati battaglia in una gara serratissima in sala, al telefono e on line. La rarità delle pietre e delle perle, la purezza, la caratura, la lavorazione sono le caratteristiche più ricercate e richieste e sono quelle che garantiscono un sicuro venduto ed un risultato certo”. Un paio di orecchini pendenti in oro bianco con due diamanti e perle naturali di acqua salata a forma di goccia ha realizzato 400mila euro contro una stima di 160mila, mentre una spilla in oro bianco e platino con sei volute di brillanti (6 carati in totale) e un brillante centrale di 13,15 carati ha spuntato 150mila euro contro una stima di 80mila. Molto più contenuta l’asta di orologi del 25 novembre, con un fatturato di 100.075 euro (64,20% di lotti venduti). Il 26 novembre si è tenuta infine l’asta vintage, con un fatturato i 110.887,50 euro (68,28% di lotti venduti). Così l’esperto ha commentato: “i brand internazionali Chanel, Hermes e Louis Vitton hanno riscosso il maggior successo sia su scala nazionale che oltre confine. Tra i top lot si segnala la Shoulder Bag color vinaccia della Hermes venduta a 4.750 euro e il servizio di piatti e tazzine in porcellana della stessa maison venduto per 1.750 euro. Ottimi risultati anche per il marchio italiano Roberta di Camerino come una borsa Bagonghi battuta per 2.375 euro partendo da una valutazione di 200-300. Molto richiesti i lotti di cravatte Hermes e la bigiotteria Chanel”.
Una delle più note case d’asta filateliche in Italia, Vaccari di Vignola (Modena), ha tenuto il 14 novembre una vendita di filatelia e storia postale, fatturando 258.784 euro con il 57% di venduto (sui 1.004 lotti proposti) e un incremento medio sul prezzo base del 32%. Come hanno segnalato gli esperti, “sono andati bene o molto bene gli Antichi Stati, ad esclusione del Regno di Sardegna. Meglio di tutte si sono rivelate le collezioni di Napoli e a seguire di Modena, e un’attenzione per i francobolli italiani, in particolari quelli del XIX secolo, da parte di clienti stranieri, Nord America, Europa (inclusa la Russia), Asia, Egitto ed Australia, assente il Centro e il Sud America”. Tra i realizzi più interessanti, un giornale “Illustrirte Zeitung” di Lipsia del 3.12.1864, in ottime condizioni di conservazione, affrancato con segnatasse per giornali da kr.1 nero del Lombardo Veneto, annullato “I.R. Dogana Principale di Verona” ha realizzato 6.850 euro, mentre una lettera affrancata con alcuni dei celebri francobolli siciliani del 1859 (una coppia del ½ grana arancio scuro II tav. e da un 2 grana azzurro I tav.) e spedita da Palermo a Napoli il 13.4.1859 ha realizzato 9.200 euro.
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