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Mercato dell'arte

Aste italiane, dicembre premia l'antico, il design, la grafica e l'arte italiana del secondo dopoguerra - Foto

  • –di Stefano Cosenz
Wannenes
Wannenes

Nel mese di dicembre, le aste nazionali hanno premiato l'arte cinese grazie alla sempre sostenuta richiesta di collezionisti asiatici, il design del XX secolo, in particolare Max Ingrand e con un nuovo record per Gio Ponti, artisti del nostro dopoguerra in particolare di Pittura Analitica, Pop Art italiana e Arte astratta italiana. Buona performance per una monumentale opera museale di Luca Giordano di fine Seicento.

Un interessante catalogo di Wannenes di Genova ha raccolto in un'unica asta del 1° e 2 di dicembre gioielli, tappeti e tessuti antichi, dipinti antichi e del XIX secolo che hanno realizzato complessivamente 2.620.369 euro (di cui 631.432 euro solo per i gioielli, settore che sarà trattato a parte in un servizio separato) con una percentuale di lotti venduti del 51,8% e del 91,8% sul valore. Il fil rouge che ha caratterizzato la vendita è quello di una scelta selettiva e attenta non solo al valore intrinseco dell'opera, ma anche al suo autore e al contesto storico artistico a cui appartiene. L'offerta di Dipinti Antichi e del XIX secolo e l'importante qualità di alcuni lotti con esiti a livello internazionale dimostrano il buono stato di salute del settore, che ha registrato da solo un fatturato di 1.938.368 euro (70,3% di lotti venduti, 149,6% sul valore), due lotti venduti sopra i 200mila euro, uno sopra i 100mila e 19 tra 10 e 30mila. Top lot, la monumentale Vocazione di San Pietro e Andrea di Luca Giordano del 1690, 240 x 379 cm, ove l'artista, stemperato il naturalismo caravaggesco in colorismi d'impronta veneta, guarda alla maturità romana di Raffaello, venduto per 272.800 euro. La pittura dell'Ottocento ha come top lot una tela di grande qualità, ma di autore sconosciuto, raffigurante La cartomante, una sinuosa fanciulla all'interno di un harem intenta alla lettura delle carte, venduta per 32.240 euro. Nel settore Tappeti e Tessuti Antichi si è affermato con 8.680 euro un Sa'uj Bulagh kurdo del Nord Ovest della Persia del 1825, 245 x 150 cm, dal caratteristico senso tribale, per il quale sono conosciuti, con cinque medaglioni sullo stesso asse longitudinale contornati da numerose forme geometriche e animali multicolori e di straordinaria qualità della lana.

Dal 14 al 16 dicembre è stata la volta, presso la stessa casa genovese, di una vendita di Asian Art, Arte moderna e contemporanea, Stile Italiano e Design, con un fatturato totale di 2.101.337 euro, con una percentuale di lotti venduti del 56,4% e col 97,4% sul valore. Il catalogo di Asian Art presentava diverse proprietà italiane ed europee, compresa quella del “Console italiano in Cina tra il 1907 e il 1939” che ha fatto registrare il 50,5% di lotti venduti e il 98% sul valore. Top lot dell'asta un'importante figura di Guanyn in Blanc de China cinese del XVII secolo della bottega di He Chaozong del 1610-1640 battuto per 93mila euro, seguita ex equo da un raro vaso cinese di forma Yen Yen in porcellana “famiglia verde”, dinastia Qing, epoca Kangxi (1662-1722) e da una scatola in lacca rossa con decoro Tixi a rilievo, dinastia Yaun (1279-1638) firmata “Zhang Cheng Zao” entrambe esitate a 86.800 euro. Nella vendita di arte moderna e contemporanea un pastello, matita, carboncino e cera su carta del 1981, 148 x 245 cm, di Christo, fra i maggiori rappresentanti della Land Art, è stato aggiudicato per 136.400 euro: rappresenta The Mastaba of Abu Dhabi (Project for United Arab Emirates), un progetto del 1977 per una scultura alta 150 metri, profonda 225 e larga 300 metri con pareti inclinate e realizzate con 410.000 barili multicolori a formare un mosaico di colori scintillanti in omaggio all'architettura islamica. Il settore dello Stile Italiano (54,7% di lotti venduti, 112,9% sul valore) ha registrato come top lot un set da camino anni '70 esitato a 2.728 euro, mentre il Design (72,4% di lotti venduti, 167% sul valore) ha avuto come top price il tavolo da salotto di Max Ingrand mod. 1774 di Fontana Arte anni '60, con le sue forme morbide e il piano dorato, venduto per 37.200 euro.

Il Ponte Casa d'aste di Milano ha tenuto il 16 dicembre un'asta di arte moderna e contemporanea, che ha chiuso un'annata con ben 24 aste e un risultato complessivo di 20,6 milioni di euro. La vendita ha fatturato 4.231.000 euro con il 93% dei lotti venduti. Tra i top lot, l'opera Eros II di Igor Mitoraj ha realizzato 200mila euro e l'opera Homage to the Square: Arid Land di Josef Albers è stata battuta per 281.250 euro. Il direttore del dipartimento Freddy Battino ha commentato: “l'asta è stata particolarmente soddisfacente con cinque artisti che hanno realizzato record personali d'asta, Bice Lazzari (11.875 euro), Andrea Cascella (26.250 euro), Carlo Battaglia (18.750 euro), Paolo Icaro (27.500 euro), Gianfranco Baruchello (56.250 euro). In particolare le aggiudicazioni con record storici d'artista di Carlo Battaglia e Baruchello, artista presente con ben sette opere, hanno confermato la crescente attenzione dei collezionisti per la Pittura Analitica. Ottime performance per la Pop Art Italiana con le opere di Tano Festa, Lucio Del Pezzo e Lombardo confermando il buon momento di questa stagione. Da notare inoltre il forte risveglio dell'Arte Astratta Italiana con Reggiani (48.750 euro) e Rho (30.000 euro)”. Attiva la partecipazione online e variegata la presenza di acquirenti internazionali in sala (sia collezionisti privati che galleristi) provenienti non solo dall'Europa (compresa Serbia, Polonia e Svizzera), ma anche da Stati Uniti, Cina, Giappone, India, Venezuela, a conferma dell'interesse degli stranieri per le opere dei nostri artisti moderni.

Con l'asta Fine Design tenuta da Cambi di Genova il 18 dicembre, con un fatturato di 2.000.650 euro, 45% di lotti venduti, 110% sul valore, assegna la leadership nazionale in questo specifico settore alla casa d'aste genovese. La vendita ha registrato un nuovo record assoluto per Gio Ponti con la vendita per 385mila euro del tavolo basso con struttura in legno e supporti in ottone e piano in marmo, realizzato per l'Antica Quadreria Palazzo Contini Bonacossi di Firenze nel 1930. Una coppia di lampade da tavolo firmate Max Ingrand di produzione Fontana Arte del 1965, a schermo girevole di metallo nichelato e spazzolato e cristallo satinato con base in cristallo sfaccettato alla mola, sono state aggiudicate per 94mila euro partendo da una stima di 8-10mila. L'asta di Fine Chinese Works of Art (arte cinese) che ha fatturato 2.281.000 euro, 40% di lotti venduti, 73% sul valore si è tenuta il 15 dicembre. Anche in quest'incanto di Cambi il top lot è rappresentato da una grande ed importante figura di Guanyin seduta su roccia intagliata in legno dipinto, Cina, dinastia tardo Ming o inizio Qing venduta per 260mila euro, mentre una grande ed importante figura di Bodhisattva Maitreya in bronzo dorato, Tibet, Dinastia Song, XIII secolo, è stata aggiudicata per 112mila euro.

Anche Pandolfini di Firenze ha tenuto il 3 dicembre un'asta di arte orientale nel segno di coralli, avori e porcellane con un fatturato superiore a 500mila euro e realizzando il 213% del monte stime. Top lot della vendita è risultato il Gruppo scultoreo in corallo rosso, cinese del XIX secolo fine Dinastia Qing, raffigurante due vasi affiancati e avvolti da rami di fior di loto sui quali poggiano due piccoli scoiattoli, su una base in avorio scolpita a boccioli di fior di loto, che dopo una lunga serie di rilanci è stato aggiudicato a 45mila euro, oltre cinque volte la stima. Un grande dipinto su carta riportata su tela firmato dall'artista cinese Yuan Jiang, attivo tra il 1690 e il 1730, che raffigura un palazzo all'interno di un paesaggio, è passato di mano per 33.750 euro partendo da una stima di 4-6mila. Tra le porcellane, un vaso “HU” in porcellana Doucai decorata con motivi di ramage floreali e piccoli volatili, risalente alla Dinastia Qing, periodo e marchio Guangxu, venduto per 32.500 euro, oltre il 50% della stima. L'asta di Pandolfini del 15 dicembre di arte moderna e contemporanea, preceduta da quella di Design e Arti Decorative del XX secolo, hanno sfiorato il milione di euro, con una percentuale di realizzo superiore al 200% rispetto alle stime: esse hanno chiuso un anno che ha registrato un totale di vendite per la casa fiorentina di 25.250.000 euro. Top lot della vendita di arte moderna e contemporanea è stato, con una certa sorpresa, La Riviera di Menez-Hom, un olio su cartone placcato su legno di Gino Rossi, attivo nella prima metà del Novecento, aggiudicato per 93.750 euro a fronte di una stima di 15mila. Il grande interesse per il pittore veneto è decretato dagli ottimi risultati di altre sue opere, Natura morta con ventaglio, olio su cartone battuto per 55mila euro, e Foglie di fiori, un altro olio su cartone venduto per 40mila euro. Il bronzo Torse Fruit di Jean Arp è passato di mano per 87.500 euro, equivalente a quasi il 600% della stima, dopo un'accesa gara tra i numerosi compratori collegati per telefono. Nel settore del Design hanno suscitato grande interesse le opere di Marzio Cecchi, architetto fiorentino eclettico e innovativo, in particolare la Scrivania Diapason, un monoblocco in acciaio, venduta per 13.750 euro.

Tre aste, di dipinti antichi e del XIX secolo (il 9 dicembre), di fotografia (il 10) e di arte cinese, asiatica e islamica (l'11) sono state organizzate a Brescia presso Capitolium Art realizzando rispettivamente 171.837 euro (28,4% di lotti venduti), 49.898 euro (20,9%) e 418.780 euro (36,8%). Giorgio e Gherardo Rusconi, titolari della Casa, così hanno commentato: “L'arte orientale gode un mercato quasi esclusivamente cinese, la fotografia e l'antico, nonostante l'abbassamento drastico dei prezzi, continuano a concentrare l'interesse su lotti che presentano caratteristiche di spiccata rarità e si rivolgono a un pubblico geograficamente molto variegato. Questi ultimi due settori, estraniandosi dalle mode di mercato, offrono dunque interessanti spunti d'investimento che al momento vengono colti soltanto in parte”. Un'importante statua in bronzo dorato raffigurante Tara Bianca, Nepal, XV secolo o posteriore, alta 21,5 cm, è stata aggiudicata per 51mila euro a fronte di una stima di 13-18mila.

Infine Minerva Auctions di Roma ha organizzato a dicembre due aste, il 2 quella dedicata alla Fotografia (fatturato 70mila euro, 30% dei lotti venduti) e il 10 quella dedicata alla Grafica (fatturato 162.500 euro, 60% dei lotti venduti). Fabio Bertolo, responsabile della casa, ha così commentato: “il catalogo dell'asta di fotografia, nonostante la grande qualità della selezione proposta, sicuramente la migliore, insieme alla recente vendita Bolaffi, non ha riscosso i risultati auspicati per una concomitanza di cause: la vendita è avvenuta a ridosso dei fatti di Parigi, i clienti avevano già comprato massicciamente in altre vendite italiane e straniere, la piazza di Roma non si dimostra così efficace e decisiva per questo genere di mercato, diversamente da Milano. L'asta di Grafica contemporanea è stata invece una felice sorpresa, con una sala piena di piccoli e medi collezionisti allettati dall'idea di arricchire la loro collezione con opere di qualità a prezzi giusti o, a due settimane da Natale, a puntare su un regalo diverso, bello e originale”. Il catalogo dell'asta di Grafica presentava in copertina Three studies for a Self-Portrait di Francis Bacon del 1981 che è stato venduto per 13.750 euro.
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