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Italiani degli anni '60 in testa da Dorotheum nel 2015 -

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Mercato dell'arte

Italiani degli anni '60 in testa da Dorotheum nel 2015 - Foto

  • –di Silvia Anna Barrilà
Jan Brueghel I
Jan Brueghel I



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Anche da Dorotheum il 2015 è stato dominato dal contemporaneo, e in particolare dagli anni ‘60. Le due aste di arte contemporanea organizzate durante l'anno passato hanno realizzato il totale più alto della storia della casa d'aste austriaca, dato che però non viene rilasciato, così come non viene svelato il fatturato totale dell'anno sebbene affermino sia stato il migliore della storia della casa di Vienna. Le opere d'arte che hanno dato i migliori risultati dell'anno sono state una Superficie blu di Castellani del 1960, venduta per 965.000 euro da una stima di 450.000-650.000, e un Busto di donna in terracotta di Lucio Fontana del 1949, venduto per 588.533 euro, da una stima di 160.000-220.000.

Anche altri artisti dell'Avanguardia italiana degli anni ‘60 hanno ottenuto aggiudicazioni di rilievo. Tra questi Agostino Bonalumi (442.200 euro), Giuseppe Uncini (253.100 euro), Gino De Dominicis (222.600 euro) e Dadamaino (204.300 euro), Paolo Scheggi (393.400 euro), Mauro Staccioli (204.300 euro, record mondiale). Una scultura di Fausto Melotti ha raddoppiato le aspettative raggiungendo 369.000 euro.

Il top lot dell'anno, però, e l'unico a superare la soglia del milione, è stato un'automobile d'epoca: una Shelby Cobra del 1963 che è passata di mano per 1.012.000 rispetto ad una stima di 965.000-1.250.000 euro. Anche nel settore dei veicoli classici e automobilia Dorotheum ha registrato un totale record, non rivelato, con un venduto del 95%. Ottimi risultati anche per le automobili italiane: una Ferrari 250 GT Pininfarina Coupé del 1960 ha raggiunto i 572.000 euro, mentre una Lancia Stratos HF del 1974 è stata venduta per 379.500 euro.

Bene anche il settore di gioielli e orologi, dove i risultati migliori sono stati dati da un raro anello con zaffiro Kaschmir (515.400 euro), un anello con zaffiro Burma non trattato di 14,57 ct. (222.600 euro), e un anello solitario con un brillante “Fancy Yellow Natural Color“ di 16,98 ct (320.200 euro).

Tra i maestri antichi i più richiesti sono stati gli Fiamminghi: per esempio, Pieter Coecke van Aelst, noto come artista e arazziere a cui il Metropolitan di New York ha dedicato la prima grande mostra tra la fine del 2014 e l'inizio del 2015. Il suo trittico con l'Adorazione dei Re Magi è stato venduto per 588.533 euro rispetto ad una stima di 100.000-150.000 euro. Il ritratto di Filippo Guglielmo d'Orange di Frans Pourbus il Giovane, grande ritrattista fiammingo del Cinque-Seicento, ha raggiunto i 575.516 euro da una stima di soli 40.000-60.000 euro (record per l'artista).

Richiesti anche i Brueghel: Un tondo di Pieter Brueghel il Giovane di soli 19,1 cm di diametro rappresentante l'interessante motivo della coppia a pesca (che probabilmente nel Seicento aveva un significato anche erotico), un dipinto di qualità museale finora conservato in una collezione privata belga in cui si trovava sin dall'inizio dell'Ottocento, ha raggiunto un prezzo di 552mila euro rispetto ad una stima di 180mila-220mila. Il “Risposo vicino al mulino” di Jan Brueghel Il vecchio è stato venduto a 523mila euro.

“Un anno forte, straordinario, eccellente per la nostra casa d‘aste” conclude l'amministratore delegato di Dorotheum Martin Böhm, “lo dimostrano le alte percentuali di vendita (sebbene non specifichi se per valore o numero di lotti, ndr), le straordinarie offerte in asta e i tanti risultati record. La nostra particolare attenzione rimane rivolta all'arte contemporanea.” Peccato che la trasparenza non sia all'altezza dei risultati dichiarati.

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