In queste ultime settimane Tad Smith, Presidente e Ceo di Sotheby's ha sorpreso gli investitori mettendo a segno alcune operazioni strategiche (acquisto della società di art advisory AAP di Amy Cappellazzo per 85 milioni di dollari) e altre comunicazioni al mercato, come la decisione di non pagare il dividendo trimestrale, la guidance per il quarto trimestre e l'ulteriore aumento dell'operazione di buyback di 200 milioni di dollari, oltre all'ennesima ristrutturazione della forza lavoro.
Risultato: il mercato ha ricominciato a guardare con interesse il titolo in borsa.

Alcuni analisti hanno dichiarato che a questi livelli il titolo è sottovalutato rispetto alle attese degli utili del secondo trimestre 2016 (il primo trimestre risente dell'effetto stagionale per la mancanza di aste importanti) che tuttavia sarà possibile stimare in misura più adeguata solo poche settimane prima delle aste del mese di maggio a New York. Alcune indicazioni sulla salute del mercato dell'arte di fascia alta possono tuttavia derivare dalle aste di Londra all'inizio di febbraio.

Negli ultimi 12 mesi la casa d'aste americana, considerando la chiusura del 29 gennaio scorso (+ 2,13% a 23,49 dollari) presenta un calo del 46% circa e dall'inizio dell'anno la performance rimane negativa e si attesta all'8,81%. Negli ultimi 15 giorni l'andamento del titolo è stato molto altalenante in funzione delle diverse notizie e, in particolare, una spinta al rialzo delle quotazioni è stata data dall'asta finale interamente dedicata alla collezione dell'ex presidente di Sotheby's A. Alfred Taubman, battuta lo scorso 27 gennaio, con opere Old Master, per un controvalore di 24 milioni di dollari, a metà del range stimato compreso tra 21 milioni e 30 milioni di dollari.

Il risultato dell'asta ha ridotto a 3 milioni il deficit per Sotheby's rispetto a una stima di 6 milioni di dollari indicata durante la conference call con gli analisti del 22 gennaio e nella seduta del 28 gennaio ha evidenziato un rialzo dell'1,37% a 23 dollari (S&P500 +0,85% nella stessa giornata).

Un altro elemento che, secondo le indicazioni degli analisti, potrebbe continuare a mantenere elevato l'interesse è sicuramente l'operazione di buyback. Gli esperti segnalano che durante i periodi di rallentamento della crescita economica, in presenza di un forte ribasso del prezzo delle azioni in concomitanza di una generale debolezza dei mercati finanziari il riacquisto di azioni potrebbe contribuire a sostenere il titolo o limitare il calo delle quotazioni e, allo stesso tempo consentire un miglioramento dell'utile per azione in relazione alla riduzione del numero di azioni in circolazione.

Per quanto riguarda le attese, il consensus di mercato degli esperti dell'analisi tecnica indica ancora un andamento bearish (al ribasso) con un supporto a 21,7 dollari e una resistenza a medio lungo termine compresa tra 29,3 e 32,2 dollari.
Giudizio opposto sul versante dell'analisi fondamentale, gli esperti indicano un giudizio outperform con un target price pari a 27,4 dollari.

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