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Mercato dell'arte

Milano, ottimi risultati per la due giorni di Christie's di moderno e contemporaneo

  • –di Gabriele Biglia
Alighiero Boetti, Mappa
Alighiero Boetti, Mappa

Il consueto appuntamento primaverile di Christie's dedicato all'arte moderna e contemporanea “Milan Modern and Contemporary” tenutosi nelle sale di Palazzo Clerici ha registrato, solo con la sessione serale del 5 aprile, un totale di 13.592.760 euro con 44 lotti venduti su 48 (ritirato il n. 23), raggiungendo praticamente l'aspettativa delle due giornate di vendita oscillante tra i 9,5 e i 14 milioni di euro. La Day sale del 6 aprile ha portato infine il fatturato a 15.198.540 di euro. I lotti scambiati complessivamente sono stati 77 su 86 offerti (89,6%).

Le opere in catalogo spaziavano dall'Optical Art al Movimento Spazialista all'Arte Povera, con una scelta di dipinti della Scuola di Piazza del Popolo e tele di maestri futuristi.

La vendita serale ha confermato l'alto interesse per gli artisti delle Scuola di Piazza del Popolo già registrato durante l'asta milanese di novembre di Sotheby's, durante la quale l'opera di Tano Festa “Al livello del mare. Studio numero 2”, stimata 50-70.000, è balzata a 177.000 con i diritti, segnando un nuovo record di aggiudicazione.

Christie's ha offerto un pezzo storico dell'artista romano, esposto nel '61 alla Galleria La Salita, intitolato “Via Veneto 2” che da una stima di 60-90.000 è salito gradualmente a 410.000 euro (con i diritti 517.800 euro). Un lavoro della stessa serie è conservato nella collezione Maramotti a Reggio Emilia.

L'altro risultato importante è stato ottenuto dall'opera “Senza titolo” del 1974 di Pier Paolo Calzolari (lotto n. 17) realizzata in piombo, stagno, piastre di ferro e bruciatori. Da una valutazione di 100-150.000 ha superato i 350.000 euro con i diritti. Il giorno dopo, un lavoro del 1973 creato su carta bianca applicata su tavola, composto da sale, piombo, spago e un ditale da cucito, è salito sino a 60-40.000 euro con i diritti dai 20-30.000 previsti (lotto n.82).

In continua ascesa i prezzi delle opere di Fausto Melotti (1901-1989): la piccola scultura da tavolo in oro “Le scale di Giacobbe” (lotto n.20) in tre esemplari ha raggiunto al martello 120.000 euro (stima: 60-80.000 euro), mentre l'imponente figura in gesso dipinto “I Sette Savi” proveniente dalla collezione di Alberto Riolo, concepita dall'artista su commissione per il Comune di Milano all'inizio degli anni '60, è stata comprata per 354.000 euro con i diritti (stima: 80-120.000 euro). Il 6 aprile l'ottone dal titolo “Tema e Variazioni I: Variazione n. 5” realizzato in 4 esemplari nel 1968, è arrivato sino a 114.600 euro da una valutazione di partenza di 15.000 (lotto n. 59).

Anche i dipinti futuristi di Gino Severini hanno bruciato le aspettative pre-asta: il pastello su cartoncino del 1913 di Gino Severini “Tango argentino” (lotto n. 21) stimato 400-700.000 euro, è acquistato per 600.000 euro (757.200 euro con i diritti), mentre l'olio su tela “Danseuse dans la lumiere” del 1957 (stima: 150-200.000 euro) è stato aggiudicato al martello per 580.000 euro (732.000 euro con i diritti).

L'Arte Povera è stata protagonista della vendita serale con opere di Alighiero Boetti, Giulio Paolini e Pier Paolo Calzolari. La “Mappa” di Alighiero Boetti (1940- 1994), lotto più importante dell'incanto stimato 800-1.200.000 euro è stata acquistata per 1.387.200 euro. Venduti molto bene anche gli arazzi tessuti nel 1989 sia di piccole che di grandi dimensioni: “Oggi diciottesimo del quarto mese anno uno nove otto nove “ ricamo tessuto a Peshawar (113x103 cm.) ha superato i 300.000 euro con i diritti.

Lucio Fontana (1899- 1968), padre dello Spazialismo, rimane sempre la bilancia del mercato internazionale: l'imponente “Crocifisso” in ceramica policroma del periodo “Barocco” (lotto n. 21) datato 1947-48, è stato venduto per 1.135.200 euro con i diritti da una stima di 300-500.000 euro.

Il “Concetto Spaziale, Attese” di colore blu a quattro tagli verticali (lotto n. 10), già passato sotto il martello nel 2007 e acquistato dall'attuale proprietario per 350.000 euro, è passato di mano per 1.135.200 euro.

Nonostante la sua abbondante produzione, le case d'asta non riescono a soddisfare la crescente domanda di lavori dell'artista di origine argentina il cui mercato negli ultimi dieci anni si è allargato dall'Europa sino all'oriente: la “Fine di Dio” su fondo giallo, messa in vendita lo scorso novembre da Steven A. Cohen, è stata acquistata infatti da un collezionista privato cinese per 27 milioni di euro.

In catalogo due “Achrome” di Piero Manzoni (1933-1963): il più importante, realizzato da una tela coperta di palline di polistirolo imbevute di caolino, ha superato con qualche difficoltà la stima minima di 250.000 euro (278.400 euro con i diritti). Nel 2004 venne aggiudicato al martello da Philips de Pury per 310.000 dollari.

Proposti anche due lavori di Enrico Castellani (N. 1930), il più importante, creato appositamente dall'artista tra 1959 e il 1960 per i coniugi Jules e Marie Wabbes come dono di nozze (stima: 250.000-350.000 euro), è stato venduto con i diritti per 404.400 euro, un risultato importante tenendo conto delle dimensioni contenute dell'opera (40x50 cm.); la superficie bianca a rilievi prodotta nel 2006 (stima: 150.000-200.000 euro) ha raggiunto i 278.000 euro.

L'elegante “Intersuperficie Bianca” (lotto n. 8) del 1969 di Paolo Scheggi da una valutazione di partenza di 300-500.000 euro ha raggiunto con i diritti la stima massima.

Invenduta la più importante “Combustione” in catalogo di Alberto Burri (lotto n. 11) realizzata nel 1964 (stima: 400-600.000 euro), mentre la “Combustione” del 1970 (lotto 12) sempre su cartoncino di colore bianco, stimata 80-120.000 euro, è stata aggiudicata per 110.000 al martello. “Rosso Plastica” del 1961 in cellotex rosso (lotto 13) ha sfiorato la stima massima solo con i diritti d'asta (stima: 180-250.000 euro).

Cresce l'interesse per i lavori degli anni '60 di Mario Balocco (1913-2008), artista che lavorò a fianco di Fontana, la cui opera pittorica astratta è caratterizzata da una ricerca sulla percezione visiva e l'uso del colore: l'olio su tela dal titolo “Contrasti marginali” è stato aggiudicato per 41.500 euro rispetto alla valutazione di partenza di 8-12.000.

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