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Mercato dell'arte

“La fotografia più ricercata nei periodi di debolezza economica” Parola d Lorenza Castelli ideatrice di MIA Photo Fair

  • –di Maria Adelaide Marchesoni
Lorenza Castelli
Lorenza Castelli

Si è svolta dal 20 aprile al 2 maggio la sesta edizione di MIA Photo Fair, la fiera dedicata alla fotografia d'arte ideata e diretta da Fabio Castelli e Lorenza Castelli. L'edizione 2016 si è chiusa con 24.000 visitatori in crescita del 10% rispetto all'edizione del 2015. Lorenza Castelli ci racconta l'evoluzione della fiera e, soprattutto, le ragioni di mantenere una fiera dedicata solo alla fotografia.

Perché ha senso fare una fiera dedicata alla fotografia?
L'idea di istituire una fiera dedicata alla fotografia è nata dal fatto che mancava in Italia una fiera del linguaggio fotografico nel panorama degli appuntamenti dell'arte contemporanea. Ma non solo, abbiamo considerato un altro elemento, ovvero il fatto che la fotografia permette di avvicinarsi all'arte contemporanea in modo più semplice, più immediato e, non da ultimo, con un budget più abbordabile. Nel 2010 abbiamo realizzato la prima edizione di MIA Photo Fair con l'intento di ampliare il numero di collezionisti offrendo risposte a esigenze diverse e creando una nuova fascia di collezionisti che si avvicina all'arte contemporanea attraverso il linguaggio della fotografa d'arte.

Non avete pensato di ampliare il format alla video arte e alle cosiddette moving image? Quali sono gli ostacoli?
Si, questa forma di arte è già presente anche se in minima misura. Quest'anno avevamo una video istallazione di Stefania Ricci proposta da Shazar Gallery, che ha suscitato molto interesse. Il segmento della video arte e delle immagini in movimento ha ancora un collezionismo di nicchia e l'ostacolo principale rimane la fruizione non sempre facile e immediata per questo linguaggio.

Dal punto di vista commerciale: un confronto con l'anno scorso. In che misura cresce l'interesse per la fotografia? Quale periodo e tipologia di foto viene preferito dai collezionisti?
L'interesse, non solo da parte dei collezionisti, ha mostrato nel corso degli anni una costante crescita con vendite in aumento. I collezionisti conoscono e apprezzano sempre di più la fotografia e anche l'offerta dal punto di vista economico ha gradualmente elevato il range di prezzo delle opere da un minimo di 4mila a un massimo di 8mila euro. Un livello di prezzo che non spaventa il “nuovo” collezionista.

Quanto costa partecipare alla fiera: euro/mq, sevizi accessori?
Il costo medio dello stand varia da 3mila a 4mila euro.

Come viene fatta la selezione delle gallerie ?
La selezione delle gallerie viene fatta da un comitato di curatori composto da Gigliola Foschi, Roberto Mutti e Enrica Vigano.

Per quale motivo sono presenti gli artisti indipendenti?
La Proposta MIA seleziona alcuni artisti indipendenti con l'obiettivo di operare una sorta di scouting per le gallerie. Nel corso delle passate edizioni alcuni artisti che facevano parte della Proposta MIA sono stati poi selezionati da alcune gallerie con le quali hanno partecipato a questa edizione. Ad esempio nell'edizione appena conclusa Francesco Bosso esponeva con Photo & Co, Mario Daniele e Piero Mollica con Riccardo Costantini Contemporary, Filippo Maria Zonta, Massimiliano Camellini e Alessandro Risuleo con BAG Gallery, Claudio Montecucco con Romberg Photo, Paolo Solari Bozzi e Candido Baldacchino con la Galleria Blanchaert).

BNL BNP Paribas in che misura partecipa in qualità di sponsor?
La nostra fiera fa parte di un progetto di comunicazione più ampio che porta BNL BNP Paribas a dare un supporto costante all'arte contemporanea. Per BNL BNP Paribas MIA Photo Fair rappresenta anche un evento per la loro clientela. Il gruppo bancario sin dalla seconda edizione ha istituito un premio acquisto del valore di 12mila per arricchire il patrimonio artistico della banca, che ad oggi conta oltre 5.000 opere.

Arte e investimento, la fotografia che ruolo occupa?
La fotografia assume sempre di più, e soprattutto in un momento di crescita economica debole, un ruolo di maggior rilievo nel segmento dell'arte contemporanea per i valori economici non troppo elevati.

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