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Mercato dell'arte

Rufino Tamayo e Diego Rivera top lot alle aste di arte latino-americana di New York

  • –Silvia Anna Barrilà

Centouno anni compiuti il 31 maggio, l'artista cubana Carmen Herrera sta ricevendo ora il riconoscimento che a lungo le era stato negato. In attesa della retrospettiva al Whitney Museum di New York in autunno, che sancirà definitivamente il valore della sua arte, le sue opere geometriche astratte sono esposte fino all'11 giugno da Lisson Gallery , che ha inaugurato la sua nuova sede di New York con una personale a lei dedicata. All'asta i suoi prezzi stanno già crescendo: durante l'incanto di arte latino-americana di Phillips a New York del 23 maggio, una sua tela del 1975 intitolata “Black and Green” è stata venduta per 370.000 dollari rispetto ad una stima di 250.000-350.000 dollari, il secondo prezzo più alto battuto per l'artista. Il record è stato segnato sempre da Phillips sei mesi fa ed è pari a 437.000 dollari.

In totale l'asta di Phillips ha realizzato 4.646.125 dollari rispetto ad una stima pre-asta di 5.179.000 dollari, con percentuali di venduto pari al 68% per lotto e 77% per valore. Il top lot è stata un'opera realizzata solo cinque anni fa dal messicano Gabriel Orozco (1962): “Samurai Tree 21k” del 2011, venduta per 418.000 da una stima di 300.000-500.000 dollari.

Ma le vendite di arte latino-americana che si sono tenute nella Grande Mela a fine maggio sono state dominate non tanto dai contemporanei, quanto dai grandi nomi dell'arte moderna dell'America centrale e meridionale. Primo tra tutti, il messicano Rufino Tamayo (1899-1991), che ha segnato il top lot sia da Sotheby's il 24 maggio, che da Christie's il 25-26 maggio, rispettivamente con le opere “ El fisgón (The Voyeur)” (1988), un dipinto tardo venduto a 970.000 dollari al di sotto delle stime di 1-1,5 milioni di dollari, e con “Maestros Cantores” (1949), un dipinto che raffigura tre musicisti di strada, un tema amato dal pittore, venduto per 2.165.000 dollari rispetto ad una stima di 2-3 milioni di dollari.

L'altro grande nome dell'arte messicana, Diego Rivera (1886-1957), ha segnato il secondo miglior risultato da Christie's con “Niña con rebozo” (1938), un dipinto appartenuto alla collezione di Marta and Plácido Domingo, venduto entro le stime a 1.205.000 dollari. Appena qualche giorno prima Phillips aveva venduto dello stesso artista l'opera “Dance in Tehuantepec” in trattativa privata per 15,7 milioni di dollari, segnando il record per un'opera d'arte latino-americana e superando il precedente record di 8 milioni di dollari segnato un mese prima da Frida Kahlo con “Dos desnudos en el bosque (La Tierra Misma)”.

Proveniva, invece, da una collezione privata italiana un dipinto del 1964 del cubano Wifredo Lam (1902-1982), “Le Sabbat (Immagine No. 5)”, venduto da Christie's a 785.000 dollari rispetto ad una stima di 600.000-8000.000 dollari. Si trattava della collezione dell'artista ceramista Guglielmo Spotorno, che l'aveva acquistata alla Galleria Schubert di Milano nel 1973.

Nonostante questi risultati per i pezzi importanti, le aste non hanno raggiunto le stime. In totale Christie's ha totalizzato 19.145.750 dollari rispetto ad una stima pre-asta era di 20.809.000-29.139.000 dollari. La stessa vendita del 2015 aveva totalizzato 24.963.250 dollari. Le percentuali di vendita sono state pari al 69% per lotto e all'81% per valore. Ancora inferiori le percentuali di vendita da Sotheby's, pari al 67% per lotto e 68% per valore. Anche in questo caso il risultato totale non ha raggiunto la stima minima, ed è stato di 16.266.875 dollari. Lo stesso incanto l'anno scorso aveva totalizzato 13.119.875 dollari.

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