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Mercato dell'arte

Maggio, le aste italiane premiano Medardo Rosso e l'arte antica

  • –di Stefano Cosenz
Cambi un olio su tela di Théodore Frère del XIX secolo, Beduini al fiume, 217 x 103 cm, venduto per 37.500 euro
Cambi un olio su tela di Théodore Frère del XIX secolo, Beduini al fiume, 217 x 103 cm, venduto per 37.500 euro

Maggio è da sempre un mese vivace nel mercato delle aste di arte, anche in ambito nazionale. Hanno brillato i dipinti e sculture antiche da Cambi, una rara scultura in cera di Medardo Rosso presso Sant'Agostino. Blindarte di Napoli ha aperto una sede a Milano, mentre a Roma un Comune della Puglia ha acquistato da Minerva Auctions una tela seicentesca a tutela del patrimonio artistico locale.
Il 30 aprile, l'1-4-5-7 e 8 maggio Meeting Art di Vercelli ha organizzato un'asta di dipinti del XIX e XX secolo con un fatturato di 443.599,50 euro e col 79,96% di lotti venduti, un esito considerato ottimo dagli esperti della casa, “nonostante questo segmento non sia dei più semplici da affrontare”. Tra i top price, un raffinato olio su tela di Cesare Maggi, Chiesa di Alleghe, 100 x 70 cm, venduto per 18.450 euro (base 15mila, stima 27-30mila) e un olio su tela di Tito Lessi, Giovane donna sul balcone a Venezia, 90 x 67 cm, venduto per 9.840 euro (base 8mila, stima 14-16mila).

Altro settore non facile nell'attuale mercato, soprattutto in Italia, è la fotografia: il 5 maggio, in occasione di MIA Photo Fair, Maison Bibelot di Firenze ha tenuto a Milano la sua prima asta dedicata a questo settore, con un fatturato di 75mila euro e con il 60% di lotti venduti. La forza dei corpi tatuati scattati dal grande fotografo russo Sergej Vassiliev hanno suscitato grande interesse da parte dei collezionisti, due stampe delle quali, partite da 500 euro, ne hanno realizzati 2.900 e 2mila. La collezione di 75 fotografie sugli efebi siciliani del maestro siciliano Gaetano d'Agata è stata battuta in unico lotto e aggiudicata per 35mila euro. Di Marc Ribou, Fedeli in preghiera Estremo Oriente 1974 è stata aggiudicata per 2.750 euro.

Cambi di Genova ha totalizzato a maggio un fatturato di 3.669.862,50 euro, solo nei vari settori dell'arte (senza contare gioielli, orologi e argenti che saranno trattati da ArtEconomy24 in un servizio post-sale separato). L'asta di antiquariato (3 maggio) ha fatturato 536mila euro (50,51% dei lotti venduti, 50,36% sul valore), tra cui un trumeau Luigi XV interamente lastronato in radica di noce, bottega dei Valentini, Milano 1760-1770, venduto per 27.500 euro. L'asta di dipinti del XIX secolo e Novecento (3 maggio) ha fatturato 427.812,50 euro (41,57% dei lotti venduti, 51,30% sul valore), tra cui un olio su tela di Théodore Frère del XIX secolo, Beduini al fiume, 217 x 103 cm, venduto per 37.500 euro. Nell'asta di dipinti antichi (3 maggio, fatturato 1.676.937,50 euro, 55,45% dei lotti venduti, 73,82% sul valore) un top lot ha riscosso subito interesse: un raffinato olio su rame di Jan Brueghel il Giovane, Sacra Famiglia entro ghirlanda di fiori e putti sorretta da angeli, 75 x 59 cm, è stato venduto per 125mila euro. Un dato interessante che emerge dai risultati di maggio è l'eccezionale percentuale di lotti venduti (69,01%) nell'asta del 3 di Scultura e oggetti d'arte che ha totalizzato 726.662,50 euro con un incremento del 93,89% sulla stima di partenza: tra i top lot, un importante rilievo in legno policromo raffigurante il martirio di San Giovanni Evangelista di uno sculture rinascimentale spagnolo o lombardo operante nella fine del XV secolo, prossimo al Maestro di Trognano, è stato venduto per 56mila euro. La piccola asta di maioliche del XVII e XVIII secolo, tenuta a Milano il 5 maggio, ha fatturato 33.162,50 euro (20,15% dei lotti venduti, 16,08% sul valore): un raro piatto in maiolica policroma a gran fuoco, diametro 23,5 cm, della Fabbrica di P. Antonibon a Nove, seconda metà XVIII secolo, ha realizzato 3mila euro. Il dipartimento di arte orientale ha continuato ad essere molto attrattivo per i mercati cinesi realizzando per questa seconda sessione dell'anno, il 24 e 25 maggio a Milano, 919.287,50 euro (43,49% dei lotti venduti, 45,15% sul valore): battaglia di rialzi per l'incensiere tripode in bronzo marcato all'interno con manici e decoro geometrico a maschere taotie, inciso in argento, Cina, Dinastia Shang (1750-1028 a.C.), 19,5 x 17 cm, venduto per 67.500 euro.

Le aste del 16-18 maggio a Genova di Wannenes di “argenti, avori, icone, oggetti d'arte russa” e di “Porcellane, maioliche, arredi, sculture e oggetti d'arte” hanno ottenuto un risultato di 1.692.444 euro, una percentuale di venduto per lotto del 71,7% e per valore del 101,8%. La prima asta ha spuntato un 88,3% di venduto per lotto e un 123,9% per valore. Top lot, l'icona a tempera su tavola raffigurante la Vergine di Vladimir realizzata tra il 1899 e il 1909 dall'orafo moscovita Kurlikov con riza in argento dorato, smalto e perline, esitata a 27.280 euro. La vendita dedicata agli arredi e agli oggetti d'arte ha totalizzato 1.030.916 euro con un venduto per lotto del 71,7% e per valore del 101,8%: un piano da tavolo in commesso di pietre dure e diaspri di Sicilia, proveniente dalla collezione del maestro Bruno Caruso e databile all'ultimo quarto del Settecento è stato battuto per 235.600 euro, un risultato giustificato dalla grande qualità esecutiva di questo commesso e dal suo forte impatto evocativo, che rimanda alle atmosfere del Grand Tour.

Pandolfini di Firenze ha organizzato il 18 maggio un'asta di dipinti dal XIV al XX secolo (assieme alle aste di gioielli, orologi e argenti che sono seguite il 24 e 25 maggio e che hanno fatturato in totale oltre 3 milioni di euro): top lot della vendita una coppia di oli su tela, Allegoria dell'Estate e Allegoria dell'Autunno, di Pompeo Batoni, databili da E.P. Borown “intorno al 1793” che ha avuto una gara serratissima, fino all'aggiudicazione per 150mila euro.

Sant'Agostino Casa d'aste di Torino ha organizzato il 24 e 25 maggio un incanto diviso in sette sessioni (il 24 dedicata ai disegni, grafica fotografia, arti decorative, sculture antiche, del XIX e XX secolo e contemporanee, arti orientali e arredi) e il 25 (ai gioielli, orologi e pendole e agli argenti, che ArtEconomy24 tratterrà in un secondo servizio) con un fatturato totale intorno a 1,5 milioni di euro e con una percentuale di lotti venduti (sui 1.487 della vendita) pari al 60%. La prima giornata dedicata all'arte ha superato il milione di euro: la rara scultura in cera di Medardo Rosso, Bambino ebreo, del 1892-93, donata dallo stesso artista alla cantante lirica Odette Carlyle probabilmente nel 1906 (in basso la dedica “M.Rosso/ a Odette”) è stata esitata a 452mila euro (Medardo Rosso fu l'unico artista italiano della sua epoca ad avere respiro europeo). Il bellissimo quadro di Vincenzo Irolli Femmes avec poules, base d'asta 15mila euro, è stato invece aggiudicato a 55mila.

Capitolium Art ha tenuto a Brescia il 24 e 25 maggio un'asta di Design con un fatturato di 350mila euro e con il 46% dei lotti venduti. Luigi Bosa, esperto nel settore, ha commentato la vendita: “i lotti provenivano per la maggior parte da collezioni italiane e rivenduti a collezionisti italiani. Consolidato l'interesse per i lotti di valore intermedio: abbiamo rilevato una forte tendenza da parte dei collezionisti a voler mettere all'asta i propri oggetti quasi vi fosse il timore che la fortuna di questo settore stia per terminare. Comunque, grazie all'appeal sempre più internazionale delle case d'asta nazionali, il collezionista italiano è più cosciente che non ha più bisogni di proporre i propri beni sulle piazze straniere”. Un raro tavolino in mogano, legno laccato e vetro di Gio Ponti (nel 1950 il designer sperimenta questo tavolo ovoide con tre gambe per uno studio d'arredo: per la complessità della forma e per gli alti costi i produzione resta uno dei pochissimi esempi creati con sottili variazioni) è stato aggiudicato per 45.140 euro.

Un'importante serie di vendite nel settore dell'arte si è tenuta a Napoli presso Blindarte il 25 e 26 maggio con un fatturato totale di 2.155.000 euro. Grande successo per l'asta di arte moderna, contemporanea e design esitata il 26 (fatturato 1.650.000 euro), grazie anche all'apertura della nuova sede a Milano in via Palermo, con una percentuale di venduto oltre il 65% ed una percentuale sul valore di oltre il 90%. Tra i lotti con maggior successo, un'opera di Robert Rauschenberg del 1988, Metallo ritrovato, 71,1 x 127 x 24,1 cm, aggiudicata a telefono per 390mila euro circa, e un museale olio su tela di Mario Sironi del 1924, Bevitori, 100 x 90 cm, aggiudicato ad oltre 81.000 euro, Va assolutamente notata la performance positiva di Carlo Alfano, una sua tela partita in asta con una valutazione di 10.000-15.000 euro è stata poi aggiudicata dopo continui rilanci alla cifra complessiva di euro 36.600. Nel settore del design un Cabinet di Gio Ponti in acero è stato aggiudicato per 27.060 euro, mentre quello in noce per 22.140. Bene anche l'acquatinta di Picasso, Fumeur III, copertina dell'asta della collezione Kemali (fatturato 55mila euro), aggiudicata a 12.600 euro, contro una stima di 5-7mila. Nell'incanto di dipinti antichi (fatturato 450mila euro) una coppia di tele di Domenico Gargiulo, detto Micco Spadaro, Napoli XVII secolo, La Sacra Famiglia, 126 x 101 cm ciascuna, sono state aggiudicate ad oltre 124.000 euro.

Il 26 maggio a Roma, nella sede di Palazzo Odescalchi, Minerva Auctions ha organizzato la dispersione di dipinti antichi e arte del XIX secolo, compresa arte orientale, con un fatturato di 649.925 euro. Risultato da record per Antonio Mancini, artista nato a Roma ma formatosi a Napoli: la sua tela Ragazza con cappello di paglia del 1880, realizzata subito dopo il suo rientro da Parigi, ha incantato la sala, partendo da una stima di 50-80mila euro, ne ha realizzati 136mila. Il vicesindaco del Comune di Conversano (Bari) ha acquistato in sala per 25mila euro l'Autoritratto del pittore Paolo Finoglio, attivo nella prima metà del Seicento tra Napoli e le Puglie (stima 20-25mila), riportando a casa un'opera di grande impatto visivo del pittore che si era trasferito da Napoli a Conversano, lasciando nel castello della cittadina pugliese un importante ciclo di dipinti dedicati alla Gerusalemme liberata e morendovi nel 1645: un segno tangibile di apertura nei confronti della cultura da parte di un'istituzione che intende tutelare e valorizzare il patrimonio artistico locale.

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