ArtEconomy24

Parigi, a giugno si conferma leader nelle aste di post-war e di…

  • Abbonati
  • Accedi
Mercato dell'arte

Parigi, a giugno si conferma leader nelle aste di post-war e di collezioni di proprietari unici

  • –di Stefano Cosenz

Nel mercato ormai globalizzato delle aste, dopo New York, Londra e Hong Kong, Parigi cresce d'importanza. Con la rimonta negli ultimi anni della prima casa francese, Artcurial , anche Christie's e Sotheby's vogliono continuare a imporsi nella capitale francese. Ne sono una dimostrazione le due vendite da loro organizzate tra il 7 e il 9 giugno.

Sotheby's .com il 7 e l'8 giugno, nell'asta di arte contemporanea, ha totalizzato 20 milioni di euro nella vendita serale e circa 5,1 nella day sale (fatturato totale 25.033.725 euro, pari a 28.291.614 dollari), aggiudicando 151 dei 183 lotti offerti (83%) con un 93% del venduto sul valore. È la sesta volta di fila che la vendita serale parigina di Sotheby's raggiunge i 20 milioni di euro. I collezionisti che hanno partecipato all'incanto provenivano da 20 nazioni, e in alta percentuale dall'Asia, dimostrando un chiaro interesse per i maggiori artisti del post-war sia francesi che americani con battaglie di rialzi per le opere storiche di Jean Dubuffet, Pierre Soulages, Zao Wou-Ki e Yves Klein. Il top lot della vendita è risultato un Untitled 1986 di Jean-Michel Basquiat venduto per 2.667.000 euro, quasi tre volte la stima minima, e rimasto nella stessa collezione dal 1990 (la maschera rossa che domina l'opera evoca le sculture africane).

In seconda posizione, con un realizzo di 2.103.000 euro (stima 1,5-2,5 milioni), una splendida opera di Kazuo Shiraga del 1994, Uchoten (Ecstasy), il secondo realizzo più alto raggiunto nel 2016 da questo artista giapponese, scomparso nel 2008, celebre per il suo approccio contemporaneo all'antica tradizione calligrafica. In terza posizione un'opera firmata Yves Klein della rara serie “Anthropométries” realizzata col mitico colore blu dell'artista, Anthropométrie, Sans titre (ANT 135) del 1961, appartenuta alla celebre collezione dell'artista tedesco Gunther Uecker, venduta per 1.503.000 euro (stima 1,1-1,5 milioni). Anch'essa milionaria, un'opera di Pierre Soulages, Peinture 146 x 97 cm, 1949 che ha ben superato la stima di 600-900mila euro, spuntando 1.107.000 euro (quarta posizione tra i top ten). Altre tre opere dello stesso artista sono state esitate, confermando l'alto interesse che gode Soulages sul mercato. Da segnalare anche un dipinto monumentale realizzato da Jean-Michel Basquiat assieme ad Andy Warhol nel 1984-85, Untitled, proveniente dalla collezione di Sir Elton John, acquistato da un collezionista per 819mila euro contro una stima di 0,7-1milione.

L'8 e il 9 giugno è stata la volta di Christie's che ha disperso in due sessioni la Collezione di Zeineb e Jean-Pierre Marcie-Rivière, grandi mecenati dell'arte e celebri per la raffinatezza con cui hanno scelto le opere da ospitare nella loro raccolta che va dall'archeologia all'arte contemporanea. Il successo della vendita, 32.491.113 euro di fatturato totale, di cui 21.196.650 per l'arte contemporanea, 100% dei 331 lotti venduti, 100% del venduto sul valore, conferma la leadership di Christie's in Francia nella dispersione di collezioni di unico o unici proprietari, come Castello di Gourdon nel 2011 (44,6 milioni di euro), Gaston Levy nel 2010 (43,6 milioni di euro), Yves Saint Laurent – Pierre Bergé nel 2009 (351,4 milioni di euro) e Claude e Simone Dray nel 2006 (59,7 milioni di euro).

La Collezione Marcie-Rivière si è attestata quindi in quinta posizione tra le collezione più care vendute in Francia nell'ultima decade. Top lot della vendita, un olio su tela del 1954 di Francis Bacon, Man in Blue VII, 152,7 x 116,5 cm, venduta per 6.033.500 euro contro una stima d 5-8 milioni. In seconda posizione, un'opera (esemplare unico) in ferro forgiato e saldato su base in pietra del 1937 dello scultore spagnolo Julio Gonzales. Forme rigide, alta 73,8 cm che da una stima di 1-1,5 milioni di euro è volata a 3.681.500! Terza posizione dei top ten è stata occupata da un reperto archeologico in marmo, un torso di fauno danzante di epoca romana del I secolo a.C. stimato 200-300mila euro e balzato a 2.897.500 euro, record mondiale per un antico torso venduto all'asta. Se in quarta posizione si trovava un'opera post-war del pittore russo, nazionalizzato francese, Nicolas de Stäel, Composition del 1951, venduta per 2.169.500 euro, contro una stima di 1,5-2,5 milioni, un bellissimo lotto di design ha occupato la quinta posizione, un candeliere di Claude Lelanne, Structure Végetale, pezzo unico del 1966, venduto per 1.833.500 euro contro una stima di soli 250-350mila, secondo maggiore realizzo ottenuto all'asta dall'artista (il più alto, di 1.857.000 euro, era rappresentato da una serie di 15 specchi venduta nell'asta di Yves Saint Laurent – Pierre Bergé).

© Riproduzione riservata