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Art Basel: in giro per gli stand con il collezionista Mauro De Iorio

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Art Basel: in giro per gli stand con il collezionista Mauro De Iorio

  • –di Silvia Anna Barrilà e Maria Adelaide Marchesoni
Mauro De Iorio
Mauro De Iorio

Le vendite milionarie di Art Basel sono state comunicate quasi quotidianamente dalle gallerie e dalle agenzie di comunicazione e sono rimbalzate sui titoli dei giornali. Ma poco o nulla si sa, invece, di chi c'è dietro questi acquisti e delle preferenze dei collezionisti alla fiera d’arte più importate dell’anno.
In questo contesto di riservatezza, un collezionista italiano ha accettato la sfida e ci ha permesso di accompagnarlo tra gli stand di Basilea (che si è svolta dal 16 al 19 giugno), mostrandoci gli acquisti effettuati e anche le numerose opere attualmente nella lista dei suoi desideri. È Mauro De Iorio, medico radiologo ed imprenditore sanitario veronese, che vanta una collezione di opere d'arte contemporanea molto corposa (circa 320) con una preferenza per: “i lavori forti, il collezionismo spinto, i giovani emergenti del panorama internazionale. La collezione - racconta - è distribuita ovunque, uffici e abitazioni, perché mi piace vivere insieme alle opere che acquisto, avere una relazione continua. Alcune installazioni di grandi dimensioni, invece, sono state date in deposito al MART di Rovereto e a Museion di Bolzano”. Nessun art advisor suggerisce gli acquisti, la passione è condivisa con la moglie Federica. Insieme hanno portato avanti una ricerca tra gli artisti contemporanei frequentando fiere e appuntamenti nel mondo dell’arte e puntando, soprattutto, sui giovani influenzati dal linguaggio di internet e delle nuove tecnologie. “La mia è solamente una passione per l’arte, non è speculazione economica” precisa De Iorio.
Camminando tra gli stand del secondo piano della fiera, quello dedicato alle opere più contemporanee, De Iorio ci ha mostrato alcune opere della "lista deidesideri", alcune delle quali adocchiate già da qualche anno. Un esempio: “Non sono mai riuscito a acquistare un’opera da una galleria che apprezzo tantissimo: Eva Presenhuber”. L’opera in questione è dell’artista Wyatt Kahn, un monocromo bianco venduto per 55.000 dollari che ricorda certe tele sagomate degli anni 50-60. Un altro artista nella lista d’attesta è Jonathan Gardner della galleria Casey Kaplan di New York. In questo caso il mancato acquisto è dovuto al fatto che l’artista ha una produzione molto lenta e realizza solo cinque o sei opere all’anno. I suoi dipinti sono pieni di riferimenti storico-artistici che richiamano René Magritte e Fernand Léger.
Tra i primi acquisti qui a Art Basel, considerata dal collezionista la fiera numero uno, l’installazione "Here to Help"(2016)dell’artista americano Ajay Kurian (1984). Raffigura un leone che viene protetto da tre bambini del futuro, un'immagine in cui De Iorio in qualche modo si rispecchia (circa 25.000,00 euro). Offerto dalla galleria americana 47 Canal nella sezione Statement, il price range dell'artista va da 20.000 a 40.000 dollari.
Anche l'acquisto successivo che De Iorio ci mostra ha richiesto tempo, anche se non per questioni economiche. “Ho impiegato quattro anni per comprare questo lavoro di Katja Novitskova - spiega. - Pur ammirando l’artista e le sue opere, non trovavo tra i suoi lavori quello che più mi affascinava, ma sia chiaro non vuol dire che cercavo l’opera più bella, ma quella che mi faceva maggiormente emozionare”. Di Katja Novitskova - artista attualmente esposta alla Biennale di Berlino (4 giugno-18 settembre) e che rappresenterà l’Estonia alla prossima Biennale d’Arte di Venezia nel 2017 - De Iorio ha, infine, acquistato da Greene Naftali l’opera "Approximation (peacock spider 2)" (2016),una stampa digitale ritagliata su alluminio (170 x 140 x 35 cm) in edizione 1/1AP. Il range di prezzo delle opere dell’artista è compreso tra 14.000 e 25.000 euro.
De Iorio ci ha portato, poi, da Galerie Neu di Berlino dove erano esposti i lavori di Yngve Holen, artista norvegese tedesco attualmente in mostra alla Kunsthalle Basel, che nella sua creatività utilizza e rielabora le tecnologie che definiscono il nostro ambiente quotidiano. Lavatrici sventrate, refrigeratori d'acqua bisezionati, scansioni MRI e telefoni cellulari fracassati stampati in 3D. L’opera scelta da De Iorio ricorda una sezione di una macchina per la Risonanza Magnetica, uno strumento che il collezionista utilizza tutti giorni durante il suo lavoro.

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