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Segnali contrastanti per la pittura classica da Sotheby's Londra

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Mercato dell'arte

Segnali contrastanti per la pittura classica da Sotheby's Londra

  • –Giovanni Gasparini
Marten van Cleve the Elder. AN OUTDOOR WEDDING DANCE. oil on oak panel, 77 by 105 cm. Estimate: 100.000 - 150.000 £ Price Realised: 1.061.000 £
Marten van Cleve the Elder. AN OUTDOOR WEDDING DANCE. oil on oak panel, 77 by 105 cm. Estimate: 100.000 - 150.000 £ Price Realised: 1.061.000 £

L'asta di dipinti antichi organizzata da Sotheby's la sera del 6 luglio a Londra ha riportato due record in direzioni opposte: da un lato i 28 lotti venduti su 43 offerti (due ritirati prima dell'asta), pari a due terzi per numero e per valore, hanno portato solo 16,5 milioni di sterline dopo l'aggiunta delle commissioni, ben al di sotto della stima bassa di 20,4 milioni di £, già di per sé indice di volumi ridotti ai minimi storici; dall'altro si riscontrano ben otto record per altrettanti artisti, fra cui due nomi di peso come Liotard e Jan Brueghel.
Una possibile spiegazione risiede nella difficoltà a reperire lavori di qualità e di firme note da mettere in vendita, a fronte di un mercato selettivo.

A contrastare questa tesi però vi sono almeno due lotti invenduti di un certo peso, rispettivamente una coppia di vedute di Vernet stimata 3-5 milioni di £ e una natura morta di Pieter Claesz (stima 1-1,5 milioni), che peraltro era anche l'unico lotto garantito dell'asta, ed è quindi finito in mano alla casa d'aste.
A guidare i risultati una piccola ma dettagliata tela del franco-svizzero Jean-Etienne Liotard, raffigurante una fanciulla olandese in una familiare scena d'interno, finita ad una istituzione non ancora rivelata per 4,4 milioni di £, entro la stima di 4-6 milioni, dopo rilanci da un solo compratore, nonostante la rarità dei suoi dipinti e la storia di nobile provenienza del quadro.
La stima era invero alquanto alta, se si considera che il record precedente per l'artista era di 1,4 milioni di euro.
Particolarmente ben rappresentata la scuola fiamminga, con un record per una natura morta di Jan Brueghel il Vecchio a 3,8 milioni (stima 3-5 milioni di £), dipinto che tornava sul mercato immediatamente a seguito della restituzione alla famiglia Rothschild, in quanto venne sequestrato dai nazisti nel 1939 e sin da allora ha goduto della protezione e cura della Galleria nazionale di Praga , tornado cosi sul mercato dopo 77 anni in splendide condizioni e con il valore aggiunto di aver fatto parte di un'importante collezione museale, fattore di cui hanno goduto gli eredi del collezionista originario che non hanno esitato un'istante per mettere sul mercato l'opera ricevuta questo stesso anno.
Altro record per una grande composizione di Marten van Cleve il Vecchio, una scena di sposalizio in un villaggio olandese dai tratti tipicamente ‘Bruegheliani', contesa lungamente fino a finire al gallerista Johnny van Heaften , il principale specialista del settore, per oltre 1 milione di sterline, 10 volte la stima iniziale.
E' possibile che il gallerista punti ad una riattribuzione del lavoro a Pieter Brueghel, di cui van Cleve era seguace, o forse più semplicemente che una volta pulite le tracce del tempo dalla tavola in perfetto stato di conservazione i colori brillanti che oggi si deducono solamente, possano risplendere.

Gli artisti delle Province erano il gruppo più rappresentato in catalogo, con 14 lotti, circa un terzo dell'asta, di cui però cinque rimasti invenduti e solo tre aggiudicati oltre le stime (prima dell'aggiunta delle commissioni).
Ben due i record per altrettanti artisti italiani fra i nove proposti, con tre invenduti fra cui una veduta romana di Panini (stima 1-1,5 milioni di £), mentre un piccolo fondo oro del fiorentino Pacino di Buonaguida, parte della predella delle storie di San Procolo e risalente all'inizio del Trecento, che partiva da una stima invero erroneamente bassa di 50-70mila £, è andato al gallerista Fabrizio Moretti, il principale specialista mondiale del settore, che ha però dovuto vincere la concorrenza di almeno altri tre compratori fino a 425mila £, ‘il giusto prezzo per un lavoro di questa importanza' a detta dello stesso dealer.

Due tavole della stessa predella sono di proprietà del Museo Fogg di Harvard.
Record per un altro fondo oro trecentesco, stavolta del senese Niccolò di Ser Sozzo, con una crocefissione passata di mano alla stima bassa di 150mila £, dopo un solo rilancio contro la riserva (185mila £ con le commissioni).
Oltre alle opere di italiani vi erano diversi lavori di artisti stranieri che hanno lavorato in Italia, soprattutto paesaggisti, fra cui quattro dipinti inglesi provenienti dalla stessa collezione: tre vedute di Wright of Derby che rappresentano rispettivamente Catania, Firenze e San Felice Circeo attorno al 1774, quest'ultima rimasta invenduta, cosi come un'altra veduta di Firenze di Edward Lear del 1864.

Il catalogo proponeva anche quattro vedute storiche della conquista dell'Avana a Cuba da parte degli inglesi nel 1762, tutte composte da Dominic Serres attorno al 1770, di cui tre comperate dallo stesso collezionista al telefono ciascuna dopo un solo rilancio contro la riserva e sotto la stima bassa, pur raggiungendo il nuovo record per l'artista a 425mila £, mentre la più importante e cara della quattro è rimasta invenduta da una stima di 800mila-1,2 milioni di £.
Complessivamente ben la metà dei 12 lotti di arte inglese sono rimasti invenduti e altri cinque sono andati aggiudicati sotto le stime basse.
Oltre ai 15 invenduti, nove lotti sono andati sotto le stime basse, 12 le hanno confermate e otto hanno superato le stime alte prima dell'aggiunta delle commissioni, mente 10 lotti sembrerebbero essere stati aggiudicati dopo un solo rilanci contro la riserva.
Le vedute offerte in totale erano ben 18, con sette invenduti e un solo lotto oltre la stima alta, mentre solo uno dei sette dipinti a tema religioso non ha trovato compratori (una lavoro del Tiepolo) e tutti gli altri hanno confermato o superato le stime.

Nella stessa giornata del 6 luglio Bonhams ha battuto un catalogo di dipinti antichi riportando un prezzo record per un autoritratto di William Dobson, pittore della corte di Carlo I deceduto durante la guerra civile inglese nel 1646, per 1,1 milioni di £.
Tocca ora all'asta serale di Christie's del 7 luglio completare il quadro di queste tre lunghe settimane di aste londinesi; l'attesa è tutta per una grande tela di Rubens dalla stima a richiesta di 20 milioni di sterline, pari all'intero valore alla stima bassa dell'asta di Sotheby's.

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