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Gran finale per i maestri della pittura da Christie's Londra

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Mercato dell'arte

Gran finale per i maestri della pittura da Christie's Londra

  • –di Giovanni Gasparini
Donato CretiAlexander Cutting the Gordian Knot Oil on canvas, 125,5 x 164 cm. Estimate: 250.000 - 350.000 £ Price realised: 410.500 £
Donato CretiAlexander Cutting the Gordian Knot Oil on canvas, 125,5 x 164 cm. Estimate: 250.000 - 350.000 £ Price realised: 410.500 £

L'ultima asta serale prima della pausa estiva ha concluso nel migliore dei modi tre settimane di vendite caratterizzate da incertezze e risultati, talora, altalenanti ma, complessivamente, positivi.
Il catalogo di dipinti classici proposto da Christie's la sera del 7 luglio ha ampiamente superato anche le più rosee aspettative: i 33 lotti venduti sui 43 offerti hanno portato un ricavo totale di 65,4 milioni di sterline, ben oltre le stime pre-asta di 36,4-54,9 milioni di £ anche prima dell'aggiunta delle commissioni, con percentuali di venduto elevate del 77% per lotto e ben del 93% per valore, oltre a tre nuovi record in asta per altrettanti artisti e quattro prezzi appena sotto i record.

L'asta è stata trascinata da una tela museale di Rubens del 1613-14 che illustra magistralmente e con ricchezza di dettagli l'episodio biblico, invero scabroso, di Lot e le figlie; il dipinto di oltre due metri di lato è passato per diverse mani nobili in tutta Europa e ha agilmente superato la stima a richiesta di 20-30 milioni di £, durante una contesa fra tre determinati concorrenti da tre diversi continenti, protrattasi per circa un quarto d'ora e terminata con la vittoria di un cliente americano al telefono per 40 milioni, 44,9 milioni di £ con le commissioni, che ha prevalso su un altro cliente al telefono, questa volta da Hong Kong, e sul gallerista olandese Bob Haboldt presente in sala.

Il gallerista ha considerato il prezzo ‘realistico' data la qualità e rarità del dipinto, divenuto il secondo più alto prezzo per Rubens e per un dipinto classico, mentre il record in asta rimane ancora per un altro lavoro di Rubens, ‘La strage degli innocenti', venduta per 49,5 milioni di £ nel luglio 2002.
Gli altri 32 lotti venduti hanno portato in cassa 20,5 milioni di £, fra cui spicca il risultato per una serie di quattro tavole raffiguranti le quattro stagioni, ultimo set completo in mani private di uno dei temi classici di Pieter Brueghel II, finito nelle mani dello stesso acquirente del capolavoro di Rubens per 6,5 milioni di £, ben oltre la stima di 3-5 milioni, dopo aver suscitato l'interesse di almeno altri quattro compratori, raggiungendo così il secondo prezzo in asta per l'artista.
I maestri fiamminghi e delle Province hanno riscosso ottimi risultati con un solo lotto invenduto sui 17 proposti (un lavoro di van Cleve che tornava in asta dopo solo tre anni, giustamente ‘punito' dal mercato), e ben otto risultati oltre le stime alte, fra cui il novo record in asta per David Teniers il Vecchio con una tavola a tema biblico che è passata di mano a 254.500 £.

La seconda scuola per rappresentanza e risultati è stata quella italiana, guidata dai vedutisti veneziani e, in particolare, da una coppia di vedute di Venezia del Bellotto contese fino a 3,6 milioni da una stima di 2-3 milioni di £; risultati più sottotono per altre tre vedute di dimensioni minori rispettivamente di Francesco Guardi e di Piero Bellotti, aggiudicate sotto le stime basse, mentre una scena di Carlevarijs, l'iniziatore della tradizione veneziana, non trova acquirenti, così come una veduta di Padova del Canaletto.

Invenduto anche un grande ritratto di Tiziano dalla stima di 2-3 milioni di £, mentre si sono registrati due record anche fra gli artisti italiani, rispettivamente per una Madonna del Luini a 362.500 £ e per una tela a tema mitologico di Donato Creti, contesa fino a 410.500 £.
Complessivamente quattro dei 15 lavori italiani non hanno trovato acquirenti e sei sono andati venduti sotto le stime basse, mentre tre hanno superato le stime alte.

Ridotta l'offerta di lavori di altre scuole, in particolare di quella inglese, che è stata già venduta con successo al settimana precedente nell'asta ‘Defining British Art'; se si includono i valori ottenuti in quell'asta, il risultato per la categoria degli Old Master da Christie's ha superato i 103 milioni di sterline, uno dei migliori di sempre per la stagione estiva a Londra.
Buoni risultati per i ritratti proposti, con un solo invenduto su otto e metà dei lotti aggiudicati oltre le stime alte, cosi come per la pittura a tema mitologico, ben rappresentata da sette lotti con due invenduti, mentre hanno stentato i soggetti religiosi, con quattro lotti invenduti su nove, fra cui due tavole di Bartolomeo Bruyn, recentemente oggetto di un caso di restituzione a seguito della vendita forzata in epoca nazista nel 1935.

Complessivamente 13 lavori hanno superato le stime alte prima dell'aggiunta delle commissioni, sei le hanno confermate e 14 non hanno raggiunto le stime basse, fra cui 12 lavori assegnati dopo un solo rilancio contro la riserva; a parte questi casi, quasi sempre circoscritti a lotti di minor valore, tranne le due nature morte dello spagnolo Melendez, aggiudicate allo stesso compratore per 700mila £ l'una, ed un lavoro preparatorio di Rubens (lotto 14A, già lotto 9) passato di mano a 1,3 milioni, entro la stima di 1,2-1,8 milioni dopo l'aggiunta delle commissioni, l'asta si è caratterizzata per una forte presenza di potenziali acquirenti e non sono mancate diverse protratte battaglie a colpi di rilancio, sintomo di un mercato sostanzialmente in buona salute anche senza il supporto delle garanzie, ma anche selettivo e discriminante.
A parte alcune aste minori, con la chiusura della fiera Masterpiece e della settimana dell'arte classica il mercato londinese va ora in pausa estiva, con la speranza che alla ripresa a fine settembre le grandi nubi d'incertezza che aleggiano all'orizzonte della Brexit possano essere in parte diradate.

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