Il primo semestre 2016 è stato un trionfo per la casa d'aste genovese Wannenes che, con lo stesso numero di aste (10), è riuscita a raddoppiare il suo fatturato rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Da 5.803.023 del 2015 è passata a 11.735.402 (+102,2%). “Il primo semestre 2016 è stato il migliore nella quindicinale storia della casa d'aste” commenta Guido Wannenes. Le percentuali di venduto sono state pari al 68,8% per lotto e al 149,7% per valore. Il prezzo medio è arrivato a quasi 40.000 euro per le aste fisiche e a 1.515 euro per quelle online.
In controtendenza rispetto a molte altre case d'asta italiane, il settore a più alto aggiudicato è stato quello dei dipinti antichi e del XIX secolo con un totale di 3.465.428 euro, più del doppio del 2015. Sono andati molto bene anche gli arredi (+61,1% fino a 1.884.568 euro) e gli argenti (+14,8%), settori che altrove, invece, soffrono. Un dato che ci fa pensare che le case d'asta italiane tendono a trovare la loro nicchia di specializzazione.
Anche qui, come nelle altre case d'asta, sono cresciuti i gioielli (addirittura +161,6% fino a 1.789.444 euro) e il design (+27,5%). Nel settore dei gioielli è stato segnato in questo semestre il record assoluto della casa d'asta e il primo lotto che viene aggiudicato sopra il milione di euro grazie ad un doppio giro di perle naturali oro bianco, smeraldo e diamanti battuto a 1.054.000 euro.
“Interessante la performance dell'arte moderna e contemporanea” così Guido Wannenes. “Si tratta di un segmento fondamentale del mercato, sul quale Wannenes sta puntando ampliando il dipartimento ed organizzando per la prima volta delle vendite a Milano che si sono affiancate a quelle tenute nelle storiche sale genovesi ed hanno visto uno sviluppo del 105,9%”.
In generale, secondo Guido Wannenes, i collezionisti continuano a premiare la qualità e cercano le opere iconiche che rappresentano il momento più alto di una stagione artistica o del percorso creativo di un artista.
E quali sono i settori sottovalutati su cui consigliate di investire?
“Offrono ancora sicuramente ampi margini d'incremento gli argenti, gli avori, le icone e l'arte russa, oltre alle produzioni orientali di grande qualità. Il collezionismo di ceramiche e vetri europei, pur in un momento riflessivo, lascia grandi spazi ad investimenti futuri, mentre quello della pittura, italiana e straniera, dell'Ottocento, e soprattutto il design, mostrano una vivacità che dovrebbe costituire un motivo di interesse per chi si avvicina al mercato dell'arte sia per piacere personale che per investimento” risponde Guido Wannenes.
Anche da Wannenes sono cresciuti in questo semestre sia il mercato online che la partecipazione straniera da Europa, Stati Uniti, Russia, Cina e altri paesi con percentuali che variano ogni volta a seconda del dipartimento interessato. “Ad esempio gli Stati Uniti e la Francia sono molto interessati al design, così come la Russia e la Cina alle icone e oggetti d'arte russa e l'arte asiatica” commenta Wannenes.
Top ten I semestre 2016
Collana a due fili di perle naturali, oro bianco, smeraldo e diamanti, stima 100.000– 120.000 €, venduta a 1.054.000 €
Neri di Bicci (Firenze 1418/1420 – 1492), Tobia e San Raffaele Arcangelo e Santi, olio su tavola, stima 400.000 – 600.000 €, venduta a 806.000 €, record mondiale per l'artista
Piano in marmi diversi con campionario di pietre dure e diaspri di Sicilia, 1775 circa, stima 10.000 – 15.000 €, venduta a 235.600 €
Coppa in porcellana decorata a fiori di loto in stile Ming, Cina, dinastia Qing, marcata e del periodo Yongzheng (1723-1735), stima 20.000 – 25.000 €, venduta a 210.800 €
Pittore veneziano del XVIII secolo, Veduta di Venezia con il bacino di S. Marco e della Chiesa di S. Maria della Salute, olio su tela, cm 80 x 120, stima 15.000 – 25.000 €, venduta a 173.600 €
Andrea Locatelli (Roma forse 1693 – 1741), Veduta con il Tevere e Castel Sant'Angelo, olio su tela, cm 91 x 148, stima 40.000 – 60.000 €, venduta a 148.800 €
Jacob Philppe Hackert (Prenzlau, 1737 - San Pietro di Careggi, 1807), Paesaggio laziale con bagnanti, olio su tela, cm 54 x 69, stima 8.000 – 12.000 €, venduta a 148.800 €
Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta (cerchia di), Testa di San Giovanni, legno dipinto e policromo, Alt. cm 51,5, larg. cm 44,5, prof. cm 23, stima 6.000 – 8.000 €, venduta a 136.400 €
Scultore toscano del XIV secolo, Fede e Carità, due sculture acefale in pietra tenera, alt. cm 143, largh. cm 50, prof. cm 36; alt. cm 92 larg. cm 55, prof. cm 55 le basi, stima 30.000 – 40.000 €, venduta a 136.400 €
Diamante taglio vecchio europeo di carati 8,28, colore G, purezza SI2, stima 30.000 – 60.000 €, venduta a 124.000 €
Vaso smaltato flambè. Fanghu, Cina, Dinastia Qing, marchio e sigillo inciso del periodo Qianlong (1736.1795), stima 24.000 – 30.000 €, venduta a 105.400 €
Carol Rama (Torino 1918 - 2015), La guerra è astratta, 1971, camere d'aria, gomme e fili di rame su tela, cm 80 x 100, stima 30.000 – 50.000 €, venduta a 99.200 €, record mondiale per l'artista
Kenneth Noland (Asheville 1924 - Port Clyde 2010), 10 May 1963, 1963, acrilico su tela, cm 85 x 85, lato cm 60, stima 80.000 – 120.000 €, venduta a 99.200 €
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