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Tom Hill apre un museo privato a Manhattan

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Tom Hill apre un museo privato a Manhattan

  • –Silvia Anna Barrilà
Tom Hill insieme alla moglie Janine
Tom Hill insieme alla moglie Janine

Il vice-presidente di Blackstone Group J. Tomilson Hill aprirà un museo privato per la sua collezione d'arte a Manhattan. Lo riporta il New York Times. Si troverà a West 24th Street a Chelsea in un edificio su due piani progettato dal famoso architetto Peter Marino, e aprirà nell'autunno del 2017. Sarà una delle poche collezioni private aperte al pubblico di Manhattan.
Tom Hill colleziona insieme alla moglie, Janine, e con lei ha creato la Hill Art Foundation, da cui lo spazio espositivo prenderà il nome. La loro collezione - che è stata stimata intorno agli 800 milioni di dollari - include arte moderna e contemporanea, ma anche i maestri antichi. Per esempio nel loro appartamento dell'Upper East Side, Tom e Janine Hill conservano un crocifisso in terracotta di Fontana degli anni 50, il “Corpus Christi” in bronzo di Alessandro Algardi del XVII secolo, la scultura “Clamdigger” di Willem de Kooning, il ritratto di Sarah Murphy di Picasso e l'opera su carta “Hollywood” di Ed Ruscha. Altri artisti che colleziona “in profondità” (cioè per ognuno di questi artisti la coppia possiede almeno quattro opere) sono Francis Bacon, Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Cy Twombly, Ed Ruscha, Brice Marden, Lucio Fontana, Agnes Martin e, più recentemente, anche Christopher Wool e Mark Grotjahn. Tra i maestri antichi, Rubens di cui la coppia possiede cinque opere.
Il museo avrà un curatore a tempo pieno e un programma didattico che Tom Hill ritiene essere molto importante anche in considerazione dei tagli ai programmi artistici delle scuole pubbliche. Nelle mostre della fondazione Tom Hill intende accostare artisti ed epoche diverse e mostrare in che modo gli artisti si sono influenzati a vicenda.
La motivazione principale che lo ha spinto ad aprire la collezione al pubblico è stata la volontà di condividere le opere e di tirarle fuori dai depositi, ma Tom Hill ha ammesso al New York Times che anche i vantaggi fiscali hanno avuto la loro parte (si può così proteggere dalla tassa sul capital gain). Secondo il collezionista - che raramente vende opere della collezione - non ha senso comprare per investimento perché non si può mai sapere che cosa salirà di valore. Inoltre Hill ha dichiarato di non andare alle fiere e non consultare un art advisor perché ritiene sia giusto assumersi le proprie responsabilità e fare degli errori.
Tom Hill è un trustee del Met - a cui potrebbe un giorno andare la sua collezione - ed è nell'advisory board di Christie's .

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