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Record, luci e qualche ombra per l'arte italiana a Christie's Londra

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Mercato dell'arte

Record, luci e qualche ombra per l'arte italiana a Christie's Londra

PINO PASCALI (1935-1968), Coda di delfino (Tail of a dolphin)  canvas on wooden structure, 65,5 x 87 x 143cm, Executed in 1966, Estimate: £1,500,000-2,000,000, Price Realised £ 2.629.000, USD 3.336.201
PINO PASCALI (1935-1968), Coda di delfino (Tail of a dolphin) canvas on wooden structure, 65,5 x 87 x 143cm, Executed in 1966, Estimate: £1,500,000-2,000,000, Price Realised £ 2.629.000, USD 3.336.201

Il catalogo di arte italiana del dopoguerra tradizionalmente proposto a Londra ad ottobre ha trovato un mercato dinamico ma selettivo; i 58 lotti proposti da Christie's la sera del 6 ottobre (uno ritirato, mentre l'ultimo lotto era un lavoro di Christo venduto a beneficio di opere caritatevoli) hanno visto 44 aggiudicazioni per un totale di 18,7 milioni di sterline, pari a circa i tre quarti dei lotti venduti per numero e per valore, entro la stima pre-asta di 18-25,2 milioni dopo l'aggiunta delle commissioni.

Il catalogo proponeva una grande varietà di opere di diversi movimenti e molti nomi meno affermati nel panorama artistico italiano del dopoguerra; questa scelta è stata premiata da ben sette record per nomi meno noti fuori dall'Italia come Franco Grignani con una tela ottica del 1965 finita in mano dell'advisor californiano Stefan Simchowitz, solitamente attivo sul mercato internazionale, dopo una lunga serie di rilanci cui ha partecipato anche la galleria milanese Tega, attivissima in sala.

Le gallerie italiane, soprattutto operanti a Londra o presenti per la fiera Frieze Master, non hanno perso l'occasione per mostrare il loro sostegno anche in asta; al momento vi sono una serie di importanti mostre d'arte italiana a Londra organizzate da gallerie affermate come Robilant&Voena (Emilio Scanavino), Tornabuoni (Alighiero Boetti), Mazzoleni (Melotti e Fontana), Cortesi (artisti italiani in dialogo internazionale) e l'ultima arrivata in città, Cardi, nonché da operatori non italiani tradizionalmente legati al nostro mercato come Luxembourg&Dayan (Rodolfo Aricò).

Tega è riuscita ad aggiudicarsi una particolare scultura in gesso di Melotti, dopo aver inseguito un lavoro di Manzoni e uno di Anselmo, mentre Voena ha portato a casa una superficie di Castellani bicolore bianca e rosa del 1962, particolarmente originale, per 1,4 milioni di £, oltre il doppio della stima alta, e un concetto spaziale di Fontana rosso e nero con buchi, vincendo la competizione di un misterioso cliente online dall'Italia.

Tutti e nove i lavori di Fontana proposti hanno trovato compratori, nonostante solo due fossero della popolarissima serie dei Tagli (uno blu con cinque tagli del 1966 è stato conteso lungamente anche dalle gallerie Cardi e Nahmad fino a raggiungere 1,4 milioni di £, finendo nelle mani del solito Simchowitz), inclusi diversi lotti tridimensionali, meno testati dal mercato.
In generale le opere tridimensionali hanno trovato buona accoglienza, con solo un invenuto su 11 proposte e risultati spesso oltre le stime.
Il mercato di Boetti, invece, sembra aver subito una pausa di riflessione dopo le crescite degli ultimi periodi, con quattro lotti invenduti su dieci proposti, fra cui entrambi i lavori della serie Mimetica e un grande arazzo ‘Tutto' stranamente invenduto da una stima di 1,8-2,2 milioni di £.
Invenduta anche una grande composizione drammatica ‘Nero Legno' di Burri stimata 1,8-2,5 milioni di £.

Le soddisfazioni maggiori sono venute dall'Arte Povera, con un nuovo record (per la quinta volta consecutiva) per un lavoro di Pino Pascali, tragicamente morto all'età di 33 anni dopo aver prodotto poco più di un centinaio di opere maggiori; la struttura ‘Coda di Delfino' del 1966 non ha avuto bisogno della garanzia sul lotto ed ha superato la stima alta fermandosi a 2,6 milioni di £.
Prezzi record anche per Gilberto Zorio con una struttura in gesso e metallo a 281mila £, ben oltre la stima, e per Carol Rama, recentemente deceduta, le cui gomme di bicicletta su tela hanno acceso una gara sostenuta di rilanci fra gallerie come Cardi e Dominique Levy (che rappresenta in esclusiva il suo Archivio) per finire ad un anonimo al telefono per 180mila £, dieci volte la stima bassa.

Sempre in ambito Arte Povera, uno dei due ‘specchi' di Pistoletto degli anni '60, ‘Uomo appoggiato', ha trovato compratori a 1,9 milioni di £, mentre il secondo è rimasto invenduto da una stima di 700mila-1 milione di £.
Un'altra donna supera il proprio record, ma con un dipinto: l'ottantaquattrenne Giosetta Fioroni con “La modella inglese' del 1969 aggiudicata a 56mila £; record anche per un altro artista vivente, il novantenne Baruchello con un lavoro del 1977 che sfiora 70mila £, e per Ettore Spalletti con una tela azzurra del 1982 a 125mila £.
Buon risultato anche per un lavoro storico di Schifano del 1963, conteso fino a 485mila £, verso la stima alta di mezzo milione.

Nonostante alcuni lotti dalla stima milionaria non abbiano trovato compratori, l'asta conferma la solidità del mercato per l'arte italiana a livello internazionale, con ben 41 paesi partecipanti, e fa ben sperare per il futuro data la buona accoglienza verso artisti non ancora pienamente affermati o semi-sconosciuti al di fuori dei confini nazionali.
L'analogo catalogo di Sotheby's la sera del 7 ottobre darà ulteriori indicazioni in merito.

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