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Parigi, il design italiano spopola da Piasa

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Parigi, il design italiano spopola da Piasa

Piasa, tra le case d'asta leader in Francia nel settore del design, ha totalizzato il 12 ottobre a Parigi 1,9 milioni di euro (commissioni incluse) in una vendita dedicata alle creazioni dei maggiori designer italiani del XX secolo. La percentuale dei lotti venduti è stata del 70% (80% del venduto sul valore). Dei top five, ben tre appartengono alla creatività di Gio Ponti, un'attenzione tutta particolare è stata infatti riservata al suo lavoro, in particolare agli arredi realizzati per il mitico Royal Hotel di Napoli. La prima parte delle vendita esclusivamente dedicata a questo mobilio comprendeva i celebri commode con i cassetti bugnati, le console sospese e le eleganti toilette. Queste creazioni hanno sedotto gli appassionati che hanno affollato la sala della vendita o hanno concorso per telefono o via internet. Il miglior realizzo dell'asta è stato ottenuto da una coppia di commode del designer milanese realizzati in olmo e ottone nel 1954, edizione Dessi, 100 x 47 cm, alti 80 cm, provenienti dall'hotel napoletano, che da una stima di 40-60mila euro ne hanno realizzati 101.600.

I designer italiani hanno ideato biblioteche in tutte le forme, ma al top in fatto di stile si trovano i modelli di Ignazio Gardella: fabbricata da Azucena la sua Lib 2 in legno, metallo e ottone del 1955, alta 305 cm, 260 x 50 cm, ha realizzato 66.880 euro, contro una stima di 25-35mila.
Altro successo della vendita, una plafoniera di Franco Albini, un modello d'avanguardia al neon con metallo laccato realizzato nel 1954 in tre esemplari per la sede dell'INA a Parma, alta 20 cm, 130 x 30 cm, è stata aggiudicata per 32.200 euro.

Di grande interesse pure gli elementi decorativi dell'ultimo appartamento di Lucio Fontana. Nel 1951 l'artista si trasferì al n.12 di Via Porpora a Milano e il suo amico Osvaldo Borsani lo guidò nella pianificazione degli interni. Alla fine degli anni '40 Tecno aveva riunito Osvaldo Borsani e Lucio Fontana per la creazione di mobili di fattura classica ai quali Lucio Fontana aggiungeva degli elementi decorativi. Ciascuno dei due artisti interveniva nel suo campo artistico e questo rese possibile nuove forme di collaborazione che rappresentarono un momento essenziale nella costruzione di una nuova identità del design italiano. E l'appartamento milanese si riempì degli oggetti e dei mobili frutto di questa collaborazione fino alla scomparsa di Fontana avvenuta nel 1968. Una lampada di Osvaldo Borsani terra-soffitto in ottone, metallo dipinto e neon fabbricata da Tecno nel 1954, alta 340 cm, 13 x 13 cm, proveniente appunto dall'appartamento di Fontana, è stata venduta per 20.608 euro. Particolarmente significativi anche i risultati degli arredi per la scrivania di B.B.P.R. (acronimo che indica il gruppo di architetti italiani costituito nel 1932 da Gian Luigi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti ed Ernesto Nathan Rogers) venduta per 27.046 euro e per il tavolo in vetro e ottone di Fontana Arte venduto per 42.504 euro Vai all’ArtGallery.

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