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Mercato dell'arte

Ottobre in asta, l'Italia premia i maestri antichi, le maioliche rinascimentali e il post-war

Cambi, Coppa Faenza, Baldassarre Manara, 1535 ca. (una maiolica di 24,8 cm di diametro), aggiudicata per 72mila euro (stima 75-80mila)
Cambi, Coppa Faenza, Baldassarre Manara, 1535 ca. (una maiolica di 24,8 cm di diametro), aggiudicata per 72mila euro (stima 75-80mila)

Le aste italiane di arte in ottobre vedono sempre in prima linea i disegni antichi e i dipinti degli antichi maestri dal prestigioso pedigree. Ottima performance per le maioliche rinascimentali, le celebri firme del post-war italiano con una sempre maggiore richiesta da parte del collezionismo internazionale e delle collezioni di antiquariato formate nei decenni con studio e passione.

Il 6 e 7 ottobre la Maison Bibelot di Firenze ha organizzato una vendita di antiquariato, arte contemporanea e fotografie della raccolta della celebre attrice Sandra Milo che ha fatturato 380mila euro con una percentuale di lotti venduti del 75% e del venduto sul valore dell'85%. “La nostra ultima asta – spiega Elisabetta Mignoni, amministratore unico della casa, - ha confermato il trend positivo dell'anno verso il collezionismo che spesso coincide con investimento. Lo testimonia l'aggiudicazione record del disegno attribuito a Guercino (disegno a inchiostro bruno su carta intelata 22,2 x 17,8 cm) che stimato 1.500 euro ha visto, dopo una lunga battaglia tra sala e telefono, tra acquirenti italiani e stranieri, vincere un collezionista fiorentino che se lo è aggiudicato per 25mila euro. Questo collezionista, infatti, ispirato dai risultati della vendita Disegni di Villa Piatti ha deciso di iniziare una sua raccolta di disegni antichi”. Altro top lot: un olio su tela di scuola francese del XVIII secolo, Ritratto di pittore, è stato aggiudicato a 38.750 euro contro una stima di 2.500. Bibelot si è impegnata quest'anno anche nella fotografia con risultati incoraggianti grazie anche alla loro partecipazione al Mia Fair di Milano. Nell'asta di ottobre sono state vendute il 100% delle 200 foto della collezione di Sandra Milo (la migliore risposta l'hanno goduta le immagini più eclatanti della diva con gli abiti indossati per i grandi eventi della sua carriera e le immagini firmate dai maestri dell'obiettivo).

In data 8 ottobre è stata la volta dell'asta romana di antiquariato di Colasanti che ha fatturato 1.035.000 euro col 65% di lotti venduti. “L'asta nel complesso ha per lo più rispecchiato le aspettative dei nostri esperti – conferma Antonio Peroni, responsabile del dipartimento Dipinti antichi e moderni della società -. I collezionisti sono in maggior numero privati, con una piccola percentuale, sebbene consistente, di commercianti, quest'ultimi in particolare dall'estero (Francia, Inghilterra e Stati Uniti, con un imparante nuovo ingresso, la Cina). Sicuramente l'ambito merceologico più richiesto è quello dei dipinti, in particolare quello degli artisti contemporanei del Novecento. Abbiamo comunque riscontrato un incremento d'interesse per gli arredi del XVII secolo, argenti e porcellane hanno ottenuto degli ottimi risultati”. Di significativo interesse un olio su tela del 1630 stimato 30-50mila euro e aggiudicato per 46mila: si tratta del Concerto con quattro suonatori e un bevitore, il cui originale del 1628 di Valentin de Boulogne è custodito presso il County Museum di Los Angeles (artista di cui è prossima una retrospettiva al Met di New York, poi al Louvre). L'opera è una copia coeva di bottega di uno sconosciuto realizzata con la stessa carta (forse da un allievo, forse dallo stesso maestro) ed ha un particolare pedigree. Proveniente dalla celebre galleria Acquavella di New York entrò a far parte della collezione del famoso politico italiano Emilio Colombo, scomparso nel 2013. L'opera venne rubata dall'abitazione dl ministro, ritrovata solo dopo la morte del politico, e messa in vendita all'asta dagli eredi.

Il mese di ottobre ha portato buoni risultati a Cambi, che dalle aste di Genova e Milano ha ottenuto un fatturato di 1,9 milioni di euro, confermando il trend positivo del 2016. L'asta Arte Marinara e Strumenti Scientifici il 19 ottobre ha ottenuto un interesse ben superiore alle aspettative (fatturato 485.625 euro, 40,2% dei lotti venduti) ed è stata ricca di soddisfazioni, considerando che negli ultimi anni il mercato non ha avuto grandi riscontri. Il top lot è stato la Coppia di globi celeste e terrestre, John Smith, Londra, XVIII secolo (in cartapesta ricoperta da gore in carta stampata, su basi con gambe tornite riunite da traversa seguiti dai lavori di Wollaston, Flamsted, De la Caille, Havelius, Mayer, Bradley, Maskely & C. - Altezza cm 80, diametro cm 30), aggiudicato per 9mila euro (stima 7-8mila). Il buon risultato il 25 ottobre delle Maioliche Rinascimentali (fatturato 851.587,50 euro, 65,2% dei lotti venduti) è merito di un catalogo tra i più belli degli ultimi anni, curato con attenzione da una delle massime esperte di maiolica antica. La precisa schedatura e l'accurata selezione hanno permesso a quest'asta di raggiungere cifre importanti. I pezzi più pregiati sono stati una Coppa Faenza, Baldassarre Manara, 1535 ca. (una maiolica di 24,8 cm di diametro, proveniente da una collazione privata), aggiudicata per 72mila euro (stima 75-80mila), una Coppa Urbino, maestro della cerchia di Nicola da Urbino, 1535 ca. (una maiolica di 28 cm di diametro, già nelle collezioni T. Berney e J. Scott-Taggart), aggiudicata per 48mila euro e un Piatto Deruta, bottega di Giacomo Mancini (detto “El Frate”), prima metà del sec. XVI (una maiolica di 41 cm di diametro, proveniente da una collazione privata), aggiudicata anch'essa per 48mila euro contro una stima di 13-16mila. Nell'asta di Antiquariato (fatturato 851.587,50 euro, 40,5% dei lotti venduti) del 18 ottobre la Carmen di Fortunato Galli, 1885 circa (una scultura in marmo bianco su colonna in marmo verde, alta 127 cm e con una colonna di 69 cm), si è confermata essere una dei lotti più interessanti ed è stata aggiudicata per 13mila euro (stima 12-15mila). L'asta Dalla raccolta di un maître-horloger (fatturato 851.587,50 euro, 70,2% di lotti venduti) del 20 ottobre, con una collezione eterogenea con pezzi italiani, francesi, inglesi, olandesi, austriaci e tedeschi, grazie a stime accattivanti ha portato a raggiungere cifre importanti. Il top lot di quest'asta è stato l'Orologio “tamburina” in ottone dorato, Germania, cassa del XV secolo aggiudicato per 14mila euro contro una stima di 2mila-2.500.

Asta di arte moderna e contemporanea il 25 ottobre da Boetto di Genova con un fatturato di 2 milioni di euro col 52% dei lotti venduti. Come ha dichiarato Paolo Capozzi della casa d'asta: “La vendita è stata caratterizzata in particolare dal successo della sezione “By Italy” e, in particolare, dagli ottimi risultati delle opere di Tano Festa, Ottone Rosai, Lucio Fontana, Giorgio Morandi, Giorgio Griffa, Renato Mambor, Alighiero Boetti, Emilio Isgrò, Piero Dorazio ed Emilio Scanavino, per citarne alcuni. Un importante risultato è stato ottenuto anche dalla sezione “Worldwide”, in particolare segnaliamo le opere di George Condo, Wifredo Lam, Ho-Kan, Jean Dubuffet e Henri Matisse. Un esito più che soddisfacente è stato ottenuto dal settore “Various techniques and Multiples”, inserito nell'ultima parte del catalogo, caratterizzato da una vasta scelta di opere di autori importanti e adatto ad un pubblico variegato e dal budget più contenuto. La sezione Fluxus non ha dato i risultati sperati, ma ha attirato la curiosità e l'interesse di un pubblico vivace. La parte dedicata alla fotografia ha comunque destato l'interesse degli appassionati grazie alle interessanti opere di Araki e Tazio Secchiaroli”. Tra i top lot, Formazione di forme (Territori occupati da Israele), matita e penna su carta (ricalco), pagina di giornale del 1967, 58 x 80 cm, di Alighiero Boetti, realizzo 98mila euro, e Concetto Spaziale, Elisse 1967, legno laccato blu elettrico 173 x 72 x 10 cm di Lucio Fontana, aggiudicato a 496mila euro. Il 26 ottobre è seguita l'asta di design con un fatturato di 850mila euro, il 59% dei lotti venduti e il 90% del venduto sul valore la sola sezione Selected Design ha avuto un venduto del 70%). “La maggior parte dei lotti sono stati venduti all'estero anche se ultimamente anche i clienti italiani stanno cominciando ad essere competitivi” ha aggiunto Capozzi: un tavolino “1774” di Max Ingrand per Fontana Arte del 1960 circa, in acciaio smaltato e cristallo colorato, alto 37 cm, diametro 81 cm, è stato aggiudicato a 48mila euro, mentre una plafoniera dello stesso designer, “2416” per Fontana Arte del 1966 circa, rame e cristalli scalpellati, alta 25 cm, diametro 70 cm, è stata aggiudicata per 28mila euro.

Successo internazionale per la vendita Pandolfini di Firenze del 19 ottobre dedicata alla “Raccolta Romano, Un Secolo tra Collezionismo e Mercato Antiquariato a Firenze” che ha fatturato 1.898.750 euro, aggiudicando 84 del 121 lotti proposti (70%) e con una percentuale del venduto sul valore del 106%. Come ha commentato Alberto Vianello, responsabile dipartimento arredi e oggetti d'arte: “è importante sottolineare che il catalogo di questa vendita rappresenta una vera e propria novità nel mondo delle aste italiane ed europee. La sua realizzazione è frutto della profonda collaborazione con Andrea Bacchi e Giancarlo Gentilini. Con loro si è dato vita a una pubblicazione molto approfondita per schedatura e, soprattutto, per confronti bibliografici che ci ha consentito di rivolgerci anche ad un mondo particolarmente ristretto di collezionisti: una nicchia nella nicchia del panorama artistico e collezionistico internazionale. In quanto alla provenienza dei collezionisti, siamo molto soddisfatti dalla risposta del mondo collezionistico in generale. In sala, per altro gremita, erano presenti collezionisti e rappresentanti del mondo antiquario italiano, mentre al telefono e online si sono confrontati anche molti collezionisti internazionali; nel totale si può affermare che la maggior parte delle aggiudicazioni è stata appannaggio dei compratori italiani. In quanto alla risposta di mercato, l'esito di quest'asta conferma che sculture e dipinti antichi di alto livello con una storia collezionistica importante e con provenienze certificate hanno sempre successo. Un successo ancor più importante se si pensa che è riscosso all'interno di un settore di nicchia rispetto alla totalità del mercato”. Tra i top lot, un gruppo statuario in marmo, “Il tempo che svela la verità e calpesta la menzogna” di Michelangelo Naccherino del XVI secolo (artista che proponeva la sua opera al Granduca Cosimo de' Medici), 283 x 92 x 83 cm, è stato aggiudicato per 216.500 euro contro una stima di 180-250mila (i Romano lo acquistarono a Napoli, dove era posto nella nicchia di un giardino), e un olio su tela di Bernardo Cavallino, artista napoletano del XVII secolo, Cristo e l'Adultera, 72 x 101 cm, che da una stima di 50-80mila euro è volato a 192.100 euro.

La vendita del 25 ottobre de Il Ponte Casa d'aste di Milano è stata dedicata all'antiquariato con un fatturato di 2.052.975 euro e il 65% dei lotti venduti. La casa d'asta conferma la ripresa d'interesse verso gli oggetti da collezione (argenti, porcellane), i dipinti e gli arredi in senso generale, mentre rimane basso il settore dei mobili che stenta a ripartire concentrandosi essenzialmente sui pezzi di altissimo livello qualitativo. Tra i pezzi che hanno goduto maggiore apprezzamento la casa segnala: un olio su tela di maestro del XVII secolo, Maddalena, 126 x 98 cm, stimato 2.200-2.300 euro è volato a 55mila, mentre un olio su tavola di rovere 43 x 27 cm, Fiori, Frutta e Insetti, di scuola fiamminga della fine del secolo XVII stimato 1.800-2mila euro ne ha realizzati 52.500. Ottima performance anche per due puntali in rame smaltato alti 22 cm di manifattura veneziana del XVI secolo che da 2.200.2.500 euro sono stati battuti per 42.500.

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